Dire che sono indignato è dire poco.
Ho acquistato una fotocamera nuova, venduta e spedita da Amazon, del valore di 968,99 Euro sul sito di Amazon e successivamente ho chiesto di effettuare il reso della stessa, in quanto non ha soddisfatto le mie aspettative. Tale reso è stato regolarmente accettato, pertanto ho consegnato il prodotto nelle medesime condizioni nelle quali l'ho ricevuto, perfettamente imballato e sigillato presso un punto di ritiro BRT, come da istruzioni. Dal tracking ho avuto conferma che tale pacco di ritorno è stato ricevuto dal centro resi.
A distanza di qualche giorno ricevo una fumosa mail che trascrivo integralmente:
“Buongiorno,
la contattiamo per informarla che abbiamo esaminato il suo account e abbiamo notato che ha recentemente riscontrato problemi con i suoi ordini.
Ritiene che questo messaggio sia stato inviato per errore?
Ci contatti se ritiene che questa azione sia stata intrapresa per errore. Per contattare uno specialista dell'account, vada al modulo di contestazione:
https://account-status.amazon.it/customer-appeal-form
Il nostro team di assistenza clienti non può revocare questa decisione né condividere ulteriori dettagli al riguardo. Può solo confermare che questo messaggio è stato inviato e aiutarla con i problemi tecnici.
In caso di domande o dubbi riguardanti un altro ordine o rimborso o il suo account, vada alla pagina "Assistenza clienti di Amazon.it":”
Ma che significa?
Utilizzando il modulo da loro indicato ho chiesto chiarimenti su quale fosse il problema e a distanza di un paio di giorni ricevo un’altra email, ancora senza dettagli chiari sulla natura del problema col seguente testo:
“Buongiorno,
la ringraziamo per averci scritto. I suoi commenti e suggerimenti ci aiuteranno a migliorare la qualità del nostro negozio e a offrire un servizio più efficiente ai clienti.
Perché la stiamo contattando?
La stiamo contattando per comprendere meglio l'attività svolta sul suo account e per capire in che modo possiamo migliorare la sua esperienza di acquisto. In questo processo, il suo account resterà aperto e disponibile per l'uso.
Ritiene che questo messaggio sia stato inviato per errore?
Ci contatti se ritiene che questa azione sia stata intrapresa per errore. Per contattare uno specialista dell'account, vada al modulo di contestazione:
https://account-status.amazon.it/customer-appeal-form
Specialista dell'account
Amazon.it”
Sempre tramite il modulo di contestazione rispondo chiedendo di quale problema si stia parlando ed in attesa della risposta ricontrollo il tracking del reso, scoprendo che il rimborso è bloccato, venendo invitato a contattare il Customer Care, dal quale apprendo con grande stupore che il pacco da loro ricevuto non contiene il prodotto da me acquistato e reso ma bensì un oggetto di scarsissimo valore.
A breve distanza di tempo dalla telefonata mi arriva la mail “ufficiale “ con le motivazioni dello specialista di Amazon. Trascrivo anche di essa il testo:
“Buongiorno,
la ringraziamo per averci scritto.
Perché la stiamo contattando?
La stiamo contattando per comprendere meglio l'attività svolta sul suo account e per capire in che modo possiamo migliorare la sua esperienza di acquisto. In questo processo, il suo account resterà aperto e disponibile per l'uso.
Il suo reso per l’ordine n. 408-4105186-8546727 conteneva l’articolo sbagliato anziché l’articolo fotocamera OM SYSTEM modello OM-5.
Non possiamo emettere un rimborso per quest’ordine finché non riceviamo l’articolo corretto 408-4105186-8546727.
Se non ha ulteriori feedback in merito alla sua esperienza di acquisto su Amazon, la questione può essere considerata chiusa. Può continuare a effettuare acquisti come al solito.
In caso di dubbi in merito al suo account o a qualsiasi altro ordine, vada alla pagina "Assistenza clienti Amazon":
https://www.amazon.it/aiuto/contattaci
Il team del servizio clienti non sarà in grado di rispondere ad altre domande sul rimborso per l'ordine n. 408-4105186-8546727 .
Specialista dell'account
Amazon.it”
Nel testo di questa ultima mail affermano che per loro “la questione può essere considerata chiusa”. Ma guarda un po’… Tralascio i volgari commenti che mi sovvengono per la tracotanza dimostrata e lo stress che mi stanno creando, a causa di questa incredibile situazione non voluta certo dal sottoscritto.
A seguito di quanto accadutomi, scopro in rete che di casi identici ce ne sono a iosa, segnalati anche in reclami letti da me in queste pagine.
La solfa è sempre la stessa: il prodotto reso non corrisponde a quanto acquistato ma ad un oggetto di scarsissimo valore, pertanto non verrà rimborsato, per cui mi verrebbe da dire: “caro cliente attaccati al tram”.
Vedendo i grossi numeri del fenomeno rimango basito. Certo, va da se che i casi di abusi esistono e saranno anche tanti ma la stragrande maggioranza di chi invia un reso lo fa correttamente, a giudicare anche dai post di tantissime persone che non riescono a credere di essere cadute in questa “trappola”. Persone corrette appunto, come si ritiene il sottoscritto, che hanno spedito regolarmente indietro i prodotti ed ora si ritrovano beffati, senza i loro soldi. E si tratta quasi sempre di oggetti costosi.
Domanda: com’è possibile che il gigante dell’e-commerce non si sia ancora sognato di prendere provvedimenti e monitorare la spedizione del reso lungo il tragitto, onde evitare atti illeciti, come inserire appunto nel pacco qualcosa di diverso dall’oggetto da rendere? Ci sarebbe da discutere su questo, dato che solo uno stupido può inviare un prodotto diverso di scarso valore, sapendo che poi ci sarà un controllo.
Non serve chissà quale costosa o complessa tecnologia per verificare il contenuto al momento della consegna del reso al punto di raccolta, in modo poi da avere conferma che il prodotto all’arrivo sia il medesimo e se così non fosse sarebbe palese la sostituzione da parte di qualcuno durante il tragitto dal punto di raccolta al centro resi, senza colpa alcuna del cliente. Invece Amazon che fa? Se ne lava le mani e, in buona sostanza, incolpa senza concrete prove, a suo insindacabile giudizio, che il cliente ha fatto il furbo. Questa pratica vessatoria è qualcosa di incommentabile. Resta il fatto che i casi sono troppi e se la devo dire tutta, mancando la volontà di eliminare questo torto nei confronti di molti onesti clienti, la faccenda mi pare a dir poco strana. Chi legge tragga le sue conclusioni e se posso permettermi un consiglio, pensate bene quando fate acquisti costosi, per i rischi che possono comportare i resi, vista la marea di casi che troverete in rete, come quello in cui sono incappato io.
Avevo una grande opinione di Amazon e ne ho sempre parlato bene ma dopo quanto successo, l’immagine dell’e-commerce più attento al cliente, come si definiscono, è crollata miseramente. Quanto da me subìto è un bel ringraziamento di vari anni di acquisti per centinaia di prodotti, di cui alcuni molto costosi, spendendo migliaia e migliaia di Euro. Oltre 3000 solo da inizio 2025 ad oggi.
Non so se il mio reclamo otterrà qualcosa. Ne dubito. Una cosa però ci tengo a esprimere, ovvero che la faccenda non si chiude qui come dicono loro. Andrò avanti fino allo sfinimento, seguendo anche altre strade, comprese vie legali. E’ ora che queste stressantissime disavventure per tanti onesti clienti terminino una volta per tutte.