Consapevoli al cospetto delle fake news
Negli Stati Uniti Meta abbandona dalle piattaforme social la funzionalità fact checking. Questo potrebbe generare nuovo terreno fertile per il proliferare delle fake news, contro le quali è necessario battersi con forza. Con attenzione, consapevolezza e qualche dritta.

A inizio anno l’amministratore delegato di Meta, l’azienda che controlla Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads, ha annunciato che avrebbe eliminato la funzionalità di fact checking, ovvero quella che serve per indicare se una notizia che viene condivisa è vera o falsa.
Detto che la mossa riguarda solo gli USA, mentre per la versione europea tale funzionalità per il momento dovrebbe restare in vigore, è una decisione che comprensibilmente ha fatto rumore e su cui è importante riflettere. Tanto per cominciare: non si può dire che negli anni scorsi abbia funzionato alla perfezione, come ammesso dallo stesso Zuckerberg. Chiunque frequenti la rete con una certa assiduità, nel corso degli anni avrà notato con sconcerto il dilagare di notizie false di ogni genere, su Facebook così come su tutte le altre piattaforme social. Quindi gli utenti americani non stanno per passare da un ambiente perfetto a un improvviso proliferare di “fake news”. Semplicemente la lotta alla disinformazione continuerà con altri mezzi, ovvero, nel caso di Facebook, con le cosiddette “note della comunità”, un sistema mutuato dal social X ma che finora non si è mostrato molto efficace.
Ci dobbiamo rassegnare alla proliferazione della disinformazione? Niente affatto. Dobbiamo essere noi a prestare attenzione, a riflettere su ciò che leggiamo, ad avere sempre senso critico, a non diffondere notizie di dubbia provenienza e a selezionarle. Noi di Altroconsumo, che amiamo definirci “l’anti fake news”, continueremo a batterci e a fornirvi strumenti pratici, come il decalogo per distinguere il vero dal falso. Essere consapevoli è il modo più efficace per andare oltre le impostazioni (vecchie e nuovi) delle piattaforme.