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Farmaci e rimedi in viaggio: i nostri consigli per le vacanze

Non farti rovinare il viaggio da piccoli contrattempi: parti preparato mettendo in valigia i farmaci utili e i rimedi giusti indispensabili quando si viaggia. Tutti i nostri consigli per una sana vacanza.

Con il contributo esperto di:
01 agosto 2024
Farmaci da portarsi in vacanza

I farmaci sono tra le prime cose che mettiamo in valigia insieme a costume, pantaloncini e t-shirt prima di partire per una vacanza o per un viaggio, corto o lungo che sia. Sebbene ci rubino spazio in valigia, i farmaci in vacanza possono sempre tornare utili per placare un mal di testa improvviso, curare una piccola ferita o un mal di stomaco. Ecco quali sono quelli che non possono mancare in valigia.

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Lista farmaci da viaggio

La "farmacia da viaggio" che ci portiamo dietro deve contenere pochi farmaci base (meglio selezionare quelli che possono essere utili per più di un disturbo) ma anche quelli essenziali per la nostra salute, oltre che qualche dispositivo per il pronto soccorso. Ecco un elenco di quelli essenziali.

  • Farmaci per le patologie croniche. Se ne soffrite, ricordatevi di portarne in quantità sufficienti per coprire l'intero periodo in cui sarete via.
  • Farmaci da automedicazione:

Un solo farmaco sia per il dolore che per la febbre. Potete scegliere tra il paracetamolo e l'ibuprofene, sono entrambi efficaci e sicuri per la maggior parte delle persone. Anche altri antiinfiammatori che consigliamo qui possono andar bene, scegliete in base alle vostre preferenze o necessità.

Un solo farmaco per il prurito. Che vada bene sia in caso di punture di insetto e per lievi ustioni o eritemi solari. Scegliete tra una crema cortisonica (a base di idrocortisone) o antistaminica (a base di prometazina, difenidramina, desclorfeniramin). Se avete bisogno di maggiori info su come trattare il prurito leggete qui.

Un antidiarroico a base di loperamide, per esempio Imodium o Dissenten, se andate in zone tropicali considerate a rischio per la diarrea del viaggiatore. Nella maggior parte dei casi si risolve da sola nell'arco di 3/5 giorni senza dover ricorrere agli antibiotici.

Un farmaco antiemetico a base di dimenidrinato. Contro nausea e vomito, se soffrite di mal di viaggio o cinetosi, potete portarvi farmaci come Travelgum, Xamamina, Valontan, Lomarin o Novago. Non usare antinausea a base di domperidone come Peridon o di metoclopramide come Plasil sono inefficaci in caso di cinetosi.

  • Farmaci per esigenze speciali. Portateli con voi solo se soffrite di alcuni disturbi o se dovete raggiungere mete particolari:

Una soluzione iniettabile di adrenalina. Da portare se avete una storia di reazioni anafilattiche ad alimenti, farmaci o punture di insetti.

Un farmaco antiacido a base di idrossidi e sali di sodio, calcio, magnesio o alluminio. Citrosodina o i farmaci Magnesia Bisurata Aromatic e Maalox, ma anche il semplice bicarbonato, sono necessari se soffrite di bruciore allo stomaco, oppure un farmaco anti reflusso a base di alginato di sodio, in associazione a carbonati e bicarbonati di sodio o di potassio con funzione tampone (ad es Gaviscon Advance, Gaviscon e Gaviscon Bruciore e Indigestione, Maalox refluRAPID). 

Un antistaminico. Utile se soffrite di allergie e vi recate in posti dove è stagione di fioriture; meglio portare quello che siete soliti prendere. 

Crema o lozione per l'herpes labiale. Dal momento che l'esposizione al sole potrebbe riattivare il virus nelle persone predisposte all'infezione, portatevi una crema per l'herpes, ad esempio a base di aciclovir.

Se avete scelto delle mete che presentano rischi particolari per la salute, potrebbe essere necessario portarsi al seguito dei farmaci ad hoc, per esempio un antimalarico se andate in zone dove è diffusa la malaria, o un antibiotico di emergenza, da valutare con il medico e da usare al bisogno, se andate in zone in cui i servizi sanitari sono assenti o difficilmente accessibili. Per questo meglio controllare con un certo anticipo i rischi legati al paese che si intende visitare in modo da valutare con il proprio medico eventuali vaccini da fare e/o farmaci da portarsi dietro.

Sebbene non si tratti di medicinali, in alcuni casi potrebbe essere necessario portarsi un disinfettante per acqua potabile, se andate in paesi in cui l'acqua del rubinetto non è pulita, e delle calze compressive se soffrite di insufficienza venosa o siete a rischio di trombosi e dovete affrontare un viaggio lungo.

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Come trasportare i farmaci in viaggio

Di norma i farmaci andrebbero conservati a una temperatura non superiore ai 25° C, anche se ce ne sono alcuni, come l’insulina, che necessitano di stare al freddo tra i 2° e gli 8° C. Conservare e trasportare i medicinali in modo corretto è essenziale per mantenerne inalterate le caratteristiche farmacologiche per tutto il periodo di validità indicato sulle confezioni e garantirne l’attività terapeutica. Con l’estate e le alte temperature, e durante il trasporto in viaggio, i farmaci potrebbero essere esposti a variazioni di temperature e umidità che potrebbe causare il deterioramento del principio attivo e, dunque, compromettere l’efficacia della terapia.

Quando portiamo i nostri farmaci fuori da casa, è importante adottare tutti gli accorgimenti possibili per mantenere le condizioni di conservazione previste, per questo consigliamo di:

  • Leggere nel Foglietto Illustrativo quali sono le modalità e temperature di conservazione dei farmaci che si intendono trasportare.
  • Evitare di mettere blister diversi in un’unica scatola, potremmo infatti confondere i medicinali e fare errori di conservazione, scadenze, avvertenze o dosaggi. Inoltre, ricordate che blister e scatole riparano i farmaci da luce e umidità, al contrario dei portapillole o di contenitori non esplicitamente destinati al trasporto di medicinali.
  • Per mantenere inalterata la temperatura dei farmaci durante il trasporto, sarebbe meglio tenerli in una borsa termica chiusa, anche quella destinata agli alimenti va bene (senza mettere tavolette di ghiaccio all’interno). Per i farmaci termosensibili, che invece necessitano di stare al freddo, sono necessarie altre precauzioni, vedi Borsa porta farmaci da viaggio.
  • Se si viaggia in auto, tenere la borsa dei farmaci nell'abitacolo con aria condizionata (mai nel cruscotto e bagagliaio, diventano roventi in estate specie se la macchina è rimasta parcheggiata per ore in una zona soleggiata). Se si viaggia in treno si possono trasportare tranquillamente nel bagaglio.
  • Quando possibile, in estate meglio preferire l’utilizzo di formulazioni solide come le compresse e capsule che sono meno sensibili alle alte temperature.
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Dove riporre i farmaci quando si viaggia in aereo?

Quando si viaggia in aereo è buona norma riporre i farmaci nel bagaglio a mano. Se siete in terapia con farmaci salvavita, portateli in cabina assieme alle ricette di prescrizione, perché queste potrebbero essere richieste nelle fasi dei controlli di sicurezza in aeroporto.

Ricordate che i liquidi di volume non superiore a 100 ml possono essere trasportati all'interno del bagaglio a mano e devono essere riposti in una busta di plastica trasparente e richiudibile, da presentare separatamente durante le fasi di controllo.

Nel caso in cui i liquidi superino il volume di 100 ml, invece, se devono essere utilizzati durante il viaggio a fini medici o per un regime dietetico speciali (come nel caso degli alimenti per neonati), sono ammessi solo nella quantità necessaria alla durata del viaggio e vengono sottoposti a controllo. Per i medicinali solidi come compresse e capsule, invece, non ci sono restrizioni.

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Come combattere la stitichezza da viaggio

Non solo diarrea e vomito ma anche la stitichezza, ossia la difficoltà di evacuazione, può comparire durante un viaggio: si parla infatti di stitichezza da viaggio. Tra i fattori che la scatenano rientrano il cambio di alimentazione o degli orari.

Questo disturbo può acutizzarsi durante il viaggio nelle persone che normalmente ne soffrono ma può anche presentarsi occasionalmente in persone che normalmente non ne soffrono. Meglio affrontare il problema con una dieta ricca di frutta e verdura e una buona idratazione.

Qualora lo stile di vita non fosse una soluzione si può ricorrere a dei lassativi per facilitare l’evacuazione, ma solo per un periodo limitato. Si raccomanda l’uso di lassativi formanti massa, per esempio quelli a base di fibre come Psillum o quelli di tipo osmotico, come il lattulosio o il macrogol. Meglio i prodotti in forma di polvere o in bustine che sono più facili da trasportare in viaggio.

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Kit pronto soccorso per il viaggio

Gli incidenti capitano, piccoli o grandi che siano, quindi avere a portata di mano un piccolo kit di pronto soccorso può essere una buona idea per evitare corse in farmacia o al pronto soccorso. In caso di una ferita superficiale o una piccola ustione, nella maggior parte dei casi è sufficiente metterla sotto acqua corrente per pulirla, nel caso preferiate portare con voi un disinfettante, l’acqua ossigenata è la scelta migliore e più economica.

Mettete nel kit anche qualche garza e un pò di cerotti per proteggere la ferita dall’ambiente esterno. Infine, anche delle forbicine e una pinzetta per ciglia per estrarre eventuali spine, aculei o schegge superficiali e un termometro (preferibilmente digitale, che resiste meglio agli urti e al trasporto) possono essere utili.

Per le contusioni i farmaci non sono indispensabili, gli impacchi refrigeranti sono sufficienti. Meglio lasciare spazio in valigia a una crema solare con fattore di protezione sufficientemente elevato, che si tratti di vacanze al mare o in montagna o di visite in città, e un repellente per zanzare che non può mancare se si va in zone in cui circolano infezioni (come la Dengue) legate alle punture di questi insetti.

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Borsa porta farmaci da viaggio

Ci sono farmaci sensibili al calore che vanno conservati in frigorifero tra 2° e 8°C, come l’insulina e alcuni farmaci biologici. Per mantenere l’integrità di questi medicinali è fondamentale rispettare le condizioni di conservazione, e dunque tenerli al freddo anche quando li trasportiamo fuori casa.

Per questo necessitano di appositi contenitori o borse termiche che mantengono la temperatura bassa attraverso l’utilizzo di sacchetti o barrette da congelare preventivamente in freezer.  In caso di trasporto breve potrebbe essere sufficiente un semplice sacchetto isotermico, quello di colore argento che ci viene dato dal farmacista. In alternativa può essere usato anche un contenitore in polistirolo ben chiuso con delle barrette refrigeranti.

Attenzione però, anche le temperature troppo basse possono danneggiare i vostri farmaci, per questo l’elemento refrigerante non dovrebbe essere tenuto a stretto contatto con il farmaco, potrebbe congelarlo.

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Si possono trasportare farmaci all'estero?

Si possono trasportare farmaci all'estero, ma attenzione, perché ogni paese ha le proprie leggi in materia di medicinali, pertanto alcuni farmaci autorizzati in Italia potrebbero non esserlo in altri paesi. Inoltre potrebbero esserci dei limiti sulle quantità di farmaco che potete portare con voi.

Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, per esempio, la scorta di farmaco al seguito non può superare i 3 mesi di terapia. Il consiglio è di informarsi sul sito della dogana del paese in cui si va e su quello della compagnia aerea con cui si viaggia se ci sono restrizioni particolari al trasporto dei farmaci. Per stare più tranquilli, vi consigliamo inoltre di chiedere al vostro medico di redigere una dichiarazione in inglese con un chiaro elenco di farmaci che assumete (riportando sia il nome generico che commerciale) e per ognuno indicare il motivo per cui lo prendete e il dosaggio da assumere. Anche eventuali siringhe, devono essere incluse nel documento. 

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Si possono trasportare stupefacenti o psicotropi?

Si possono trasportare anche farmaci stupefacenti (usati nel trattamento del dolore forte) o psicotropi (per il trattamento dell’ansia e depressione), ma per trasportarli all’estero è necessaria una certificazione rilasciata dal medico di base, il pediatra di libera scelta o lo specialista, da esibire al controllo doganale.

Appartengono agli stupefacenti gli oppiacei (morfina, fentanil, codeina, buprenorfina, ossicodone, metadone, ecc), e agli psicotropi le benzodiazepine (flunitrazepam, diazepam, ossazepam, lorazepam, bromazepam, ecc.) e i barbiturici (fenobarbitale, butalbital, ecc).

Per maggiori informazioni visitare la pagina dedicata del Ministero della Salute.

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Si può acquistare un farmaco con ricetta all'estero?

Può capitare che un farmaco venga bloccato ai controlli doganali, o di finire il farmaco proprio quando siete in vacanza. In questo caso avrete la necessità di acquistare un farmaco quando siete all’estero. Se siete in un paese EU potete comprare il farmaco in una farmacia locale presentando una ricetta italiana, a patto che il medicinale sia disponibile in quel paese e la ricetta contenga i dati del paziente (nome e cognome, scritti per esteso e data di nascita), la data di emissione della ricetta, i dati del medico che prescrive il farmaco (nome e cognome per esteso, qualifica, recapito, indirizzo professionale (compreso il paese) e la sua firma, i dati del medicinale prescritto, cioè, oltre al nome (meglio quello generico poiché quello commerciale potrebbe cambiare da paese a paese), formato (compresse, soluzione, ecc.), quantità, concentrazione e posologia.

Vi consigliamo di assicurarvi che il medico abbia indicato il nome generico del prodotto (ad es nimesulide e non Aulin), in questo modo il farmacista europeo sarà in grado di fornirvi il farmaco equivalente disponibile . Attenzione alla ricetta elettronica, il formato digitale non è sempre riconosciuto fuori dall’Italia, meglio portarsi dietro anche una copia cartacea. Al momento dell’acquisto pagherete il prezzo intero ma, una volta in Italia, potrete richiedere il rimborso alla vostra Azienda Sanitaria Locale (ASL) di competenza presentando la ricevuta (o scontrino) di acquisto. 

Se siete in un paese extra EU queste regole non valgono, pertanto è probabile che per acquistare un farmaco da prescrizione abbiate bisogno di una ricetta rilasciata da un medico del posto. Anche in questo caso portare con voi un documento in inglese rilasciato dal medico italiano con la lista dei medicinali che assumete e le patologie di cui soffrite può facilitare il lavoro del medico locale e dunque la prescrizione del farmaco di cui avete bisogno. Per maggiori informazioni sull’assistenza sanitaria all’estero visitate il sito del Ministero della Salute nella sezione dedicata.

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