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Come scegliere i detergenti per vetri

Trova il detergente per vetri che più si adatta alle tue necessità

Lavare i vetri è uno dei lavori di casa meno amati e più faticosi, ma con un detergente efficace si risparmia tempo e fatica. Quali tipologie esistono? Meglio con o senza alcol? E le alternative naturali o ecologiche funzionano? Vediamo insieme come scegliere un buon detergente per i vetri e come usarlo correttamente.

La guida passo passo

Tipologie di detergenti per vetri

Spray vs. concentrati

I detersivi per vetri sono principalmente composti da acqua e altri solventi per sciogliere lo sporco e tensioattivi per staccarlo dalle superfici e rimuoverlo. Nei detergenti tradizionali l’acqua può essere oltre l’80% della formulazione, in quelli concentrati la % diminuisce, bisogna prestare più attenzione a maneggiarli proprio per la maggiore concentrazione comportano maggiori rischi e bisogna prestare attenzione alle corrette dosi e se vanno diluiti, in che proporzione.

Lo spray è pronto all’uso è la soluzione più comoda rapida e a minor rischio, ma bisogna ricordarsi di ruotare il beccuccio su off per evitare spruzzi accidentali negli occhi. Quando finisce, è possibile per i produttori più attenti, acquistare solo la ricarica, cioè il flacone senza spruzzino, si riducono i rifiuti e si risparmia.

Detergenti ecologici e naturali

Come altri prodotti per la pulizia della casa, il verde va di moda, ingredienti naturali, fiori, piante e colori verdi: ma l’efficacia di questi prodotti dipende principalmente dall’alcol che è di per sé un ingrediente di origine naturale e senza problematiche ambientali, senza dimenticare che oltre l’80% del contenuto è acqua.

Fiori, frutta e piante se presenti lo sono in minima quantità, spesso sono solo profumo e coloranti. Gli ingredienti efficaci per la pulizia dei vetri non hanno impatti pesanti sull’ambiente e non sono aggressivi o pericolosi, la maggior parte dei detergenti non riporta nessuna indicazione di pericolo. Non stiamo dicendo che tutti i detergenti vetri siano ecologici, ma sicuramente non sono tra i prodotti peggiori che abbiamo in casa, come invece gli sgorgatori o i detergenti per il bagno o il wc.

Abbiamo anche messo alla prova anche alcune alternative ecologiche tra quelle più diffuse:

  • acqua da sola non è sufficiente per lavare le finestre, può rimuovere la polvere superficiale, ma non è efficace contro grasso, impronte digitali o inquinamento
  • alcol “rosa”: media efficacia complessivamente, eccelle nella capacità pulente, ma non brilla per aloni. Scomodo da usare perché la confezione è senza spruzzino e scivola via velocemente dalle superfici verticali
  • detersivo per piatti diluito in acqua: complessivamente è la soluzione alternativa migliore, pulisce bene grazie all’effetto sgrassante tipico del detersivo per piatti ed essendo diluito (noi abbiamo usato x ml) lascia pochi aloni
  • aceto: prestazioni complessivamente insufficienti, bassa capacità pulente perché è un acido che funziona contro efficace sul calcare, ma non rimuove lo sporco grasso e non evita gli aloni.

Detergenti con alcol vs. senza alcol

I detergenti con alcol hanno in genere un miglior effetto antialoni perché evapora in fretta e non lascia tracce, può anche essere utile per migliorare l’efficacia pulente; però è una sostanza infiammabile e può irritante la pelle. L’alcol più utilizzato nei detergenti vetri è quello etilico, spesso indicato come alcol denat, significa che è stata aggiunta una sostanza amara (denaturante) per evitarne l’ingestione volontaria. L’alcol è una sostanza di origine naturale facilmente biodegradabile, per cui ha un impatto ambientale basso, la sua efficacia battericida che abbiamo tutti conosciuto durante il covid è nell’immediato perché poi evapora in fretta.

I detergenti senza alcol, in generale fanno riferimento all’assenza di alcol etilico, ma utilizzano altri solventi (ad esempio isopropyl alcohol, propylene glycol, butoxyethanol, propylbutanol) con funzione simile. Essendo una sostanza efficace, non problematica per l’ambiente e se correttamente utilizzata nemmeno per le persone, non c’è alcuna necessità di ricorrere a prodotti senza alcol.

In alternativa o insieme all’alcol si trova l’ammoniaca (ammonia, ammonium hydroxide) attacca lo sporco in modo molto efficace, però è pericolosa per ingestione e inalazione ed irritante per pelle e occhi, i prodotti vanno usati con cautela, con guanti e occhiali. Inoltre, ha un odore marcato e pungente che può dare fastidio, può provocare mal di testa e nausea nelle persone più sensibili, per cui potrebbe non essere adatta a tutti.

Prodotti multifunzione (vetri, specchi, superfici lucide)

I detergenti per vetri sono prodotti multifunzione, possono essere usati anche per la pulizia di specchi e superfici lucide, alcuni indicano nelle istruzioni anche il plexyglass, ma consigliamo di provarlo prima in un angolo poco visibile. Sono destinati alle superfici dure, ma non sono in generale indicati per marmo, alluminio e schermi TV o PC o telefoni, alluminio.

Alcuni detergenti sono indicati come vetri e multiuso, infatti possono sostituire lo sgrassatore come capacità pulente su sporco non troppo incrostato o bruciato; mentre invece è sconsigliato il contrario: gli sgrassatori lasciano aloni perché non sono formulati per evaporare velocemente.

I prodotti che vantano tra le diverse funzioni anche l’effetto antipioggia contengono sostanze filmogene, in genere siliconi (siloxane, dimethicone), che dovrebbero ricoprire il vetro e far scivolare le gocce di pioggia, ma il loro impatto ambientale è negativo e l’efficacia non evidente.

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Caratteristiche da valutare

Per avere un’idea del potere sgrassante di un detergente vetri, ma di qualunque detersivo in generale, torna utile un ‘informazione che per legge dev’essere riportata in etichetta: la % di tensioattivi, cioè le sostanze lavanti. In genere i detersivi per i vetri contengono meno del 5% che è la % ottimale per questo tipo di prodotti, non è necessario ricorrere a % più elevate (mentre invece servono in altre tipologie di prodotti, come i detersivi lavatrice). In generale sconsigliamo prodotti del tutto privi di tensioattivi.

Per l’efficacia, però non è solo importante l’aspetto della pulizia per la rimozione dello sporco, ma anche se lasciano aloni o tracce sulle superfici: questo effetto è dato dai solventi che evaporano in fretta senza lasciare residui. In generale i prodotti che contengono alcol e ammoniaca hanno prestazioni migliori.

Tempo di asciugatura

La presenza di solventi volatili, come l’acol, fa si che i tempi di asciugatura dei detergenti vetri siano molto rapidi. La rapidità di asciugatura è molto importante perché evita la formazione di aloni e che rimangano residui su vetri e specchi lasciandoli opachi.

Se si usa una quantità eccessiva di prodotto o non si usano prodotti specifici, i tempi di asciugatura aumentano, col rischio che restino aloni sulle superfici.

Presenza di sostanze chimiche aggressive (ammoniaca, solventi, ecc.)

I detergenti per i vetri sono tra i prodotti meno aggressivi che abbiamo in casa, non hanno particolari problematiche né ambientali né di sicurezza.

Le sostanze chimiche più aggressive per l’ambiente presenti nei detergenti vetri secondo le nostre analisi sono alcuni conservanti (methylisothiazolinone, methylchloroisothiazolinone) e alcuni allergeni del profumo (limonene, linalool) perché tossici per l’ambiente acquatico e con effetti a lunga durata, ma non sono sostanze “tipiche” di questa tipologia di prodotti, sono trasversali a tutti i prodotti per la cura della casa e della persona.

Alcol (alcohol denat) e l’ammoniaca (ammonium hydroxide) possono essere pericolosi per ingestione, inalazione e irritanti per la pelle, ma con un uso corretto, con guanti e occhiali, il rischio è basso.

Profumo e compatibilità con soggetti allergici

Il profumo è presente nella maggior parte dei detergenti e detersivi e per legge deve essere riportato in etichetta col termine generico “parfum” o “profumo”, serve per rendere più piacevole l’uso del prodotto e anche perché l’assenza di profumo porta in genere le persone ad usare una quantità maggiore di prodotto alla ricerca del “profumo di pulito”, anche se in realtà il pulito non ha profumo.

Il profumo è che spesso porta con se nella formulazione sostanze ad elevato rischio di reazioni allergiche: per questo motivo devono essere riportate in etichetta, sia nei detersivi che nei prodotti per la cura del corpo, ad esempio limonene, citral, hexyl cinnamal. Gli allergeni sono problematici in prodotti che restano a lungo a contatto diretto con la pelle, come ad esempio le creme, mentre in un detersivo il rischio di reazioni è molto basso.

La vera problematica degli allergeni nei detersivi e detergenti è che in genere sono sostanze ad alto impatto ambientale, scarsamente biodegradabili, tossici per l’ambiente acquatico o con effetti a lunga durata.

Sicurezza per bambini e animali domestici

Come tutti i detersivi, i prodotti per la pulizia dei vetri possono essere pericolosi per i bambini, se ingeriti accidentalmente: non bisogna mai travasarli in altri contenitori e vanno tenuti su scaffali in alto o in mobili chiusi a chiave, lontano dalla loro portata.

In caso di ingestione bisogna contattare immediatamente il centro antiveleni, alcuni produttori riportano il numero sulla confezione per emergenza, ma nel caso è meglio tenerlo salvato sulla rubrica del telefono: Centro Antiveleni di Niguarda 0266101029.

I detergenti per vetri a base di alcol contengono una sostanza amara denaturante (è indicato come alcol denat) che ne evita l’ingestione, alcuni produttori più attenti la aggiungono alla formulazione, in etichetta è indicata come bitrex o denatonium benzoate.

Il pericolo principale per i detergenti vetri per i bambini ma non solo è lo spruzzo accidentale negli occhi: per evitarlo ricordatevi di chiudere sempre lo spruzzino, ruotando il beccuccio su off quando non lo utilizzate.

Per gli animali domestici il pericolo principale è se entrano in contatto diretto con i detergenti, ad esempio quelli per lavare i pavimenti. In ogni caso gli animali sono disturbati dagli odori forti, per cui sarebbe consigliabile evitare detergenti vetri a base di ammoniaca o profumazioni molto marcate.
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Come usare correttamente un detergente per vetri

Strumenti consigliati (panni in microfibra, carta, spatole, ecc.)

Oltre a scegliere un detergente vetri efficace contro lo sporco e che non lasci aloni, è importante abbinarlo agli strumenti giusti.

La maggior parte dei produttori consigliano di utilizzare 2 panni, uno umido per la pulizia col detergente e uno asciutto per passare dopo il lavaggio. Sicuramente è la scelta più efficace per ridurre gli aloni, ma fate attenzione al panno: non tutti sono adatti perché quelli in microfibra più morbidi possono lasciare pelucchi. E’ adatto a tutti i tipi di superfici lucide, finestre e specchi anche di piccole dimensioni.

Il tergivetro pulisce bene, è veloce e facile da usare, si riutilizza a lungo ed è economico. E’ indicato soprattutto per finestre grandi e sporche, oltre che per il box doccia, sulle superfici verticali evita che il prodotto coli troppo velocemente.

Le spatole sono in genere più rigide e non sono indicate per la pulizia dei vetri perché potrebbero graffiarli, se dovete rimuovere una macchia particolarmente resistente provate invece con il detersivo dei piatti concentrato e un panno morbido.

Il vecchio giornale che una volta era il metodo più consigliato, dalle nostre prove di qualche anno fa è bocciato: toglie una parte dello sporco, soprattutto per effetto sfregamento, ma fa fatica con le impronte delle dita e spesso lascia una pellicola polverosa.

Per una corretta pulizia dei vetri:

  • Spruzza direttamente su vetri, cristalli o superfici dure da circa 20 cm di distanza
  • Più detersivo non migliora la pulizia dei vetri, anzi può lasciare residui e aloni
  • Lascia agire qualche secondo e passa con panno umido o tergivetro
  • Ripassa con panno asciutto

Evita di pulire i vetri nelle giornate di sole: il sole fa asciugare rapidamente il detergente, lasciando aloni e residui. L'ideale è pulire le finestre nelle giornate nuvolose o quando il sole non splende direttamente

Una pulizia regolare previene l'accumulo di sporco e prolunga la vita del vetro, soprattutto nelle aree esposte a polvere, inquinamento o salsedine. Pulisci l'interno delle finestre almeno due volte l'anno. Per l'esterno, la frequenza dipende dalla zona in cui vivi.
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Sostenibilità e impatto ambientale

Importanza delle certificazioni ecologiche (Ecolabel, Bio, ecc.)

Abbiamo detto che i detergenti per i vetri non sono in generale prodotti particolarmente aggressivi per l’ambiente, la parte principale della formulazione fatta da acqua, alcol e altri solventi non presenta problemi rilevanti, al contrario di altri detergenti, come ad esempio quelli per pulire il bagno.

In ogni caso, se sei alla ricerca di un prodotto veramente ecologico, non affidarti ai claim sulla biodegradabilità o sulla naturalità degli ingredienti, ma scegli i prodotti certificati Ecolabel, il marchio europeo che garantisce un basso impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita.

L’impatto ambientale di questi prodotti è dato principalmente dall’utilizzo, per questo è importante non solo scegliere bene il prodotto, ma anche dosarlo correttamente in modo da evitare sprechi. Dai nostri test emerge che aumentare la quantità di detergente, generalmente non migliora le prestazioni.

Per essere più sostenibile preferisci i prodotti con la ricarica, la soluzione più diffusa, anche se non presente per tutte le marche, sono i flaconi senza spruzzino, si riutilizza quello del prodotto finito e si butta solo il flacone vuoto. Altre soluzioni ecologiche che rispetto alle ricariche permettono un maggior risparmio di plastica sono ancora poco diffuse: i refill in busta con cui si riempie il flacone vuoto o le pastiglie da sciogliere in acqua nel contenitore vecchio.

Smaltimento corretto delle confezioni

I flaconi dei detergenti vetri sono fatti in plastica che si ricicla nella raccolta differenziata a seconda delle indicazioni del proprio comune.  Anche i flaconi fatti in plastica riciclata o bioplastica si raccolgono con la differenziata, come la plastica tradizionale, la differenza tra questi materiali sta nell’origine, non nello smaltimento.

Anche l’erogatore è fatto in plastica e si ricicla, ma la soluzione migliore è ricomprare la ricarica per le volte successive, buttando solo il flacone e riutilizzando l’erogatore.

Come per gli sgrassatori, la differenza tra il prezzo medio del flacone normale con spruzzino e della ricarica è mediamente meno di 50 centesimi e il risparmio di plastica circa 15g di plastica: sono numeri piccoli, ma è qualcosa che possiamo fare facilmente senza fatica e in ogni caso senza perderci, cioè è una scelta semplice ecologica e non costosa. Insomma non c’è motivo per non farla.

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