Gruppo Fabilia: arriva il fallimento. Ora non resta che l'insinuazione al passivo. Cos'è, come si fa
Libri in tribunale per la società Fabilia Group Spa, la nota catena di hotel e villaggi specializzata in vacanze per famiglie con bambini. Da settimane la società annulla le prenotazioni dei clienti senza però rimborsare la vacanza. L'unico modo per sperare di recuperare i soldi già versati è purtroppo quello di fare la cosiddetta "insinuazione al passivo". Ma cos'è e come si fa? Ecco tutte le spiegazioni e il supporto degli esperti di Altroconsumo.
- contributo tecnico di
- Anna Vizzari

Vacanze saltate per tante famiglie nell’estate del 2023. Già nelle ultime settimane sono stati molti i cittadini che hanno segnalato anche ad Altroconsumo i problemi che avevano con la società Fabilia Group Spa, catena fondata nel 2013 a Milano Marittima che vanta 9 strutture tra hotel e resort in sei regioni italiane (alcune nella stessa Milano Marittima e a Lido di Classe), specializzata nelle vacanze per famiglie con bambini. Conta con oltre mille camere disponibili e un totale annuo di oltre 190mila presenze. Già da qualche giorno la catena aveva sospeso l'attività annullando le prenotazioni già fatte dai clienti, senza provvedere a rimborsare gli stessi.
Una società in crisi da dicembre
A fine dicembre, infatti, la società aveva chiesto la "procedura di composizione negoziata" della sua crisi economica, visto che contava un totale di debiti tra fornitori, banche, prestiti ed erario di quasi 12 milioni di euro. Il gruppo ha cercato una soluzione di fuoriuscita dallo stato di crisi, per raggiungere il risanamento dell'impresa. L'ipotesi di soluzione della crisi prevedeva la prosecuzione dell'attività di sei delle strutture e la cessazione definitiva delle altre e "il soddisfacimento integrale di tutti i creditori".
A fine aprile però Mattia Bastoni, fondatore di Fabilia, ha informato l'assemblea dei soci che avrebbe presentato istanza di liquidazione giudiziale spiegando che "le trattative condotte di recente con alcuni potenziali investitori non hanno avuto esito positivo". Dunque la società è ora in liquidazione.
Cosa possono fare i clienti
Il 23 maggio è stata dichiarata la liquidazione giudiziale (fallimento) della società Fabilia Group. Entro trenta giorni prima della data fissata per l’udienza dei creditori per l’esame dello stato passivo (24 ottobre 2023 ore 9,30) i cittadini interessati dovranno inviare al tribunale di Ravenna l’insinuazione al passivo fallimentare (da fare quindi entro il 24 settembre 2023). L’insinuazione al passivo è una comunicazione scritta in cui si dimostra di essere creditori, attraverso la produzione di alcuni documenti, quali la conferma di prenotazione, la convalida di pagamento, l’eventuale comunicazione della cancellazione della prenotazione, l’eventuale voucher emesso, e così via”.
Questa è la pagina di riferimento della liquidazione in cui è possibile trovare, oltre ai recapiti dei curatori, anche l’indirizzo pec a cui inviare le insinuazioni al passivo, tramite un indirizzo di posta elettronica certificata: lg15.2023ravenna@pecliquidazionigiudiziali.it. Di seguito abbiamo riportato alcuni suggerimenti per preparare e inviare la domanda di insinuazione al passivo in maniera corretta.
La domanda di insinuazione al passivo deve essere trasmessa a mezzo posta elettronica certificata (qui il modello di lettera da utilizzare) all’indirizzo di posta elettronica certificata del curatore, insieme a tutti i documenti che si intendono allegare a supporto della domanda. Il ricorso è gratuito e può essere proposto anche senza l’assistenza di un avvocato.
Ecco alcuni consigli per compilare la domanda:
- redigi la domanda in forma cartacea;
- stampala e firmala (nel caso ci si avvalga di avvocato, provvederà il medesimo alla redazione e alla firma);
- scansionala con una buona risoluzione (per esempio in pdf);
- inserisci tutti i file come allegato al messaggio di posta elettronica certificata che si invia al curatore.
La domanda va presentata entro il termine di 30 giorni prima dell'udienza fissata per l’esame dello stato passivo (in cui vengono accertati i debiti della società e individuati e ordinati i creditori del fallito). La domanda può essere presentata anche in data successiva, purché entro un anno dalla data di dichiarazione del fallimento. È comunque efficace, ma le probabilità di essere soddisfatti si abbassano, perché parte dell’attivo fallimentare (cioè il denaro ricavato dalla liquidazione dei beni e crediti del fallito) potrebbe essere già stata distribuita.
La domanda di insinuazione al passivo fallimentare deve contenere:
- indicazione del nome e/o del numero di fallimento;generalità di chi presenta la domanda;
- la somma del credito;
- la succinta esposizione dei fatti che hanno dato origine al credito;
- l’indicazione dell’indirizzo Pec al quale si desidera ricevere le comunicazioni relative alla procedura.
Chiariamo subito che, dopo aver presentato la domanda di insinuazione al passivo fallimentare, è bene contenere le aspettative. Le possibilità di recuperare qualcosa sono infatti piuttosto scarse: le casse di una società in fallimento non sono certo piene. Considera inoltre che questa tipologia di crediti viene soddisfatta solo dopo che sono stati pagati i creditori cosiddetti privilegiati, secondo quanto previsto dalla legge fallimentare: parliamo per esempio dello Stato, del Fisco o dei lavoratori dipendenti della società fallita.
Strutture coinvolte
Nello specifico la procedura riguarda oltre al gruppo Fabilia queste strutture:
- Fabilia Jesolo
- Fabilia Gargano
- Fabilia Lido di Classe
- Fabilia Mare
- Fabilia Milano Marittima Piazzale Torino e Traversa Pineta
- Fabilia Marotta
- Fabilia Cesenatico
- Fabilia Trentino
- Fabilia Madesimo
La rabbia dei clienti
Anche Altroconsumo ha ricevuto lamentele a riguardo. È il caso ad esempio di D.C. che ci ha chiesto preoccupato: "Ho pagato anticipatamente la caparra al 100% per alcuni soggiorni a Jesolo nel periodo estivo al gruppo Fabilia. Ora cosa succede?". Oppure come F.F. che ci ha raccontato che "in data 05/12/2022 ho ricevuto un voucher che avrei voluto utilizzare per le vacanze 2023. Ad oggi nessuno risponde al telefono, il numero Whatsapp non esiste, il sito non funziona". E ancora G.C. "Salve. Avevo prenotato una vacanza di Pasqua all'Hotel Fabilia di Montegrotto Terme. Periodo 7-11 aprile. Ho appreso dal web della chiusura della struttura. Ho scritto un'email per chiedere il rimborso ma nessuno mi ha risposto".
Queste e altre persone lamentano un credito nei confronti di Fabilia e per ottenere i rimborsi devono fare insinuazione al passivo entro il 24 settembre 2023.
Serve una mano con i documenti? Contattaci
La procedura per fare la domanda di insinuazione al passivo può essere fatta anche senza la presenza di un avvocato. Tuttavia va presentata assieme a tutti gli altri documenti secondo modalità e tempistiche precise. Se ha bisogno di un supporto per preparare la documentazione o ha domande e dubbi riguardo il tuo caso specifico, sappi che i nostri esperti sono a tua disposizione. Richiedi ora una consulenza: sarai ricontattato da un legale esperto che potrà aiutarti a fare tutta la pratica.