Come scegliere fazzoletti e veline

Fazzoletti o veline? Scopri come scegliere il prodotto giusto per ogni situazione, tra materiali, numero di veli, certificazioni ambientali e alternative più sostenibili. In casa, a scuola o in viaggio: ecco tutto quello che serve sapere prima di acquistare.
Il mercato offre una grande varietà di fazzoletti e veline, con caratteristiche diverse che possono influenzare la scelta del consumatore: il numero di veli, il tipo di materiale impiegato (carta vergine, riciclata o fibre alternative come il bambù), la presenza di profumazioni o lozioni, il formato della confezione, fino alla presenza di certificazioni ambientali. Vediamo insieme come scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze, con un occhio alla qualità, alla sostenibilità e al prezzo.
Tipologie: pacchetti o veline?
La prima scelta riguarda il formato: fazzoletti o veline? La risposta per quanto banale è che uno non esclude l’altro, anzi si completano, perchè sono indicati per situazioni differenti, in modo da avere sempre un fazzoletto a portata di mano quando serve.
Fazzoletti
I fazzoletti sono adatti da tenere a portata di mano fuori casa, anche per usi occasionali, un pacchetto sempre in borsa, nello zaino o in tasca, quando siamo in viaggio, sia per le dimensioni compatte che per la chiusura che ne preserva l’igiene, anche se non tutte le confezioni sono comode da aprire e richiudere come emerge dal nostro test. I fazzoletti sono ripiegati su se stessi, e anche se a prima vista i pacchetti hanno dimensioni diverse, ad esempio le versioni pocket, una volta aperti le dimensioni sono simili. Complessivamente, dal nostro test, hanno un costo a fazzoletto inferiore, ma un maggiore impatto ambientale, a parità di tipologia di carta, perchè hanno un doppio imballaggio (esterno ed interno) e la linguetta di chiusura può essere pericolosa per i bambini più piccoli in caso di ingestione accidentale.
Veline
Le veline sono perfette in casa o in ufficio, spesso utilizzate anche in auto, sono sempre pronte all’uso, più facili da estrarre, ma non si richiudono, le confezioni sono più ingombranti e contengono una grande quantità di fazzoletti, per cui sono in genere più adatte ad un uso continuato o condiviso tra più persone. Per chi teme che siano scomode e poco resistenti, dal nostro test la maggior parte è promossa alla prova coi consumatori. Hanno in generale un impatto ambientale minore, a parità di tipologia di carta, per l’imballaggio ridotto e un contenuto di fazzoletti maggiore, ma il costo al pezzo è maggiore.
Torna all'inizioCaratteristiche tecniche
Quando scegli fazzoletti e veline, conta davvero il numero di veli? E la differenza tra carta vergine o riciclata quanto incide sulla qualità? Ecco i principali aspetti da valutare: dalla struttura del prodotto ai materiali, dalle profumazioni alle certificazioni ambientali, fino alle alternative più sostenibili.
Veli
I fazzoletti e le veline possono essere costituiti da 2, 3 o 4 veli, cioè un diverso numero di strati di carta messi uno sopra all’altro: questa informazione è riportata quasi sempre sulle confezioni ma non è obbligatoria e, al contrario di quanto si possa credere, non è il un criterio fondamentale per la scelta.
In genere si crede che ad un maggiore numero di veli corrisponda una maggiore qualità in termini di resistenza o morbidezza o capacità di assorbimento, ma in realtà non c’è una correlazione univoca, perchè queste caratteristiche dipendono molto anche da altri aspetti, come, ad esempio:
- la quantità delle fibre utilizzate, che ne determina la resistenza allo strappo sia da asciutto che da bagnato;
- la tipologia delle fibre, perchè quelle riciclate hanno un impatto ambientale più basso di quelle vergini, ma in genere una capacità minore morbidezza e la distribuzione delle fibre, che, come in un filato, crea un reticolo più o meno regolare e stretto che influisce non solo sulla robustezza, ma anche sulla capacità di assorbimento.
Dai nostri test abbiamo trovato fazzoletti e veline a 4 veli con prestazioni inferiori e promosso alcuni con soli 2 veli e, considerando che sono prodotti usa e getta, un minor numero di veli comporta un minor consumo di materiale e una riduzione sulla quantità di rifiuti prodotti, per cui complessivamente un minor impatto ambientale.
Materiali
I fazzoletti di carta sono composti da fibre di cellulosa:
- vergine: proviene da alberi di foreste, la cui gestione può essere certificata sostenibile, completamente (FSC, PEFC, Ecolabel) o in parte (FSC misto), può essere 100% vergine, quindi completamente da nuovi alberi o in percentuali minori mescolata a quella riciclata;
- riciclata: proviene dalla raccolta differenziata di materiali cellulosici, non solo carta e cartone, ma anche ad esempio i contenitori del latte e dei succhi o dagli scarti di altre produzioni. Può essere 100% riciclata o in percentuali minori mescolata a quella vergine
Mentre in passato, le fibre riciclate avevano giudizi inferiori per resistenza e morbidezza, da qualche anno, la differenza tra le 2 tipologie non è più evidente e le fibre riciclate hanno un impatto ambientale inferiore perchè evitano l’abbattimento di nuovi alberi e promuovono l’economia circolare.
L’informazione sul tipo di materiale utilizzato, dai nostri test, non è sempre riportato in etichetta, quando non presente generalmente significa che si tratta di cellulosa vergine, mentre la presenza di fibre riciclate è riportata correttamente in etichetta con la relativa percentuale. La cellulosa può essere sostituita con altre fibre, al momento ancora poco diffuse, come ad esempio il bambù.
Profumazioni
I fazzoletti possono essere profumati, addizionati con balsami e olii essenziali o sostanze protettive ed emollienti, ma il vantaggio della presenza di queste sostanze non è provato, sono presenti in concentrazioni trascurabili e il tempo di contatto con la pelle è molto basso perchè possano avere un’efficacia rilevante. Se il naso è screpolato, irritato o arrosato, meglio ricorrere a prodotti specifici. Inoltre, la presenza di additivi potrebbe aumentare il rischio di reazioni indesiderate (i principali allergeni vengono da profumazioni ed olii essenziali) e ne peggiorano l’impatto sull’ambiente perché non facilmente biodegradabili.
Sostenibilità
Sappiamo che i prodotti usa e getta in generale non sono sostenibili perchè hanno un ciclo di vita breve e producono rifiuti da smaltire. I fazzoletti e le veline però sono consigliati rispetto all’alternativa di stoffa per questioni igieniche e provengono da fonti rinnovabili (alberi nuovi o carta riciclata), ma la produzione di carta, in generale, necessita di energia e acqua e si possono creare problematiche di disboscamento ed impoverimento del suolo.
Certificazioni
La presenza di alcune certificazioni ambientali volontarie garantisce una maggiore sostenibilità dei fazzoletti e delle veline.
- ECOLABEL: il marchio Europeo garantisce l’utilizzo di fibre riciclate o provenienti da foreste a gestione sostenibile, la riduzione dei consumi di acqua ed energia e la limitazione delle emissioni inquinanti.
- Blauer Engel: l’Ecolabel tedesco, garantisce che un prodotto sia meno gravoso per l'ambiente e soddisfi standard elevati in materia di protezione della salute umana, pur avendo la stessa idoneità all'uso e la stessa qualità degli altri prodotti.
- PEFC: il sistema di certificazione internazionale promuove la gestione sostenibile delle foreste, in termini ambientali, economici e sociali monitorando il processo lungo tutta la filiera.
- FSC: il sistema di certificazione garantisce che la materia prima utilizzata proviene da foreste dove sono rispettati rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. FSC misto significa che almeno il 70% sono fibre provenienti da foreste certificate.
Sconsigliamo in generale di acquistare prodotti non certificati, anche se dai nostri test sono ancora pochi rimasti indietro.
Materiali ecologici
La carta delle veline e dei fazzoletti è di per se un materiale ecologico, ma perde da un punto di vista ambientale, contro la stoffa: meglio utilizzare un prodotto che si rilava (ovviamente con qualche attenzione, altrimenti si vanifica tutto il vantaggio: lavatrice solo a pieno carico, detersivo in giuste dosi, 30°C, non asciugatrice). Anche dal punto di vista del costo vince la stoffa, abbiamo stimato un costo annuo di circa 1,50 euro, di molto inferiore a quelli in carta. Però da un punto di vista igienico, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di eliminare il fazzoletto dopo l'uso e di insegnare ai bambini a fare lo stesso; anche il Ministero della salute consiglia di utilizzare fazzoletti di carta “quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura” per minimizzare il contagio.
Abbiamo messo alla prova le VELINE RIUTILIZZABILI LAST TISSUE BOX, in cotone 100% biologico, lavabili in lavatrice e riutilizzabili, seppur vincendo sul piano ambientale, non ci hanno convinto per la comodità d’uso. Un buon compromesso, secondo i nostri test, sono i prodotti usa e getta in carta 100% riciclata: si riduce l’impatto sull’ambiente, senza rinunciare al comfort, perchè la carta riciclata promuove l’economia circolare e riduce l’abbattimento di nuovi alberi, secondo un recente studio dell’agenzia tedesca per l’ambiente, usare carta riciclata è molto più ecologico piuttosto che utilizzare fibre vergini di legno come materia prima. Anche la certificazione europea Ecolabel individua la deforestazione come la problematica principale e per questo invita all’uso di fibre riciclate o provenienti da foreste gestite in modo sostenibile certificate.
Il bambù è proposto come materiale ecologico perchè la pianta cresce spontaneamente e facilmente, necessita di poca acqua e pochi trattamenti chimici, per cui, in genere, è vero che ha un ridotto impatto nella fase di coltivazione rispetto ad altri tipi di piante ad alto fusto, se consideriamo la carta vergine proveniente da foreste non certificate; ma l’utilizzo di carta riciclata rimane comunque la scelta più sostenibile.
Biodegradabilità
Tutta la carta è biodegradabile, non c’è differenza tra una che si autodichiara biodegradabile e una che invece non riporta alcuna indicazione specifica; prima di tutto perché il claim “biodegradabile” di per sè non ha senso, tutto si degrada prima o poi, la differenza è se si degrada velocemente e completamente come ad esempio il compost oppure persiste a lungo nell’ambiente e solo in parte, come ad esempio le microplastiche.
I fazzoletti e le veline sono fatti di cellulosa, vergine o riciclata, un materiale che si degrada in fretta e senza lasciare residui, in genere scompare completamente in meno di 6 mesi, ma non significa che possa essere abbandonata nei boschi o nei prati per questioni igieniche, si raccolgono nell’indifferenziata quando si è raffreddati o si ha la tosse o, a meno di indicazioni specifiche del proprio Comune, nell’umido.
La presenza di decorazioni colorate, profumazioni e lozioni, in generale riduce la degradabilità della carta perché introduce sostanze chimiche aggiuntive.
Domande frequenti
Rispondiamo ai dubbi più comuni su fazzoletti e veline.
Che composizione hanno i fazzoletti di carta?
I fazzoletti di carta sono composti da cellulosa, che può essere nuova (detta vergine) cioè provenire da alberi da foreste oppure riciclata cioè provenire dalla raccolta differenziata di materiali cellulosici, non solo carta e cartone, ma anche il tetrapack (i contenitori del latte e dei succhi per intenderci). La cellulosa può essere sostituita con altre fibre, al momento ancora poco diffuse, come ad esempio il bambù.
Dove buttare i fazzolettini di carta?
I fazzoletti di carta, si degradano completamente e rapidamente, a a meno di indicazioni specifiche del proprio Comune, si possono raccogliere nella frazione umida compostabile e contribuiscono ad assorbire l’umidità che si crea dalla decomposizione di frutta e verdura. Il Ministero della Salute però raccomanda di gettare i fazzoletti di carta nell’indifferenziata per precauzione se si è raffreddati o si ha la tosse. È sbagliato invece buttarli nella carta, come consiglia anche Comieco, perché la carta dei fazzoletti è poco consistente e si spappola facilmente, è poco adatta al riciclo e ne abbassa la qualità.
Meglio fazzoletti di carta o di stoffa?
Da un punto di vista ecologico, il fazzoletto di carta perde contro il suo rivale in stoffa: meglio utilizzare un prodotto che si rilava (ovviamente con qualche attenzione, altrimenti si vanifica tutto il vantaggio: lavatrice solo a pieno carico, detersivo in giuste dosi, 30°C, non asciugatrice). Anche dal punto di vista del costo vince la stoffa: il costo annuo è di circa 1,50 euro, contro circa 20 di quelli in carta. Però da un punto di vista igienico, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di eliminare il fazzoletto dopo l'uso e di insegnare ai bambini a fare lo stesso; anche il Ministero della salute consiglia di utilizzare fazzoletti di carta “quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura” per minimizzare il contagio.