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Tamponi in farmacia, quanto c’è da aspettare? L’inchiesta in 10 regioni

Nelle farmacie prese d'assalto per i tamponi delle feste, lunghe file, prenotazioni obbligatorie e tempi d'attesa anche di 2 settimane. Abbiamo chiamato in questi giorni più di un centinaio di farmacie per chiedere di fare un tampone: una su quarto non è riuscita neppure a risponderci e in quasi 8 farmacie su 10 è obbligatoria la prenotazione (anche online). Già esauriti invece i tamponi fai date in metà delle farmacie.

  • contributo tecnico di
  • Laura Filippucci
  • di
  • Luca Cartapatti
23 dicembre 2021
  • contributo tecnico di
  • Laura Filippucci
  • di
  • Luca Cartapatti
Coda tampini in farmacia

Le lunghe code davanti alle farmacie sono l'emblema della corsa al tampone che sta crescendo di giorno in giorno parallelamente all'aumento dei casi positivi nel nostro Paese. Ma in questi giorni prenatalizi si aggiungono anche le richieste di tampone di coloro hanno necessità di partecipare ai tradizionali pranzi e di spostarsi per andare in vacanza.

Ma che cosa c'è dietro a queste code? Qual è la situazione nelle farmacie? Per saperlo, tra il 22 e il 23 (mattina), abbiamo contattato anonimamente 117 farmacie in 10 regioni italiane (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia) che hanno aderito all’accordo per l’esecuzione dei tamponi rapidi a tariffe calmierate.

Abbiamo chiesto innanzitutto se fossero attrezzati per eseguire i tamponi rapidi antigenici, se per farlo sarebbe stato necessario prenotare e quanto tempo avremmo dovuto aspettare per il primo appuntamento disponibile. Abbiamo anche chiesto alle stesse farmacie se fossero disponibili eventualmente anche i tamponi fai da te.

Farmacie: una su quattro non risponde

Il dato più sorprendete e che dice molto della situazione che stiamo vivendo è che un quarto delle farmacie (il 26%) non risponde al telefono. La spiegazione più logica è che sia indice di un elevato carico di lavoro: insomma, farmacie piene che non riescono a rispondere al telefono. In alcuni casi c'è una segreteria telefonica che fornisce direttamente informazioni sui tamponi rapidi e in molti casi si rimanda al sito della farmacia per le prenotazioni. A metà ottobre (con l’introduzione dell’obbligo del green pass nel posto di lavoro) avevamo fatto una rilevazione analoga e lo scenario era decisamente diverso: in quell'occasione quasi tutti i farmacisti erano riusciti a risponderci senza problemi.

Prenotazione: obbligatoria in tre casi su quattro

Rispetto all'inchiesta di ottobre, non ci sono grandi differenze sul fronte delle prenotazioni; anche ora è richiesta la prenotazione in 3 farmacie su 4 (77%). Tuttavia se nell’inchiesta di ottobre la prenotazione era necessaria perché non sempre quello del tampone era un servizio offerto in continuo, oggi diventa necessaria a causa dell’alta richiesta, tanto che in alcuni casi ci hanno specificato al telefono che la prenotazione è necessaria per evitare le lunghe code.

Nella maggior parte dei casi la prenotazione si fa al telefono (65%), ma è interessante notare quanto stia crescendo più il numero di farmacie che permettono di prenotare dal loro sito (11%). Un'ulteriore dimostrazione di come le farmacie stiano ampliando sia l’offerta dei loro servizi (sempre più in collaborazione con il servizio sanitario nazionale) sia la modalità con cui li erogano.

Tempi di attesa: al nord si aspetta di più

Ma quanto si aspetta per il tampone? Se una persona vuol fare un tampone in vista del pranzo di Natale con i parenti riesce a trovare ancora posto nella maggioranza dei casi: nel 64%  delle farmacie che richiedono la prenotazione si riesce ad avere un appuntamento entro 2/3 giorni (ovvero entro il 24 dicembre considerando che l'inchiesta è stata svolta tra il 22 e il 23 di dicembre). Spesso il posto è disponibile anche nella stessa giornata.

Tuttavia in più di un terzo delle farmacie ci si deve accontentare di fare il tampone dopo 5 giorni (nel nostro caso dopo il 27 dicembre), ma ci sono capitati casi in cui ci hanno rimandati addirittura al 2022.

La situazione, però, non è omogenea in tutte le regioni: quelle del Nord hanno mediamente tempi decisamente più lunghi. Si va dai 4 giorni di attesa del Piemonte fino ad arrivare ai quasi 6 giorni di Veneto e Lombardia prima di avere un appuntamento per il tampone. Meglio in Campania, Puglia e Sicilia dove l'attesa di soltanto un giorno.

Tamponi fai da te: tutti esauriti

Infine un dato emblematico sui tamponi fai da te: solo in un terzo delle farmacie li abbiamo trovati. La metà li aveva già esauriti (le altre non li vendono affatto). I tamponi fai da te sono entrati sul mercato questa estate, inizialmente quelli nasali (con il bastoncino) e più di recenti anche i salivari (più adatti per persone sensibili, come i bambini). Si acquistano in farmacia (in media a 9,80 euro), nei supermercati (tra i 4 e i 5 euro), ma anche online e si eseguono in totale autonomia a casa propria; per questa ragione e per l'impossibilità di tracciare i risultati non valgono per ottenere il green pass

Accanto alle farmacia abbiamo quindi contattato anche una ventina di supermercati delle principali insegne presenti sul territorio per chiedere se avevano i tamponi rapidi. Solo in 2 casi li abbiamo trovati, negli altri ci hanno detto di averli esauriti. Abbiamo provato anche a cercare on line e di fatto anche qui sembrano praticamente introvabili.