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Guida agli umidificatori: cosa sono e quale acquistare

In inverno, con l'accensione dei riscaldamenti, l'aria in casa può diventare troppo secca. Quando questo succede, oltre a danni a pavimenti e mobili in legno, possono verificarsi anche problemi respiratori. Gli umidificatori sono piccoli oggetti che aiutano a ristabilire il corretto tasso di umidità. Ecco una guida per scegliere quello più adatto alle tue esigenze.

Con il contributo esperto di:
11 dicembre 2024
Umidificatore posizionato sul tavolino di casa

Arrivano freddo e malanni di stagione, si accendono i caloriferi e l’aria in casa diventa secca: è importante umidificare la stanza, specie quella in cui si dorme. Per farlo può essere necessario dotarsi di un umidificatore, cioè un piccolo oggetto in grado di aumentate l'umidità presente nell'aria in una stanza. Vediamo cosa sono e come funzionano.

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Cosa sono gli umidificatori e a cosa servono

Respirare aria "asciutta" non fa bene alla nostra salute: può provocare gola secca, naso chiuso, tosse, pelle disidratata e occhi arrossati. È dunque necessario ristabilire il grado di umidità ideale. Il primo passo è non dimenticarsi mai di arieggiare le stanze, spalancando le finestre almeno dieci minuti ogni giorno. Altrettanto importante è tenere una temperatura appropriata in ogni stanza ad esempio in camera da letto i gradi devono rimanere tra i 16-18°C, in soggiorno tra i 18°-20°C. Se però non basta, per aumentare l'umidità si può ricorrere ad un umidificatore.

Per definizione l'umidificatore è un oggetto che ci aiuta ad aumentare l'umidità nell'aria. In base al suo funzionamento possiamo distinguere tre tipi di umidificatori:

  • Umidificatore evaporativo: una vaschetta con dentro dell'acqua viene posizionata accanto o sopra i termosifoni. L'evaporazione avviene quindi naturalmente.
  • Umidificatori a vapore caldo: l'acqua viene riscaldata nell'elettrodomestico fino all'ebollizione e quindi rilasciata nell'aria.
  • Umidificatori a ultrasuoni: gli ultrasuoni "colpiscono" l'acqua creando all'interno dell'elettrodomestico delle vibrazioni che la trasformano in una nebbiolina di vapore freddo.
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Vantaggi e svantaggi

Il vantaggio di usare un umidificatore è quello di ripristinare il corretto tasso di umidità nell'aria in modo che sia più salubre, per alleviare eventuali problemi respiratori e malanni di stagione. Come ulteriore vantaggio ambientale, la corretta umidità porterà beneficio alle piante e anche ai mobili e ai pavimenti in legno che soffrono i climi troppo secchi.

Se regolando il riscaldamento e aprendo le finestre si riesce a ripristinare la giusta umidità, si può evitare di utilizzare un umidificatore, risparmiando per l'acquisto, il costo energetico (se si opta per quelli elettrici), la manutenzione e - in caso di uso eccessivo - il rischio della formazione di muffe quando l'umidità immessa nell'aria è troppa e va a condensarsi sulle pareti fredde della stanza.

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Tipologie: quale fa per te?

Per capire quale sia l'umidificatore migliore per le proprie esigenze occorre valutarne le caratteristiche, il posizionamento e il prezzo. Tra le caratteristiche da valutare ci sono sicuramente tipologia e autonomia, consumi e regolazione dell'umidità. Alcuni prodotti hanno poi delle funzioni interessanti come il comando per programmare il timer, utile per far partire l'apparecchio qualche ora prima del rientro in casa, e per spegnerlo dopo qualche ora di funzionamento senza lasciare l'apparecchio acceso tutta la notte, la funzione aromaterapia che diffonde una fragranza nella stanza, o un filtro per la purificazione dell'aria.

Quando si considerano umidificatori elettrici, poi, bisogna considerare che alcuni prodotti sono ingombranti e pesanti soprattutto se hanno un serbatoio dell'acqua capiente. Meglio scegliere un apparecchio con un peso intorno ai 2-3 chili, perché un umidificatore troppo leggero (meno di un chilo) potrebbe risultare un po' instabile e poco resistente, mentre un modello pesante (più di 5 chili) risultare scomodo da spostare e troppo voluminoso. In generale, anche i prodotti meno capienti forniscono un'autonomia sufficiente per funzionare tutta la notte (ovviamente dipende da come viene impostato il getto del vapore). Per una stanza di 10-15 mq, un serbatoio di 3 litri è sufficiente a non dover richiedere riempimenti troppo frequenti.

Umidificatore a ultrasuoni: cos’è e come funziona

Negli umidificatori a ultrasuoni, anche detti umidificatori a freddo, l'acqua è trasformata in una nebbiolina di vapore freddo grazie alle vibrazioni. Questi umidificatori sono più silenziosi di quelli a vapore caldo, permettono una migliore regolazione del flusso di vapore, consumano meno energia (non dovendo riscaldare l'acqua) e richiedono una minor manutenzione. Gli apparecchi ad ultrasuoni hanno serbatoi meno capienti rispetto agli umidificatori a vapore, perché hanno bisogno di meno acqua per funzionare, quindi il serbatoio resta meno a lungo con acqua stagnante. Questo è un vantaggio dal punto di vista igienico, perché si evita la proliferazione di batteri. Sulla confezione è dichiarato anche il vapore fornito dall'apparecchio, ossia il grado di nebulizzazione, indicato in ml/h (ora) o g/h.

Umidificatori evaporativi

Gli umidificatore evaporativi sono semplici vaschette con dentro dell'acqua, che vengono posizionate accanto o sopra i termosifoni. L'evaporazione avviene quindi naturalmente, quando l'acqua all'interno del contenitore viene scaldata, senza consumare corrente o acqua in più rispetto a quella contenuta nel recipiente. Con questi umidificatori - generalmente compatti - la quantità di umidità rilasciata è limitata e non regolabile.

Umidificatori a vapore

Negli umidificatori a vapore l'acqua viene riscaldata fino a ebollizione, e poi il vapore caldo si spande nell'ambiente. Sono apparecchi abbastanza rumorosi e soggetti alla formazione di calcare.

Attenzione a quanta acqua si lascia nel serbatoio quando non si utilizza l'elettrodomestico: se è troppa e ristagna, si possono creare batteri e muffe, se è poca e si esaurisce, l'apparecchio continua a funzionare provocando il surriscaldamento del motore e uno spreco di energia elettrica. Se la quantità di acqua è sufficiente al funzionamento del prodotto ma non eccede, non c'è nessun problema di proliferazioni batteriche perché l'acqua bollente si sterilizza, ma gli umidificatori richiedono comunque una pulizia periodica per la rimozione del calcare che si può formare nelle parti interne.

Tra gli svantaggi di questo sistema c'è il maggior consumo di acqua e il rischio di formazione di muffe nei punti in cui si condensa l'umidità, perché la regolazione del flusso di vapore non è precisa. Il nostro consiglio è di utilizzare gli umidificatori solo quando siete in casa, altrimenti sceglietene uno con la funzione di autospegnimento quando non c'è più acqua.

Gli umidificatori a vapore caldo hanno una resistenza che si scalda, e quindi consumano di più di quelli a ultrasuoni. Tuttavia, a incidere sui consumi sono soprattutto i vari accessori presenti come il display, il timer, la funzione stand by. Dopo aver svolto una prova, simulando un utilizzo intensivo di otto ore al giorno per tre mesi, abbiamo stimato il costo per l'energia di un apparecchio di 100 W in circa 5 euro al mese: un costo tutto sommato contenuto. Sulla confezione o sull'apparecchio è indicato l'assorbimento dell'apparecchio: si va da un minimo di 20 W a un massimo di 700 W, la differenza la fa il tipo di apparecchio.

Sulla confezione è dichiarato anche il vapore fornito dall'apparecchio, ossia il grado di nebulizzazione, indicato in ml/h (ora) o g/h. Gli apparecchi in commercio variano molto: possono fornire un grado di vapore che va da 10 a quasi 500 g/h. Consigliamo di scegliere un modello sui 100-200 g/h, adatto per una stanza media. Per regolare correttamente l'umidità, oltre a variare la produzione di vapore, alcuni prodotti hanno un sensore che consente di controllare il livello di umidità nella stanza: una volta raggiunto quello ideale, l'apparecchio smette di funzionare.
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Dove posizionare l'umidificatore?

Idealmente l'umidificatore dovrebbe essere posizionato centralmente in modo da assicurare la dispersione più uniforme dell'umidità, ma non deve intralciare e non si deve correre il rischio di inciampare se ci si alza di notte. È importante non incastrare l'umidificatore in uno scaffale come se fosse un libro, ma lasciare un po' di spazio attorno per evitare il surriscaldamento del motore, per poterlo riempire in modo più agevole e per permettere al flusso di umidità di diffondersi nella stanza senza rovinare eventuali oggetti vicini.

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Umidificatore: funziona davvero?

Gli umidificatori sono elettrodomestici efficaci e consentono di alleviare diversi tipi di fastidi come la congestione delle vie respiratorie, l'irritazione di gola e naso e la secchezza della pelle. Occorre comunque tener presente alcune indicazioni per evitare che i benefici siano inferiori rispetto ai possibili inconvenienti:

  • Prestare attenzione all'igiene dell'elettrodomestico 
  • Ricordarsi la manutenzione e la pulizia/ sostituzione di eventuali filtri Hepa
  • Scegliere le funzioni utili

A cosa prestare attenzione quando si utilizza un umidificatore

Se l'acqua non viene cambiata spesso, nella vaschetta dell'umidificatore si possono formare dei batteri, che si possono poi diffondere nell'ambiente. Per evitare contaminazioni è bene pulire spesso l'umidificatore, e usare solo l'acqua di rubinetto.

Gli apparecchi a vapore caldo, contestualmente al funzionamento, sterilizzano le componenti interne uccidendo così eventuali batteri. Fai attenzioni alle pareti fredde: quando ne incontra una, il vapore acqueo condensa e se l'umidità è eccessiva può crearsi della muffa. Questo fenomeno è generalmente più marcato se si utilizzano degli umidificatori a vapore caldo perché il flusso è meno regolabile ed è maggiore la differenza di temperatura con quella dei muri.

I prodotti con serbatoi grandi necessitano di manutenzione per rimuovere il calcare ed evitare la formazione di batteri, se non si usa l'umidificatore per qualche giorno (perché non si è a casa o perché ci sono giornate piovose che garantiscono la corretta umidità quando si arieggia la stanza), meglio svuotare il serbatoio.

L'umidificatore potrebbe essere dotato di un filtro Hepa, come quello presente nella maggior parte degli aspirapolvere e dei climatizzatori, per trattenere la polvere, va pulito regolarmente seguendo le indicazioni sul manuale di istruzioni.

Quasi tutti gli umidificatori sono proposti come emanatori e hanno una vaschetta dove mettere le essenze: in generale è meglio evitare l'uso di oli e profumi perché possono contenere sostanze allergeniche o risultare irritanti. Temporizzatore, spegnimento automatico, misuratore dell'umidità ambientale e regolazione fine del flusso sono tutte funzioni utili a regolare in modo preciso l'umidità in modo che questo apparecchio doni comfort senza preoccupazioni.

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Quanto costa un umidificatore?

I prezzi di un umidificatore possono variare molto, ma in linea di massima non sono apparecchi particolarmente costosi e se ne trovano di buoni anche a partire da 25 euro. Il costo varia anche a seconda del canale di vendita: farmacie, negozi per bambini o di elettrodomestici. Prima di acquistarne uno, quindi, valuta diverse opzioni come la grande distribuzione (ci sono spesso offerte) e i siti online.

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