Benzina: il prezzo sale, ma non per il petrolio. Come scegliere bene il distributore
ll costo del carburante si attesta mediamente a 1,599 euro al litro nel caso di self service, ma a ben 1,733 euro al litro nel caso del servito, andando ben oltre i prezzi legati all'andamento del mercato. Occhio alle speculazioni, le oscillazioni da un distributore all'altro ci dicono che, facendo un po' di attenzione a dove si fa rifornimento, risparmiare si può.

Quanto costa la benzina nel post lockdown pre-vacanziero? Tanto e il prezzo continua a salire. Secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico, all’alba delle partenze estive, un litro di benzina si attesta mediamente a 1,733 euro nel caso del servito e a 1,599 euro nel caso di self service. Siamo a valori ben più alti di un anno fa (giugno 2020), quando la benzina costava meno di 1,40 euro al litro (dati Weekly Oil Bulletin della Commissione europea).
L’aumento è fisiologico, d’altronde è cresciuto di molto il prezzo del petrolio rispetto alla fase piena della pandemia e siamo in un periodo di maggiore ripresa degli spostamenti. Però un'anomalia c'è e sta nel fatto che - se fino alla fine dello scorso maggio - i prezzi del nostro carburante erano allineati ai prezzi di mercato e ai costi del petrolio, ora il dato medio italiano risulta più alto di ben il 4%.
L'impennata anomala al servito
Capiamo ciò che sta accadendo facendo il confronto con gennaio 2020 quando, in mesi pre-pandemici, il prezzo del petrolio europeo (il Brent) era più o meno lo stesso di ora, intorno ai 65-70 dollari a barile.
Peccato che, allora, il prezzo medio della benzina fosse di 1,59 euro al litro (cioè come risulta giustamente ora al self service) e non 1,733 euro al litro, come invece è al momento al servito. Senza contare che intorno a questo valore medio ci sono considerevoli oscillazioni: nella zona di Livigno il carburante può essere acquistato a 1,055 euro al litro (al servito e al self service), grazie alla concorrenza della vicina Svizzera; mentre nella zona di Piacenza lo abbiamo trovato addirittura a oltre 2,30 euro al litro (cioè oltre il doppio che a Livigno).
In sostanza, dietro l’aumento della benzina paiono proprio esserci - non ragioni legate al mercato e al prezzo delle materie prime, verso cui si è tendenzialmente impotenti come consumatori - ma le speculazioni dei singoli distributori, in una stagione ghiotta, in cui riprendono gli spostamenti e si avvicinano anche le vacanze estive. Su questo qualche arma per difendersi c'è.
Dove conviene fare benzina?
Oggi, più che mai, vale dunque la pena porre particolare attenzione al momento in cui si sceglie dove fare rifornimento, soprattutto se si è in partenza per lunghi vaggi.
Ecco alcuni consigli:
- Leggi sempre il prezzo esposto prima di accedere al distributore
- Scegli sempre la soluzione self service
- Preferisci soprattutto i distributori in prossimità dei centri commerciali, preferibilmente con insegna di grande distribuzione (es.Conad, Enercoop, Iper Station): risultano i più convenienti
- Ci sono molte insegne di cosiddette pompe bianche, cioè di distributori minori, che offrono spesso prezzi estremamente competitivi
- L’app dell’Osservaprezzi Carburanti, curata dal ministero per lo Sviluppo economico consente di confrontare i prezzi dei distributori nella tua zona, verificando la data in cui il prezzo è stato aggiornato l’ultima volta
Per conoscere e ridurre i consumi
Sapere quanto consuma realmente la propria auto può essere il primo passo per gestire al meglio anche gli aumenti del carburante. Spesso infatti il consumo e le emissioni dichiarati dal produttore non sono in linea con quelli reali, misurati su strada e che possono variare con lo stile di guida. Vuoi sapere quanto consuma e inquina davvero la tua auto e cosa fare per risparmiare carburante e impattare meno sull'ambiente? Registrati gratuitamente al servizio online di Mile21.