Come testiamo

Com’è strutturato il nostro test di laboratorio sui detergenti per vetri

27 marzo 2025
primo piano mani con guanti, spruzzono e spugna

27 marzo 2025

Sono stati testati diversi detersivi per la pulizia dei vetri, valutandone la capacità pulente, la formazione di aloni, l'impatto ambientale degli imballaggi e degli ingredienti e l'etichetta.

Il metodo del test

Abbiamo testato i detersivi per la pulizia dei vetri valutando in laboratorio la capacità di rimuovere lo sporco senza lasciare aloni, l’impatto ambientale dell’imballaggio e degli ingredienti e le informazioni riportate in etichetta.

Data di acquisto e di analisi dei prodotti

I prodotti sono stati acquistati a dicembre 2024 e sottoposti alle prove in laboratorio tra gennaio e febbraio 2025, i prezzi sono stati rilevati a marzo 2025.

La scelta dei prodotti

Abbiamo selezionato i prodotti tra le marche più diffuse nella grande distribuzione e nei negozi specializzati in prodotti per la cura della casa.

Il peso delle prove

L’efficacia misurata in laboratorio pesa il 60% sul totale ed è composta da 2 prove: la capacità pulente e gli aloni.

La capacità pulente è valutata in un laboratorio specializzato: si applica lo sporco su piastrelle in ceramica non smaltata, si fa incrostare facendo seccare lo sporco con un passaggio in forno per 24 ore e poi si lava dosando il medesimo quantitativo di prodotto su una spugnetta e utilizzando uno strumento (scrub tester) che permette di ridurre al minimo le variabili legate alla mano dell’operatore. La valutazione viene effettuata via panel visivo da 4 giudici formati, in blind (senza sapere a che prodotto corrisponda ogni valutazione)

La presenza di aloni è valutata su vetri a specchio, applicando il prodotto non diluito su una spugna nuova. Si valutano gli aloni lasciati dopo l’asciugatura

L’impatto ambientale pesa il 20% sul totale e si basa sulla valutazione degli ingredienti secondo quanto riportato dal produttore in etichetta e sul proprio sito e dell’imballaggio per tipologia di materiale e PIR (packaging impact ratio) cioè il rapporto tra il peso del detersivo (misurato in laboratorio) e il contenitore.

Infine, il 10% dipende dal grado di rischio secondo le indicazioni di sicurezza presenti in etichetta e il restante 10% dall’etichetta per leggibilità e completezza.

Il costo annuo utilizzato per attribuire il titolo di miglior acquisto si calcola considerando l’acquisto mediamente di 3 flaconi all’anno dal contenuto standard di 750 ml. Per i prodotti con ricarica consideriamo l’acquisto del flacone con spruzzino solo la 1° volta.

 
 ► Ulteriori dettagli sulla scelta dei prodotti testati, il peso delle prove e più in generale sul metodo dei nostri test.