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Tappetini yoga antiscivolo: quali sono i migliori?

Abbiamo portato in laboratorio quattordici tappetini da yoga per verificarne qualità, resistenza e comfort, oltre alla prova effettuata da esperti praticanti. Quattro modelli, pur a norma, sono sconsigliati perché deludono in sicurezza.

02 ottobre 2022
Tappetini yoga

Il secondo sutra degli Yoga Sutra di Patanjali dice: «Lo yoga è la cessazione delle fluttuazioni della mente». In un mondo veloce come il nostro è necessario trovare un modo per “rallentare” e lo yoga è la disciplina scelta da milioni di persone perché adatta a tutti. In origine, chi praticava questa antica disciplina stava a contatto con la terra e tutto il necessario era concentrarsi su corpo e respiro. Oggi, per chi fa yoga, il tappetino è molto più di un semplice supporto, è parte integrante della pratica, un oggetto molto personale da portare sempre con sé. È importante quindi scegliere quello giusto: ammortizzante, antiscivolo, traspirante e resistente. C’è chi preferisce averne più di uno: spesso e comodo per praticare a casa, sottile e leggero da portare ovunque. Questi tappetini, che possono essere usati anche per fare ginnastica dolce o altri esercizi per migliorare la postura, si trovano nei negozi di sport, nelle palestre, nei centri benessere e nei negozi di prodotti naturali, ma si acquistano anche online con prezzi che variano molto, con una media tra i 70 e gli 80 euro.

Come scegliere il tappetino da yoga

Quando si inizia a praticare yoga potrebbe sembrare che un tappeto valga l’altro, ma con il tempo ci si rende conto delle proprie esigenze e si cerca quello più adatto. Dovrebbe essere 10 cm più lungo di chi pratica, in modo da potersi stendere comodamente. Tra quelli da noi testati, Jade Yoga Harmony arriva a 189 cm, mentre il più corto è Gaiam (173 cm). Lo spessore è un’altra caratteristica da considerare: sottile garantisce maggiore stabilità, come Adidas (3 mm), è adatto a chi tiene posizioni statiche di equilibrio, ad esempio la posizione dell’albero (Vrksasana). Chi soffre di fastidi alla schiena, fa movimenti a terra (Marjariasana) o pratica all’aperto potrebbe preferire più spessore e maggiore ammortizzazione, assicurati da Casall Grip & Cushion III (oltre 5 mm). Se ci si esercita molto fuori casa è consigliabile un modello leggero, meglio con tracolla: HMS Premium e Adidas arrivano a mezzo chilo, mentre Liforme raggiunge i 3 kg. Il materiale più costoso è il tpe (elastomero termoplastico): ha un’ottima aderenza e traspirazione, è lavabile, inodore e resistente. Si trovano anche in gomma naturale o sintetica, con buona aderenza e traspiranti, ma c’è chi è allergico; in plastica o pvc, invece, vanno in lavatrice e costano poco, ma sono meno duraturi e poco traspiranti.

I risultati dei nostri test

Abbiamo portato i tappetini in laboratorio per sottoporli a test di ammortizzazione, resistenza, capacità di assorbimento e usura. Appoggiato a terra il materassino deve rimanere fermo e piedi e mani non devono scivolare: tutti i prodotti hanno superato la prova in modo accettabile. Prova umidità: alcuni tappetini hanno una buona capacità di assorbimento, mentre altri impiegano parecchio per asciugarsi. I migliori in questo caso sono quelli in materiale termoplastico, come Spokey Mandala e Adidas, mentre il peggiore è Liforme. A livello di resistenza abbiamo considerato la durata nel tempo, non solo per ammortizzare la spesa, ma anche perché il tappetino a fine vita va portato nella piazzola ecologica negli ingombranti. In particolare, il test di sfregamento continuo e resistenza allo strappo e alla perforazione con un oggetto appuntito ha visto superare la prova a Liforme, mentre Spokey Mandala e Gaiam non hanno raggiunto la sufficienza.

Alla larga da sostanze nocive

Nelle nostre analisi abbiamo verificato l’eventuale presenza di circa 130 sostanze chimiche a rischio tra idrocarburi policiclici aromatici, ftalati, ritardanti di fiamma, bisfenolo A, nitrosammine e sostanze nitrosabili e proteine legate all’allergia al lattice. Per i parametri considerati, ove non ci sia una legge specifica che li fissa né una legge che riguarda prodotti simili (per esempio quella che norma i guanti in lattice monouso), facciamo riferimento a standard internazionali riconosciuti (GS Mark dell’Istituto tedesco per la sicurezza, Oekotex). Su 14 tappetini analizzati ne sconsigliamo quattro, nonostante siano formalmente a norma: due, Kurma Grip Lite e Manduca PROlite, contengono naftalene (idrocarburo policiclico aromatico), classificato come possibile cancerogeno in quantità prossime al limite fissato dall’Istituto tedesco per la sicurezza (GS Mark), oltre a tracce di alcuni ftalati; altri due, Lotuscraft Oeko e Manduka eKO, contengono sostanze nitrosabili prossime al limite fissato dallo standard internazionale Oekotex e prossime al limite sono anche le proteine secondo la norma DIN EN 455-3 dei guanti in gomma monouso per prevenire allergie al lattice. 

Tappetini yoga da evitare

Tappetini yoga da evitare

 

La parola agli esperti

Le analisi di laboratorio ci permettono di analizzare i tappetini in modo oggettivo, ma alcuni aspetti possono essere valutati solo con una prova pratica. Così abbiamo consegnato i tappetini in forma anonima a esperti yogi, a cui abbiamo chiesto opinioni su odore, forma, comfort e facilità di utilizzo. La nota dolente è il forte odore di gomma, in particolare per Jade Yoga Harmony e B Mat Everyday, un aspetto da considerare per tutti i tappetini nuovi in gomma naturale: può essere utile lasciarli all’aria per un paio di giorni (le sostanze chimiche volatili scompaiono nel giro di 48 ore) e passarli con un panno umido.

Utilizzo in base alla pratica

La necessità di resistenza allo scivolamento varia anche seconda del tipo di allenamento: se si pratica Ashtanga Yoga o Vinyasa Yoga, con movimenti dinamici e veloci, può essere utile una maggiore aderenza, mentre se si sceglie Yin Yoga o Hatha Yoga, più statici o meditativi, è meglio un tappetino più confortevole. I tappetini con più aderenza e grip sono Casall Grip & Cushion III e Jade Yoga Harmony; il modello Bodhi, invece, non è consigliabile per le persone che sudano molto, perché quando è umido ha un basso effetto antiscivolo.

Consigli di manutenzione

La maggior parte dei produttori consiglia di strofinare leggermente con acqua fredda o passare un panno umido dopo ogni uso, per mantenerlo pulito e in buone condizioni. Lavarlo troppo spesso e con panni ruvidi può ridurne il grip e la durata, per cui andrebbe lavato con il sapone una o due volte all’anno. I tappetini in pvc possono essere messi in lavatrice a bassa temperatura, con un detergente delicato. Tutti devono essere asciugati all’aria, meglio in posizione orizzontale.