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Cozze, vongole e calamari: come riconoscere se i molluschi sono freschi

Cozze, vongole, ostriche, ma anche polpi e calamari: quali sono le caratteristiche da valutare per verificare che siano freschi? La nostra guida ti fornisce alcuni consigli per riconoscere la freschezza dei molluschi evitando brutte sorprese.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
13 agosto 2025
Molluschi in sicurezza

Cozze, vongole, calamari… i molluschi conquistano sempre più spazio nei nostri piatti! Ma attenzione: sono cibi delicati e saper riconoscere quando sono freschi è fondamentale per gustarli in tutta sicurezza, senza brutte sorprese. Con la nostra guida ti accompagniamo passo dopo passo a scoprire tutti i trucchi per capire davvero se i molluschi che stai acquistando sono freschi. Perché, a volte, l’apparenza può ingannare. Torna all'inizio

Aspetti da controllare

Per capire se un mollusco è fresco, l’occhio vuole la sua parte… ma anche il naso! L’aspetto visivo è il primo indizio, ma quando si parla di pesce e frutti di mare, anche l’odore può rivelare molto. Scopriamo insieme cosa osservare (e annusare) per fare la scelta giusta.

Cozze, vongole ed ostriche

"Vivi e vitali": è così che, per legge, dovrebbero essere venduti tutti i molluschi bivalvi (cozze, vongole, fasolari, ostriche e così via). In generale, i molluschi bivalvi hanno una vitalità variabile, che dipende sia dalle modalità di conservazione (la temperatura ideale è compresa tra 0°C e 4°C), sia dalle caratteristiche della specie. Per esempio, frutti di mare con conchiglie che si chiudono perfettamente, come le ostriche, resistono vivi per un tempo dieci volte maggiore rispetto a quelli i cui margini della conchiglia non aderiscono perfettamente, come le capesante.

Ecco alcuni consigli per riconoscere se i molluschi bivalvi sono davvero freschi. Tieni presente, però, che per stare tranquilli ed eliminare la quasi totalità dei microrganismi pericolosi che possono essere presenti in questo tipo di molluschi la cosa migliore è consumarli cotti.

Criterio Cosa controllare
Peso e suono Solleva e scuoti la retina: se i molluschi sono vivi, restano ben chiusi e trattengono il loro liquido interno. Il sacchetto deve risultare pesante e produrre un suono pieno. Se è leggero e il suono è vuoto, è probabile che molti molluschi siano morti.
Odore Passa una mano sul fondo della confezione e annusala. L’odore dev’essere fresco, di mare e salsedine. Odori forti o putridi sono un segnale di degrado. Anche il liquido sul fondo deve essere limpido: se è torbido, è segno che il prodotto non è più fresco.
Reattività agli stimoli I molluschi vivi sono ben chiusi e resistono all’apertura. Se stimolati (con limone o una forchetta), devono reagire con piccole contrazioni o cercare di chiudersi. Se restano aperti e immobili, sono probabilmente morti.
Sporcizia Evita molluschi con residui visibili di sabbia, fango, alghe o già immersi in acqua al momento dell’acquisto. Essendo animali filtratori, possono assorbire sostanze o microrganismi presenti nel liquido in cui sono stati tenuti.
 

Polpi, calamari e seppie 

Questi molluschi fanno parte della classe dei cefalopodi e sono caratterizzati dal possedere un corpo a forma di sacco, dal quale sporge il capo con due grossi occhi, e una serie di braccia o tentacoli muniti di ventose che circondano la bocca. I cefalopodi possono avere una conchiglia interna, come nel caso di seppie e calamari, oppure non averla del tutto come nel caso dei polpi.

Le caratteristiche che occorre osservare per verificare la freschezza di questi molluschi sono le seguenti: 

  • Corpo. Deve risultare turgido, lucido, ricoperto da uno strato di muco trasparente.
  • Occhio. Deve essere vivido e ben definito, di colore nero, lucente.
  • Pelle. Deve presentare una pigmentazione viva e risultare aderente alla carne.
  • Carne. Deve risultare molto soda, di colore bianco madreperla. Non devono essere presenti colorazioni rosate/violacee.
  • Tentacoli. Devono essere aderenti al corpo e opporre resistenza alla trazione; le ventose devono mantenere il loro potere adesivo.
  • Odore. Deve essere fresco, di alghe marine.

Lumache di mare, murici, patelle e orecchie di mare

Sono molluschi che appartengono alla classe dei gasteropodi. Si caratterizzano per la presenza di una conchiglia, generalmente a spirale (come nel caso delle lumache di mare) o anche piatta (come nel caso delle patelle). Hanno, inoltre, un piede ventrale piatto, generalmente utilizzato per strisciare sul fondo.

Come nel caso dei molluschi bivalvi, anche i molluschi gasteropodi devono mostrare segni di vitalità al momento dell’acquisto. Devono, inoltre, presentare le seguenti caratteristiche: 

  • Conchiglia. Deve essere intatta, senza crepe e fratture. Deve apparire lucida, senza zone opache o scolorite.
  • Corpo. Deve apparire umido e turgido. Il muco presente sulla superficie dell’animale deve essere limpido, non torbido e denso.
  • Carne. Dev’essere soda e compatta.
  • Odore. Deve essere non molto intenso, salmastro. Odori intensi, acidi o di ammoniaca, sono indice di deterioramento e contaminazione microbica.
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Etichettatura e tracciabilità

Tutti i prodotti della pesca, molluschi compresi, devono fornire, sia che essi siano venduti sfusi che confezionati, le seguenti informazioni ai consumatori al momento dell’acquisto:

Informazione obbligatoria Cosa significa
Denominazione commerciale È il nome comune in italiano della specie ittica (es. “salmone”, “spigola”, “vongole veraci”). Deve essere comprensibile a chi acquista.
Nome scientifico È il nome latino della specie (es. Salmo salar per il salmone). Serve a identificare con precisione la specie anche in caso di nomi commerciali simili.
Metodo di produzione Specifica se il prodotto è stato pescato in mare o in acque dolci, oppure allevato.
Zona di cattura o allevamento Per il pesce pescato: si indica la zona FAO o il mare di provenienza (es. FAO 37 – Mar Mediterraneo). Per il pesce allevato: si indica lo Stato in cui si trova l’impianto di allevamento. Queste informazioni aiutano a conoscere l’origine geografica del prodotto.


Per i pesci pescati è necessario, inoltre, indicare la categoria di attrezzi utilizzati per catturarli, mentre per tutti i prodotti è obbligatorio fornire ai consumatori l’indicazione se si tratta di prodotto decongelato. Come per tutti gli altri alimenti, la data di scadenza è obbligatoria nel caso dei prodotti ittici confezionati, mentre nel caso di pesci, molluschi e crostacei preimballati, cioè confezionati nel punto vendita, è possibile ritrovare in etichetta la sola data di confezionamento.

Inoltre, i molluschi bivalvi (cozze, vongole, ostriche…) devono essere posti in commercio in confezioni chiuse a cui sono saldamente apposte etichette resistenti all’acqua che devono riportare le seguenti informazioni:

  • la denominazione ufficiale in lingua italiana e latina della specie di molluschi bivalvi;
  • il marchio di identificazione dello stabilimento di produzione. Tale marchio appare di forma ovale o riporta l’indicazione UE nel caso in cui lo stabilimento abbia sede sul territorio dell’Unione. Il marchio deve riportare, inoltre, il nome del Paese in cui ha sede lo stabilimento, indicato per esteso o tramite un codice univoco a due lettere, e il numero di riconoscimento dello stabilimento.
  • la data di confezionamento (con indicazione almeno del giorno e del mese);
  • la data di scadenza o la dicitura "Questi animali devono essere vivi al momento dell'acquisto".

Nel caso la confezione di molluschi bivalvi venga aperta dal venditore, egli deve conservare la relativa etichetta per almeno sessanta giorni. 

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Conservazione e trasporto

I molluschi bivalvi (cozze, vongole, ostriche…) e i molluschi gasteropodi (lumache di mare, murici, patelle…) devono essere conservati in condizioni tali da garantirne la vitalità fino al momento del consumo e limitare il rischio di indesiderate proliferazioni batteriche. La temperatura ideale di conservazione di questi molluschi deve, quindi, essere compresa tra 0°C e 4°C, ossia la normale temperatura del frigorifero. Inoltre, questi molluschi devono essere posti in commercio in confezioni chiuse e non devono essere proposti alla vendita immersi in acqua: questo vale soprattutto per i molluschi bivalvi, organismi filtratori che rischiano in questo modo di contaminarsi dopo il trattamento di depurazione a cui sono sottoposti prima dell’immissione in commercio.

Nel caso dei molluschi cefalopodi (polpi, seppe, calamari..), invece, la temperatura di conservazione al momento della vendita deve essere prossima a quella del ghiaccio fondente (0°-2°C), come per tutti gli altri prodotti della pesca. Una volta a casa, ricordati di conservare questi molluschi in contenitori chiusi sul ripiano più basso del frigorifero e di consumarli entro 1 o 2 giorni al massimo. Se, invece, vuoi prolungarne la durata, puoi congelarli, riponendoli in sacchetti o contenitori adatti al congelamento e ricordandoti di apporre un’etichetta che riporta la data in cui li hai congelati.

Una volta cotti, tutti i molluschi possono essere conservati in frigorifero e consumati entro un paio di giorni. In alternativa, si possono riporre nel congelatore e conservare per 2-3 mesi. Per trasportare a casa i molluschi dalla pescheria e dal supermercato, meglio munirsi di borse refrigerate per evitare sbalzi termici che potrebbero danneggiare questi prodotti.
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Normative sanitarie e sicurezza alimentare

A disciplinare il settore è il Regolamento UE 1379/2013, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura e i suoi successivi aggiornamenti. Tale regolamento prevede la definizione di norme specifiche relative alla commercializzazione di pesci, crostacei, molluschi e loro derivati, oltre a fornire indicazioni in merito alle informazioni che devono essere messe a disposizione dei consumatori nel momento della loro messa in vendita.

Per definire le denominazioni commerciali delle specie ittiche poste in vendita nel nostro Paese l’attuale Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha emanato, nel corso degli anni, numerosi decreti, l’ultimo dei quali, il Decreto Ministeriale n. 175216 del 16 aprile 2025 è recentemente entrato in vigore.

Infine, è il Regolamento (CE) n. 853/2004 del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale, a definire criteri precisi per la produzione e commercializzazione anche dei molluschi. Tra i criteri stabiliti dal Regolamento, i requisiti relativi alle zone di produzione, quelli da applicare nelle fasi di raccolta e in quelle successive di trattamento, le caratteristiche igieniche da rispettare per l’immissione in commercio, le norme riguardanti il confezionamento e l’etichettatura dei prodotti. In particolare, è questo regolamento che prevede per i molluschi, così come per tutti gli altri prodotti di origine animale, l’apposizione sulla confezione di un bollo sanitario che certifichi il riconoscimento dello stabilimento di produzione. Torna all'inizio

Cosa fare in caso di dubbio o irregolarità

Se hai notato qualcosa di strano quando hai acquistato i molluschi, come ad esempio il fatto che cozze e vongole erano immerse in acqua al momento della vendita, o se temi che i molluschi che hai acquistato e consumato non fossero sicuri da mangiare, puoi rivolgerti all’ufficio dell’autorità sanitaria locale che si occupa di igiene degli alimenti per fare una segnalazione. In questo modo aiuti a tutelare la tua salute e quella degli altri. Torna all'inizio

Come consumare i molluschi

I molluschi bivalvi (come cozze, vongole e ostriche) è meglio mangiarli cotti. Perché? Perché vivono filtrando l’acqua e possono accumulare batteri e virus pericolosi per la salute. Fortunatamente, la cottura li elimina. Usare limone o aceto invece non basta: non sono in grado di uccidere i microrganismi eventualmente presenti.

Anche lumache di mare, polpi, seppie e calamari si consumano di solito dopo cottura. Ma se vuoi gustarli crudi in una ricetta particolare, c’è una regola importante da osservare: congelali prima a -18°C (il classico freezer a 3 o 4 stelle) per almeno 4 giorni. In questo modo elimini il rischio di parassiti.
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Il consiglio dell'esperto
Emanuela Bianchi - Alimentarista
I molluschi sono gustosi e possono rappresentare sulle nostre tavole un’importante fonte di proteine e di micronutrienti essenziali come le vitamine D e B12. È fondamentale, però, riconoscerne la freschezza quando li si acquista e non dimenticarsi che per non correre rischi è meglio consumarli ben cotti.