Spett. KIA ITALIA
Buongiorno, prima di esporre il motivo del reclamo , riporto un estratto del documento “CODICE ETICO KIA” presente sul Vs sito Internet:
“Rapporto con i Clienti La società e tutti i suoi rappresentanti di qualsiasi tipologia e livello - devono favorire la massima soddisfazione del cliente e devono agire in modo trasparente e corretto, nel rispetto della normativa vigente. KIA Italia si impegna a fornire prodotti e servizi di qualità per garantire la massima soddisfazione e tutela dei propri clienti, attuando sistemi di controllo interno atti a evitare che il prodotto o servizio fornito al cliente sia diverso per natura, origine, provenienza, qualità o quantità rispetto a quello pattuito.”
Sono possessore di una KIA RIO Bi-Fuel immatricolata a maggio 2018 e targata FR633EG
I motivi che mi hanno spinto a comprarla sono stati, oltre all’unicità dei 7 anni di garanzia, un ottimo prezzo, linea gradevole, spaziosità e buona cura degli interni e non ultimo i consumi moderati uniti all’esenzione del bollo auto che qui in Piemonte , dove vivo è (o meglio era) di 5 anni dall’acquisto.
Un’auto, insomma, che prometteva bene . E così è stato, almeno fino al Natale del 2019, quando durante le festività , si sono manifestati problemi alla frizione. Saltellamenti, strappi, puzza di bruciato in salita diventavano più frequenti giorno dopo giorno, cosa che a mio giudizio dopo solo un anno e mezzo con circa 19.000 Km percorsi non mi sembrava normale
Come a Voi noto, al fine di beneficiare del lungo periodo di garanzia, é necessario rispettare l’obbligo di effettuare la manutenzione prevista presso i centri di assistenza della rete ufficiale, per cui ogni anno a maggio eseguo i tagliandi presso l’officina autorizzata EUROCAR di via La Thuile 37 a Torino
Mi recavo quindi, nei primi gg del 2020 presso la suddetta officina per segnalare il problema e far sistemare la macchina. Dopo alcune insistenze e verifiche , mi veniva dato l’appuntamento per la metà di febbraio e il giorno 20 ritiravo l’auto con gruppo frizione nuovo e 0 Euro di spesa, in quanto l’intervento veniva effettuato in garanzia.
Tutto a posto? Certo, almeno fino ad ottobre 2023, quando l’auto non commutava più in automatico il passaggio benzina / GPL. Anche qui, visita in officina e riparazione gratuita con sostituzione di un non meglio identificato “attuatore”
La macchina ha funzionato bene fino a dicembre 2024 quando, sempre in periodo di vacanza e lontano da casa, si sono presentati, quasi contemporaneamente 2 problemi.
Il primo, la comparsa sul quadro strumenti della spia ALLARME MOTORE e poco dopo, l’indurimento del pedale frizione con difficoltà a cambiare marcia sia in salita sia in scalata, con grattate continue e impuntamenti in fase di ripartenza o di parcheggio.
Al mio rientro a casa, tornavo in officina dove lasciavo la macchina oramai impossibile da guidare e dove, alcuni gg dopo a seguito di accurati controlli, mi venivano diagnosticati 2 interventi improcrastinabili: la sostituzione degli iniettori del gas ( sembra che sia l’iniezione di GPL sia quella di benzina avvenissero in simultanea creando una miscela troppo ricca che dava origine ad allarme centralina) e di nuovo la sostituzione completa del gruppo frizione causa difettosità dello spingidisco e precoce usura del materiale d’attrito. L’auto a questo punto aveva 6 anni e mezzo di vita e poco meno di 57.000 Km percorsi. In conclusione, mentre per gli iniettori la sostituzione risultava coperta da Garanzia, per la sostituzione del gruppo frizione mi veniva prospettata la riparazione a mio carico con una spesa di circa 800 €
Non voglio assolutamente lamentare l’operato del centro di assistenza; il capo officina sig. Rino Falbo ( col quale sono in ottimi rapporti e che in questi anni ha sempre mantenuto un comportamento cordiale impostato su onestà, correttezza e qualità del lavoro eseguito) si é attenuto alle direttive della Casa Madre che stabiliscono, causa superamento della soglia dei 30.000 Km, pur ancora dentro i 7 anni di Garanzia, che il costo della riparazione sia a carico cliente
Ora io mi chiedo: come è possibile che un veicolo tenuto bene, con un chilometraggio inferiore a 10.000 Km annui , regolarmente tagliandato e mai sottoposto ad eccessivi stress necessiti di sostituzione del gruppo frizione completo per 2 volte nell’arco di neanche 7 anni ? Per il resto ci sta tutto, può succedere che un componente duri meno del previsto, ma finché viene riconosciuta una certa qual difettosità ed al cliente non viene richiesto un onere economico, il disagio può essere “digerito”
Ci tengo a precisare che possiedo un secondo veicolo, una FORD Focus C-MAX 2000 Turbodiesel acquistata nuova nel 2005, con la quale ho percorso ad oggi quasi 200.000 Km. Causa restrizioni circolatorie per inquinamento (è un veicolo Euro 4) posso utilizzarla per un periodo limitato durante l’anno, ma essendo io campeggiatore, fin dal 2006 traino una roulotte di 1200 Kg nei periodi Aprile- Settembre e ad oggi ho girato mezza Europa. Bene, la frizione è ancora quella originale e non mi crea nessun problema.
Tornando alla RIO, mi sarebbe piaciuto ovviamente ottenere la riparazione in garanzia ma ciò non é risultato possibile. Mi rifaccio a questo punto a ciò che ho riportato all’inizio. Visto che KIA si fa vanto di un periodo di garanzia che nessun altro produttore fornisce, perché non riconosce come scarsamente affidabile il materiale usato per certa componentistica e in un’ottica di reale soddisfazione della clientela non propone di accollarsi parte della spesa o in alternativa, a titolo di parziale risarcimento, offre per esempio un tagliando omaggio?
Sarebbe una pratica commerciale assai gradita e rinsalderebbe quel rapporto di fidelizzazione che si è attenuato nel corso di questi (quasi) 7 anni.
Mauro Montemaggi
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