Spiagge: difficoltà di accesso per le persone disabili e prezzi in aumento. Indagine in 200 stabilimenti
La nostra inchiesta in 200 stabilimenti balneari di 10 località di villeggiatura svela che solo nel 51% dei casi una persona con disabilità in carrozzina ha accesso allo stabilimento e al mare. E i prezzi? Lockdown e pandemia li hanno fatti lievitare: aumenti medi del 17% rispetto a tre anni fa.
- di
- Manuela Cervilli

Trovare una spiaggia raggiungibile per chi ha problemi motori non è facile, ma è possibile. Lo dice la nostra inchiesta che ha valutato questo aspetto (e molti altri, come prezzi e caparra) in oltre 200 stabilimenti balneari distribuiti in dieci località marittime: Alassio, Alghero, Anzio, Gallipoli, Lignano, Palinuro, Rimini, Senigallia, Taormina e Giardini di Naxos e Viareggio. In ogni città abbiamo valutato almeno il 20% delle strutture.
Gli ostacoli in spiaggia
Contattando in modo anonimo gli stabilimenti balneari (20 aprile - 5 maggio) e chiedendo, oltre a prezzi e caparra, informazioni per un amico in sedia a rotelle, abbiamo voluto scattare una fotografia al mondo dell’accoglienza e alla facilità d’accesso delle strutture: tuttavia gli elementi che abbiamo considerato (accessibilità a struttura, bar e bagno, sanitari specifici e presenza di sedia a rotelle specifica) possono non essere sufficienti per chi ha esigenze differenti.
Al telefono abbiamo chiesto anzitutto la possibilità di recarci nello stabilimento con un amico in sedia a rotelle. Purtroppo nel 9% dei casi, i gestori hanno mostrato perplessità nell’accogliere il nostro amico e ci hanno sconsigliato i loro bagni. Qualche metro di discesa, scalini, accessi difficoltosi, scalinate ripide, strade sconnesse e senza rampe. Insomma, qua e là ci sono ancora tanti ostacoli per poter dire che le vacanze sono un diritto di tutti. A chi invece ci ha risposto che non c’erano problemi (91%) abbiamo posto qualche domanda sull’ampiezza degli accessi alla struttura e sull’adeguatezza dei sanitari. Per muoversi sulla sabbia ed entrare in acqua, però, serve un’attrezzatura specifica: solo una fetta degli stabilimenti disposti ad accoglierci ci ha spontaneamente proposto una carrozzina speciale per questo scopo o ha promesso di recuperarla. Questa carrozzina per chi è disabile non è un “optional”: è essenziale. La sua presenza invece varia molto in base alla località.
Negli stabilimenti: prezzi e caparra
Nella nostra indagine siamo andati a vedere anche i prezzi di quest’anno, che in media sono cresciuti del 17% rispetto a tre anni fa. Sono poche le località in cui i prezzi sono praticamente invariati. Nella città più cara dell’inchiesta 2021 si spendono 287 euro a settimana di media per le prime quattro file, nella seconda (267); nella terza (256). Due le località balneari che si distinguono per convenienza. Serve la caparra? Molti la chiedono alla prenotazione. E in caso di restrizioni a causa del Covid, non tutti la restituiscono.