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Assegni Familiari: tutto quello che c'è da sapere per il 2025

Gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF) continuano a rappresentare un sostegno importante per molte famiglie italiane. Dal 1° luglio di ogni anno, scattano i nuovi importi e si aprono i termini per le domande. Ma a chi spettano ancora, dopo l'introduzione dell'Assegno Unico Universale? Scopriamolo insieme, con una guida chiara e dettagliata su come richiederli e quali redditi considerare.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
03 luglio 2025
assegni nucleo familiare

Gli assegni familiari, o più correttamente, l'assegno al nucleo familiare, sono un contributo economico fondamentale destinato a integrare il reddito di determinate categorie di lavoratori e pensionati. Sebbene dal marzo 2022 l'Assegno Unico Universale abbia sostituito gli ANF per le famiglie con figli a carico, gli Assegni al Nucleo Familiare continuano ad esistere per altre tipologie di nuclei familiari che non includono figli. Cerchiamo di capire se hai diritto a questa prestazione e come richiederla.

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Quali sono le novità del 2025

Come ogni anno, anche per gli assegni familiari 2025 arriva la rivalutazione degli importi dell’assegno come avviene per tutte le prestazioni pensionistiche. Infatti, rispetto agli assegni familiari 2024 ci sarà una rivalutazione dello 0,8% di quanto attualmente erogato. Come abbiamo visto, poiché a partire dal 1° marzo 2022, l'Assegno Unico Universale ha gli ANF, la presenza di un figlio nel nucleo elimina il diritto all'assegno al nucleo familiare. Gli assegni familiari sono dunque rimasti in vigore come contributo per le famiglie che non hanno al loro interno figli a carico, ma che rientrano in specifiche categorie e requisiti di reddito.

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A chi spetta l’assegno familiare

L'assegno familiare è un'integrazione al reddito a cui hanno diritto i lavoratori subordinati (cioè i dipendenti), i quali abbiano uno o più familiari a carico (ad esclusione dei figli) e un reddito inferiore a una determinata soglia, calcolata in base al reddito e al numero di persone a carico.

Oltre ai lavoratori dipendenti, possono richiedere gli assegni al nucleo familiare anche:

  • I pensionati.
  • I lavoratori domestici, anche se con contratto di somministrazione.
  • I lavoratori iscritti alla Gestione separata dell’INPS.
  • I lavoratori di ditte cessate, fallite o inadempienti.
  • I lavoratori agricoli a pagamento diretto ANF.
  • I percettori di NASpI, CIGO, CIGS.
  • I beneficiari di prestazioni antitubercolari.
  • I lavoratori in aspettativa sindacale.
  • I marittimi sbarcati per infortunio o malattia.
  • I lavoratori socialmente utili.

Per quanto riguarda la composizione del nucleo familiare, per ottenere gli assegni al nucleo familiare, il nucleo deve essere composto da:

  • I coniugi non separati o divorziati.
  • Il coniuge superstite titolare della pensione di reversibilità.
  • I fratelli, le sorelle e i nipoti, a condizione che non siano a carico dei nonni (i quali possono richiedere l’Assegno Unico per loro).

Nel caso di fratelli, sorelle e nipoti, questi devono essere minorenni o, senza limiti di età, se si trovano nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere un lavoro proficuo a causa di invalidità e se sono orfani di entrambi i genitori ma non hanno diritto alla pensione ai superstiti.

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Qual è l’importo degli assegni familiari 2025?

L’importo dell’assegno varia in base al reddito del nucleo familiare e dei suoi componenti, e viene stabilito annualmente dall’Inps. Questo importo è valido per il periodo che va da luglio dell’anno in corso a giugno dell’anno seguente.

Per conoscere l'importo specifico che ti spetta, occorre consultare le tabelle annuali pubblicate dall'INPS. In queste tabelle, dovrai individuare la casistica che ti interessa e incrociare i dati del tuo reddito con quelli della numerosità del tuo nucleo familiare. Il risultato ti indicherà l’importo mensile dell'assegno. Dal 1° luglio scattano i nuovi importi aggiornati che trovi in questa tabella.

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Come fare richiesta

La domanda per gli assegni al nucleo familiare va presentata ogni anno a partire dal 1° luglio, e ha validità fino al 30 giugno dell’anno successivo. Dopo il primo anno di richiesta, la maggior parte dei dati presenti nel tuo profilo si compila automaticamente per gli anni successivi; sarà sufficiente inserire eventuali modifiche se necessario. Se le condizioni o le caratteristiche che ti danno diritto all'ANF cambiano nel corso dell'anno, è importante inserire una domanda di variazione entro 30 giorni dalla modifica.

Il diritto all’assegno familiare si prescrive in 5 anni, il che significa che è possibile presentare richiesta anche per annualità precedenti, purché ricorrano le condizioni necessarie.

Per i lavoratori dipendenti, l’accredito dell'assegno avviene direttamente sulla busta paga ad opera del datore di lavoro.

Modalità per presentare la domanda:

È possibile presentare la domanda tramite diverse modalità:

  1. Direttamente tramite il sito dell'INPS:
    • occorre cliccare sulle tre barrette a sinistra di fianco alla scritta INPS;
    • cliccare sulla voce “sostegni, sussidi e indennità” e poi scegliere la voce “per nucleo familiare”;
    • nella pagina che si apre, scegli “Assegni familiari” e utilizza il servizio;
    • nella finestra che si apre scegli il servizio dedicato alla presentazione della domanda da parte dei cittadini;
    • per l'accesso è necessario essere in possesso di una identità SPID di almeno livello 2, una Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
  2. Tramite Contact Center:
    • Puoi chiamare il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa).
    • Oppure il numero 06 164164 da rete mobile.
  3. Tramite enti di patronato:
    • Usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi patronati.

I redditi da dichiarare

Il reddito del nucleo familiare da prendere in considerazione per la concessione dell'assegno è quello prodotto nell'anno solare precedente il 1° luglio di ciascun anno. Questo reddito ha validità fino al 30 giugno dell'anno successivo. Ad esempio, per il periodo che va dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026, i redditi da considerare sono quelli prodotti nell'anno 2024. Tuttavia, se la domanda di ANF viene presentata tra gennaio e giugno, i redditi da considerare sono quelli dei due anni precedenti.

Per ricavare i redditi da dichiarare, si deve fare riferimento alla dichiarazione dei redditi presentata o alla Certificazione Unica (CU).

I redditi da dichiarare includono:

  • Redditi da lavoro dipendente o assimilato, da pensione e da prestazione sostitutiva (come disoccupazione o cassa integrazione), percepiti in Italia o all’estero.
  • Redditi di qualsiasi natura derivanti da lavoro autonomo, da fabbricati e da terreni, al lordo della deduzione per l’abitazione principale.
  • Redditi provenienti da pensioni, assegni e indennità per non vedenti, sordomuti o invalidi civili, e pensioni sociali, se l’importo supera i 1032,91 euro annui.
  • Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o imposta sostitutiva, come gli interessi bancari e postali, premi e rendite, se l’importo supera i 1032,91 euro annui.

Non devono essere indicati invece:

  • Gli arretrati sugli stipendi.
  • Il TFR e i suoi eventuali acconti.
  • Pensioni di guerra.
  • Rendite vitalizie INAIL.
  • Indennità di accompagnamento.
  • Pensioni di inabilità.
  • Indennità di cura.
  • Indennità di frequenza.
  • Indennità di comunicazione e quella per i ciechi parziali.

L’indennizzo per danni irreversibili da vaccini, emoderivati o trasfusioni.

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Quando arrivano gli assegni familiari?

Per i lavoratori dipendenti e i pensionati, l'accredito degli assegni al nucleo familiare avviene sulla busta paga dal datore di lavoro o sulla pensione. L’erogazione avviene a partire dal mese successivo a quello in cui si fa la domanda ma vengono riconosciuti anche gli arretrati. Ricorda che la domanda può essere presentata a partire dal 1° luglio di ogni anno.

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