C'è troppo sale negli alimenti

In Italia il consumo medio di sale procapite e di circa 11-12 grammi al giorno, il doppio rispetto a quanto raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Abbiamo portato in laboratorio 134 prodotti alimentari di vario genere per "pesarne" il sale. Ce n'è troppo nei cibi pronti.
Quanto sale nascosto stai in realtà consumando? Usa il calcolatore
Ridurre il consumo di sale
Moltissimi studi hanno dimostrato che c'è un legame molto stretto tra la quantità di sale che assumiamo con il cibo, la pressione alta e le malattie correlate. L'eccessivo consumo giornaliero di sale è, infatti, uno dei principali responsabili dell'ipertensione e delle malattie cardiovascolari derivanti da essa. Inoltre, sembra favorire l'insorgenza del cancro gastro-intestinale e dell'osteoporosi.
Margine di manovra limitato
Ridurre il consumo di sale ha un effetto positivo sulla salute perché cosi facendo si abbassa la pressione arteriosa, si migliora la funzionalità del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni e si aumenta la resistenza delle ossa.
Purtroppo però l'impresa e difficile, perché negli alimenti che acquistiamo o che mangiamo fuori casa questo ingrediente viene utilizzato in abbondanza.
Se possiamo limitare il sale quando lo versiamo sul piatto o mentre cuciniamo, non abbiamo nessun controllo su questo ingrediente quando deriva da alimenti pronti come i salumi, le conserve o il pane. Più della metà del nostro introito di sale, infatti, deriva dai prodotti trasformati, in particolare dal pane e dai suoi derivati.