Buongiorno, a seguito del mio reclamo pubblicato il 5 ottobre 2023, nel quale evidenziavo l'impossibilità di poter recedere da un contratto per la sostituzione della vasca in doccia, sottoscritto il 4 settembre con la Gdl s.p.a. (Remail), nonostante non fosse ancora stato realizzato nulla, in data 6 ottobre venivo contattato dalla Gdl. In questa lunga telefonata, nella quale mi veniva ribadita l'impossibilità di recedere avendo io già versato l'anticipo ed essendo stata avviata la pratica all'Agenzia delle Entrate per la detrazione in fattura, venivo poi messo in contatto con un impiegato dell'Ufficio Tecnico per valutare eventuali modifiche che potessero venire incontro alle mie esigenze, anche economiche. Dopo avere sottolineato alcune problematiche familiari che non mi consentivano di poter affrontare la spesa preventivata (4200 euro), con il tecnico era stata concordata l'eliminazione dei rubinetti lavabo, bidet e relativo montaggio (totale 700 euro) scendendo così alla cifra di 3500 euro. Poichè tale cifra per noi risultava ancora alta, il tecnico ci ha chiesto quale cifra saremmo stati in grado di pagare. Alla nostra proposta di 3000 euro, ci veniva dato l'ok specificando che avremmo quindi dovuto versare, tolto l'anticipo di 2750 euro, ancora 250 euro. Contestualmente si concordava il cambiamento del modello di pavimento inizialmente previsto. A seguito di tale accordo, ricevevo una mail dall'avv. Garena nella quale si citava la sostituzione del pavimento e si diceva che avrei dovuto versare una integrazione relativa agli accessori di 250 euro. Alla mail rispondevo confermando l'accordo raggiunto sottolineando che avrei quindi versato 250 euro "oltre quanto già versato" (2750 euro). A questo punto ritenevo che fosse stata risolta la questione. Ieri, 28 dicembre, ricevo una mail con fattura di 1650 euro per gli accessori: quindi non solo non sono state apportate le modifiche contrattuali concordate telefonicamente, ma dovrei pagare una cifra superiore a quella originariamente prevista per gli accessori(1450 euro). A seguito del mio stupore, l'avv. Garena mi scrive che l'integrazione di 250 euro al lei risulta da aggiungere all'importo previsto e non all'acconto già versato!!!! Evidentemente non si parlano tra uffici della stessa società! Tra l'altro non avendo chiesto accessori in più, diversi da quelli iniziali, come si giustificherebbe questa integrazione di 250 euro? Aggiungo che non si riesce a parlare con nessuno telefonicamente se non con il centralino. A questo punto ritengo di poter dire che la Gdl o Remail agisce con pratiche commerciali scorrette e quindi chiedo formalmente che mi vengano applicate le condizioni concordate il 6 ottobre o in caso contrario non intendo procedere con i lavori di rifacimento del bagno e chiedo venga annullata la prenotazione del 29/30 gennaio 2024.
Sergio Castenetto