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Mal d’auto o di mare? Ecco cosa sapere per viaggiare sereni

Durante il periodo estivo molti si mettono in viaggio. Ma la partenza per il meritato riposo può trasformarsi in un incubo per chi soffre gli spostamenti. Molti i prodotti pubblicizzati contro la nausea da viaggio, ma non tutti sono davvero efficaci o sicuri. Ecco cosa fare per partire sereni.

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16 luglio 2025
Cinetosi

Nausea, capogiro, vertigini: per molti viaggiare non fa rima con piacere, ma è sinonimo di disagio. Salire in macchina, sul treno, su un aereo o su una nave può infatti innescare un malessere che prende il nome di cinetosi, un disturbo causato dagli spostamenti passivi. Cosa succede nel nostro organismo quando il movimento ci scombussola? E soprattutto: esistono rimedi efficaci per evitare che la cinetosi rovini i nostri spostamenti? Torna all'inizio

Cos’è la cinetosi, ovvero il mal di viaggio

La cinetosi (del greco kinētós, cioè “mobile”) è lo stato di malessere caratterizzato da nausea, vomito, capogiro, pallore e sudori freddi, provocato dagli spostamenti su mezzi di trasporto. È un disturbo “fisiologico”, in quanto può manifestarsi o essere indotto in tutti i soggetti sani. Già oltre duemila anni fa, Ippocrate osservava come il movimento potesse scombussolare il corpo umano: “Navigare in mare dimostra che il movimento disturba il corpo”. Non è un caso che la parola “nausea” derivi dal greco “naus”, cioè “nave”. Oggi, però, il mal di viaggio non si limita più alle onde del mare: automobili, autobus, aerei, giostre e giochi di realtà virtuale sono in grado di mettere a dura prova i nostri sensi. Ma perché succede?

Cinetosi: perché scattano capogiri e nausea

Il malessere si innesca quando c’è un disallineamento tra ciò che vediamo e il movimento percepito dal corpo, in particolare dall’orecchio interno. Quest’ultimo è dotato di organi di senso che rilevano rotazioni, inclinazioni, accelerazioni e forze cui è sottoposta la testa, sia in modo volontario sia passivo. Il cervello integra i segnali dell’orecchio interno con quelli della vista e della propriocezione (la capacità del corpo di percepire la posizione delle sue parti grazie a sensori in muscoli, tendini e articolazioni) per mantenere l’equilibrio. Se le informazioni non sono coerenti, il sistema va in “confusione” e può scatenare capogiro, nausea e vomito. Questo accade soprattutto quando siamo fermi su un mezzo in movimento. Un classico esempio è la lettura in macchina: il corpo è fermo e la vista è fissa sul libro, ma l’orecchio interno percepisce accelerazioni e frenate. Anche in cabina su una nave, gli occhi non percepiscono il movimento, ma l’orecchio interno sente le oscillazioni, innescando la cinetosi. Terminato lo stimolo, i sintomi scompaiono entro 24 ore.

Chi soffre di più il mal di viaggio?

Non tutti reagiamo allo stesso modo: c’è chi riesce a leggere in auto senza problemi e chi invece si sente male dopo la prima curva. Alcuni hanno solo nausea e capogiro, altri scendono dal mezzo pallidi e con un bel mal di testa. La suscettibilità sembra dipendere dalla costituzione genetica, ma condizioni come gravidanza o emicrania aumentano il rischio. Anche la durata del viaggio e l’intensità del movimento influiscono: se lo stimolo è forte, quasi nessuno è immune. 

  • Mal d’auto nei bambini. I bambini sotto i 2 anni di solito non soffrono di cinetosi. Il sistema che regola l’equilibrio non è ancora del tutto sviluppato e il cervello riceve meno segnali contrastanti. La suscettibilità aumenta tra i 6 e i 12 anni, per poi diminuire gradualmente nell’età adulta, probabilmente per abitudine ai mezzi di trasporto.
  • Mal d’auto da adulti. Con gli anni il disturbo tende ad attenuarsi o scomparire, ma può ricomparire in età avanzata per maggiore suscettibilità alle sindromi vertiginose. In generale, le donne ne soffrono più degli uomini. Chi ha problemi cronici di emicrania, capogiri o vertigini è più suscettibile. 
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I rimedi più usati per ridurre il fastidio

Sono molti i rimedi proposti come farmaci anti-cinetosi. Vediamo quali funzionano davvero e cosa può fare al caso nostro.

Farmaci per mal d’auto e mal di mare

I farmaci per mal d’auto e mal di mare agiscono sui centri nervosi che ricevono le informazioni provenienti dall’orecchio interno, smorzando il disallineamento sensoriale. Di fatto, si tratta di antistaminici, ma questo non deve trarre in inganno. Gli antistaminici per il mal d’auto non sono gli stessi utilizzati in caso di allergie. Le pastiglie e le gomme per il mal d’auto, contengono antistaminici di prima generazione, non più impiegati per le allergie a causa dei marcati effetti sedativi, ma utili per la loro capacità di raggiungere il cervello e agire sul sistema nervoso. L’istamina è infatti uno dei neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dei segnali provenienti dall’orecchio interno: agire sui circuiti regolati dall’istamina aiuta a placare i segnali contrastanti che causano il malessere. Gli antistaminici di seconda generazione, come la cetirizina, la loratadina o la fexofenadina, usati per le allergie, non sono invece utili per il mal da viaggio.

Non bisogna però aspettarsi effetti miracolosi. Anzi, a dire il vero, i farmaci anti-cinetosi non sembrano essere così efficaci. Secondo una revisione di tutte le sperimentazioni condotte sugli antistaminici per il mal d’auto, l’effetto preventivo sul mal di viaggio ha riguardato il 40% dei partecipanti, mentre il placebo ha prevenuto i sintomi nel 25% dei volontari.
Perché siano utili, vanno assunti 30-60 minuti prima della partenza. Prenderli al primo segnale di malessere potrebbe risultare inutile. Va poi ricordato che questi farmaci causano sedazione, che può variare da un lieve intontimento a vera e propria sonnolenza, a seconda della persona e del dosaggio. È quindi importante considerare questi effetti, soprattutto se serve essere svegli e attivi durante o subito dopo il viaggio. La scelta del farmaco dipende anche dalla durata dello spostamento: alcuni hanno un’azione più prolungata, utile per viaggi molto lunghi. Ecco una tabella che riassume indicazioni e utilizzi dei farmaci indicati per la cinetosi.

 
Principio attivo (nomi commerciali) A cosa serve e a cosa fare attenzione
Dimenidrinato (Travelgum, Xamamina, Lomarin, Valontan, Novago) È la prima scelta per la prevenzione del mal d’auto in viaggi brevi (l’effetto dura circa 3-4 ore) e poco turbolenti. Le compresse devono essere assunte almeno 30 minuti prima dell’inizio del viaggio, mentre le gomme da masticare agiscono più rapidamente. Non è consigliabile superare le 4 somministrazioni al giorno. Le compresse per adulti possono essere spezzate in due per uso pediatrico (2-12 anni), come previsto dai foglietti illustrativi. Tutte le formulazioni sono di libera vendita e a carico del cittadino.
Cinnarizina + dimenidrinato (Agivert, Arlevertan, Enzaver, Verizina) Sono indicati per il trattamento di vertigini, nausea e vomito di varia natura, inclusa la cinetosi. Possono essere utilizzati per il mal d’auto solo su prescrizione medica, poiché richiedono ricetta, pur restando a carico del cittadino. Sono indicati esclusivamente per adulti e devono essere assunti dopo i pasti, per un massimo di tre dosi al giorno.
Doxilamina (Bonjesta, Embagyn, Nuperal) Sebbene indicata per le nausee mattutine in gravidanza, la doxilamina è l’antistaminico anti-cinetosi più indicato in gravidanza, poiché quelli a base di doxilamina sono controindicati. Richiede ricetta medica.
Prometazina (Fadezin, Farganesse) Indicata per nausea e vomito di varia natura, inclusa la cinetosi, è da usarsi in seconda linea, quando i farmaci di prima linea non funzionano. È più sedativa e pertanto indicata per viaggi lunghi e particolarmente turbolenti. Per la cinetosi si prescrive il dosaggio minimo, da assumere 1-2 ore prima del viaggio.
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Altri farmaci anti-vomito e anti-vertigini

I farmaci per nausea e vomito non sono tutti adatti a mal d’auto e mal di mare. Questi sintomi, infatti, possono essere scatenati da cause diverse: dai disturbi gastrointestinali alle sindromi vertiginose, dal post-intervento chirurgico alla chemioterapia. In farmacia si trovano farmaci indicati per queste condizioni, il cui meccanismo d’azione è più adatto al modo in cui nausea e vomito si innescano in ciascun caso. I farmaci anti-nausea nella seguente tabella non sono indicati per la cinetosi, non solo per il meccanismo d’azione, ma anche per motivi di sicurezza. Seppur alcuni di questi possano essere potenzialmente utili per la nausea da cinetosi, possono provocare effetti indesiderati sproporzionati rispetto al beneficio atteso nel mal d’auto, rendendo necessario un attento bilancio tra rischi e vantaggi prima di assumerli. Infatti, si tratta in (quasi) tutti i casi di farmaci che necessitano di prescrizione medica.

 
Principio attivo (nomi commerciali) A cosa serve e a cosa fare attenzione
Cinnarizina (Cynazin, Stugeron, Toliman) Problemi di circolazione sanguigna cerebrale e degli arti e disturbi dell’equilibrio. La cinnarizina si trova anche in farmaci per la cinetosi, ma a dosaggi più bassi. Può causare sonnolenza marcata e, in alcuni casi, disturbi neurologici (movimenti involontari, rigidità) specie a dosaggi elevati.
Betaistina (Betigo, Fortamid, Microser, Vertiserc) Indicata per chi soffre della sindrome di Ménière, una malattia dell’orecchio interno che provoca vertigini ricorrenti, ronzii e perdita parziale dell'udito. La betaistina può dare mal di testa, nausea o altri disturbi gastrointestinali.
Metoclopramide (Plasil e Maalox Nausea) Per nausea e vomito di varia natura, agisce sull’apparato gastrointestinale, stimolandone lo svuotamento. Può dare effetti neurologici importanti (movimenti involontari, rigidità). Maalox Nausea ha metà del dosaggio di Plasil e non richiede ricetta, ma va usato con la stessa attenzione.
Domperidone (Motilium, Peridon, Raxar, Riges) Agisce su nausea e vomito di varia natura stimolando lo svuotamento dell'apparato gastrointestinale. Può dare aritmie cardiache gravi e, più raramente, effetti neurologici.
Alizapride (Limican) Indicato per nausea e vomito di varia natura, inclusi quelli in fase pre- e post-operatoria. Può causare effetti di tipo neurologico.
Proclorperazina (Stemetil) Per nausea e vomito di varia natura. Può causare effetti neurologici simili a quelli del Parkinson
Levosulpiride (Argopro, Levair, Levobren, Levopraid, Luxamide) A seconda del dosaggio, è indicata per nausea e vomito di varia natura, ma anche per le sindromi vertiginose (come la sindrome di Ménière). Anche in questo caso, c’è il rischio di effetti neurologici (es. movimenti involontari, agitazione) e disturbi ormonali.
Aprepitant (Atanto, Emend), granisetron (Grandise, Kytril, Pandiol, Sancuso) e ondasetron (Setofilm, Zofran) Per il controllo di nausea e vomito specificamente legati alla chemioterapia o radioterapia. Possono causare una serie di effetti indesiderati anche gravi, tra cui, in rari casi, l’alterazione dell’attività elettrica del cuore.
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Cerotti, zenzero, braccialetti e occhiali antinausea

Quando farmaci e rimedi naturali non bastano, molti cercano soluzioni alternative per il mal d’auto e la cinetosi. Dai vecchi cerotti alla scopolamina, oggi fuori commercio, fino a zenzero, braccialetti per digitopressione e occhiali anti-cinetosi: scopri quali rimedi possono aiutare davvero e quali restano dubbi.

Cerotti per il mal d’auto

Si tratta di farmaci a base di scopolamina da applicarsi dietro l’orecchio alcune ore prima della partenza e attivi fino a tre giorni. Oggi questi cerotti non sono più in commercio. Il produttore, Recordati, ha infatti interrotto la vendita di Transcop - questo il nome commerciale del cerotto - ormai più di dieci anni fa.  Il loro utilizzo poteva causare effetti collaterali importanti, come sonnolenza, disturbi visivi (vista offuscata e dilatazione della pupilla) e secchezza della bocca, che talvolta persistevano anche nelle ore successive alla rimozione del cerotto. Altri possibili effetti indesiderati includevano agitazione, confusione mentale e ritenzione urinaria. Oggi, gli unici cerotti a base di scopolamina disponibili sono destinati all’uso ospedaliero, per il trattamento della scialorrea nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica.

Zenzero: utile per la cinetosi

Lo zenzero può aiutare a contrastare nausea e vomito in viaggio, ma il suo meccanismo d’azione non è ancora del tutto chiaro. Masticare dello zenzero caramellato potrebbe favorire lo svuotamento gastrico, in modo simile ai farmaci anti-vomito che stimolano l’apparato gastrointestinale. Il gusto balsamico e piccante potrebbe di per sé avere un naturale effetto anti-nausea. 

Braccialetti antinausea

I braccialetti per il mal d’auto si basano sul principio della digitopressione, derivato dalla medicina tradizionale cinese, secondo cui l'applicazione di pressione su specifici punti del corpo, chiamati agopunti e situati lungo i cosiddetti meridiani energetici, può aiutare a prevenire o contrastare vari disturbi. Questi braccialetti anti-cinetosi sono dei polsini elastici che al loro interno hanno una semisfera da posizionare a circa tre dita dalla piega del polso sul punto P6, noto anche come "Neiguan". La pressione esercitata dal braccialetto dovrebbe produrre un effetto calmante sul sistema nervoso, riducendo i sintomi di nausea e vomito.

Braccialetti cinetosi

Sebbene il riferimento a pratiche millenarie possa ammantare questi rimedi di un’apparente affidabilità, la solidità delle prove scientifiche a sostegno della loro efficacia è molto limitata e dubbia. La ricerca in merito è scarsa e gli studi esistenti (condotti su pochissimi volontari) hanno prodotto risultati contradditori. Nel migliore dei casi, l’effetto anti-nausea osservato potrebbe essere imputato al solo effetto placebo.

Occhiali contro il mal di mare

Nonostante siano sul mercato da almeno dieci anni, non abbiamo alcuna prova affidabile sull'efficacia degli occhiali anti-cinetosi. Sono occhiali privi di lenti, la cui montatura è costituita da quattro anelli in plastica, due frontali e due laterali. Ogni anello è riempito per metà da un liquido azzurro. Questo, muovendosi liberamente, crea sul bordo dell’anello una linea di riferimento dinamica che funge da "orizzonte artificiale". Secondo i produttori, l'orizzonte artificiale, muovendosi con la testa, fornirebbe al cervello un segnale visivo più coerente con i movimenti percepiti dall'orecchio interno, riducendo così il conflitto sensoriale che dà origine alla cinetosi.

Occhiali per cinetosi

I produttori sostengono che indossarli per dieci minuti ai primi sintomi sia sufficiente a calmare la nausea, permettendo di proseguire il viaggio senza disagio anche dopo averli tolti. Li indicano come adatti a adulti e bambini sopra i 10 anni, utilizzabili anche sopra occhiali da vista. Tuttavia, l'efficacia e l'innocuità di questi occhiali non sono state valutate in studi clinici indipendenti. Inoltre, gli occhiali non possono intervenire su altri stimoli sensoriali che contribuiscono alla cinetosi, come l'irregolarità del movimento (tra frenate e riprese), le vibrazioni, la percezione di instabilità o i fattori ambientali che innescano la nausea. 

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Funzionalità mal d’auto di iPhone

Sempre più passeggeri, soprattutto genitori alle prese con lunghi viaggi, usano lo smartphone o il tablet in auto per leggere, giocare o intrattenere i bambini. Tuttavia, l’uso di questi dispositivi in auto può accentuare i sintomi della cinetosi. Per ridurre questo disagio, Apple ha introdotto la funzione Vehicle Motion Cues (Indicatori di movimento del veicolo) su iPhone e iPad: piccoli punti animati appaiono lungo i bordi dello schermo muovendosi in accordo col movimento del veicolo grazie ai dati trasmessi da alcuni sensori del dispositivo. Questi segnali, percepiti nella visione periferica, aiuterebbero a ridurre il conflitto sensoriale alla base della cinetosi. 

Vehicle Motion Cues

Anche per Android esistono soluzioni simili, come KineStop e MotionEase, basate sullo stesso principio. Tuttavia, le prove di efficacia restano limitate. Alcuni piccoli studi suggeriscono che queste funzioni possono essere utili, ma potrebbero non funzionare per tutti. Il mal d’auto, infatti, dipende da vari fattori, sia ambientali (stile di guida, stimoli sensoriali esterni), sia personali (suscettibilità personale, preferenze) che negli studi difficilmente possono essere presi in considerazione. 

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Cosa fare contro il mal di viaggio per mezzo di trasporto

Ecco alcuni trucchi per contrastare la cinetosi: li abbiamo suddivisi per mezzo di trasporto, ma molti sono validi per ogni situazione. Ognuno deve trovare il trucco che più funziona.

Mezzo di trasporto Trucchi pratici Note utili
Macchina, bus, treno - Chiedere di guidare, se possibile.
- Sedersi davanti.
- Se dietro, guardare fuori nel senso di marcia.
- Aprire il finestrino per sentire aria.
- Sul treno, sedile in senso di marcia e vicino al finestrino.
- Evitare movimenti/posture opposte al senso di marcia.
- Non leggere o usare il telefono.
- Assecondare le curve col corpo.
- Respirare lentamente e regolarmente.
- Succhiare una caramella dura.
Molti consigli sono utili su qualsiasi mezzo. Trovare ciò che funziona personalmente.
Nave - Fissare l’orizzonte o un punto lontano.
- Restare nella parte centrale.
- Orientare il corpo nella direzione del movimento.
- Piegare le gambe e muoversi come un surfista.
Il movimento adattivo del corpo aiuta a compensare le oscillazioni.
Aereo - Sedersi vicino alle ali e al finestrino.
- Respirare con il diaframma, lentamente e regolarmente.
- Usare cuffie anti-rumore o ascoltare musica.
Respirazione e isolamento sensoriale possono ridurre nausea e disagio.

E ricorda che per ogni piccolo disturbo c’è una spiegazione semplice e i consigli giusti per affrontarlo e prevenirlo. Scoprili nel nostro libro InPratica Piccoli Disturbi: riconoscerli, prevenirli, curarli.

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Il consiglio dell'esperto
Daniele Caldara - Biotecnologo medico
Per superare il mal d’auto, vanno provate più strategie finché non si trova quella più efficace. I farmaci anti-cinetosi sono l’ultima spiaggia, quando i trucchi comportamentali – quelli che permettono di accordare vista e percezione di movimento - non danno beneficio. Non sempre i medicinali anti-nausea funzionano e non tutti sono indicati per il mal d’auto. Braccialetti, occhiali e applicazioni anti-cinetosi, invece, non hanno sufficienti prove d’efficacia a supporto.