Umidità in casa: come eliminarla e rendere la tua abitazione più efficiente
Troppa umidità in casa non è solo fastidiosa: può favorire la comparsa di muffa, rovinare muri e mobili e aumentare i consumi di energia. Scopri come eliminarla e migliorare l’efficienza della tua abitazione con soluzioni pratiche e sostenibili.

L’umidità eccessiva in casa non è solo fastidiosa: oltre a compromettere la salute, può danneggiare le strutture e aumentare i consumi energetici. Troppa umidità può generare muffa, far staccare l’intonaco, rovinare i mobili. Inoltre, l’umidità elevata rende meno sopportabili sia il caldo, rendendolo più afoso, sia il freddo, portando a un utilizzo maggiore dei sistemi di climatizzazione e quindi a maggiori consumi.
Abbiamo messo alla prova 20 deumidificatori, valutandone prestazioni, consumi, facilità d’uso e rapporto qualità-prezzo. La buona notizia è che tra i modelli più economici ne abbiamo trovato due decisamente validi, che hanno meritato il titolo di Miglior Acquisto e che ci permettono di risparmiare fino a 279 euro rispetto ai modelli più costosi. Ma prima di pensare ad acquistare un deumidificatore, è importante capire qual è l’origine dell’umidità che si accumula nell’aria, condensandosi magari sui pavimenti e sulle pareti, specialmente nelle zone più fredde.
Torna all'inizioL’umidità di risalita in casa
Se si tratta di umidità di risalita, ovvero causata dall’acqua presente nel sottosuolo che risale lungo i muri, un deumidificatore è un palliativo poco utile: c’è bisogno di un intervento tecnico più radicale. Se la macchia di umido parte dal basso e si estende verso l’alto, se è tendenzialmente di forma verticale e se persiste anche al variare delle condizioni climatiche, meglio far controllare da un tecnico specializzato. A parte questo specifico caso, in ambienti particolarmente umidi un deumidificatore potrebbe non essere comunque abbastanza e far aumentare anche i consumi. In alcuni casi è in effetti consigliabile valutare l’opportunità di installare un sistema di ventilazione forzata in grado di controllare l’umidità in tutta la casa.
Torna all'inizioCome prevenire il problema in caso di ristrutturazione
Un momento in cui c’è il rischio di riscontrare problemi di umidità in casa è quando si entra nelle abitazioni nuove o appena ristrutturate. Anche la sostituzione degli infissi può incidere negativamente sull’umidità, perché la casa è maggiormente sigillata. Un deumidificatore può essere allora un valido alleato.
Per interventi tecnici di questo tipo, può essere utile la piattaforma digitale Horis, legata a un’iniziativa europea per la riqualificazione energetica delle abitazioni. La piattaforma offre non solo consigli e informazioni, ma anche strumenti e una lista di professionisti affidabili per la riqualificazione energetica degli edifici. Una vera guida ai proprietari di casa nella scelta di interventi su misura per migliorare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e accedere a bonus fiscali. Tra le oltre cento misure sostenibili proposte, la gestione dell’umidità e della ventilazione interna è una componente fondamentale.
Torna all'inizioQual è l’umidità ideale in casa?
Mantenere il giusto livello di umidità è fondamentale per il comfort e la salute. Secondo le linee guida del Ministero della Salute sul microclima e il benessere termico, un’abitazione riscaldata a una temperatura compresa tra 19 e 22°C garantisce condizioni ottimali se l’umidità relativa si mantiene tra il 40% e il 50%.Valori inferiori al 40% rendono l’aria troppo secca, con effetti fastidiosi come gola irritata, pelle disidratata e maggiore circolazione di polveri e allergeni. Al contrario, quando l’umidità supera il 60%, aumenta il rischio di condensa, muffa e, oltre a un minor comfort, potrebbe causare problemi ai mobili.
Piccoli accorgimenti, come arieggiare le stanze ogni giorno o utilizzare un deumidificatore nei periodi più umidi, aiutano a mantenere un microclima equilibrato e un ambiente domestico più salubre. Torna all'inizio
Il ruolo dei deumidificatori
I nostri test hanno evidenziato che un buon deumidificatore può ridurre l’umidità dall’80% al 60% (livello confortevole) in tempi rapidi, migliorando la qualità dell’aria e riducendo il rischio di problemi respiratori. I migliori non sono molto rumorosi. Da valutare bene la dimensione e la quantità di umidità che è necessario eliminare, per scegliere tra un deumidificatore piccolo o grande.
Altri aspetti a cui prestare attenzione sono l’ingombro e il peso, se si prevede di utilizzare l’apparecchio in stanze diverse; il volume del serbatoio e/o la presenza di un tubo per scaricare l’acqua; la possibilità di regolare in automatico il grado di umidità; la possibilità di lavare i filtri. Un aspetto a cui abbiamo dato importanza nel test è la facilità di pulirli: una corretta pulizia è fondamentale per mantenere l’aria salubre e far sì che il deumidificatore si mantenga a lungo il più efficiente possibile.
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