Roaming: aumentano i giga per navigare in Europa
Più giga per navigare in Europa. Dal primo gennaio 2023, infatti, sono entrate in vigore le nuove tariffe del sistema "Roam like home" che consente di utilizzare lo smartphone all’interno degli stati dell’Unione Europea con la stessa tariffa sottoscritta in ambito nazionale. Ecco quali sono i paesi a cui si applica la normativa sul traffico dati e quali, invece, quelli che ne restano fuori.

Il “Roam like home” è il sistema di regole che consente a tutti i cittadini dell'Unione Europea di effettuare chiamate e navigare in internet in tutti gli stati membri alle stesse condizioni tariffarie in vigore nel proprio paese. Fino al 2032 (anno di scadenza dell’accordo fra i paesi) quindi chi viaggia in Europa non dovrà preoccuparsi dei costi extra per utilizzare lo smartphone.
Anzi, dal primo gennaio 2023, sono entrate in vigore le nuove tariffe relative al traffico dati sul territorio europeo che di fatto consentono di avere più giga a disposizione. I principali operatori di telefonia mobile sono tenuti ad adeguare le condizioni delle offerte alla nuova normativa aumentando il limite massimo di traffico dati utilizzabile in Europa e diminuendo il costo dell’extrasoglia in caso di superamento di tale limite. Vediamo nel dettaglio (e con qualche esempio pratico) come sono cambiate le tariffe.
Come si calcola il traffico dati da utilizzare all’estero
La quantità di giga che l’operatore fornisce all’estero dipende dal costo periodico, cioè dalla tariffa mensile sottoscritta. Fino al 31 dicembre 2022, per calcolare i giga disponibili si utilizzava la formula: 2xcosto periodico (senza iva)/3 euro. Ad esempio, prendendo un costo periodico di 10 euro, la formula da applicare era: 2x10/3=7 giga disponibili al mese.
Dal 2023, il massimale previsto per i prezzi all'ingrosso è sceso da 3 a 1,80 euro. Quindi la formula diventa: 2xcosto periodico (senza iva)/1,80 euro. Tornando all’esempio di prima e considerando un costo periodico di 10 euro, i giga disponibili nel 2023 si calcolano con la formula 2x10/1.8=11 giga al mese. La differenza rispetto all’anno appena trascorso è di 4 giga in più al mese.
In sostanza, dal primo gennaio 2023 abbiamo più traffico disponibile spendendo la stessa cifra. E questo trend continuerà anche nei prossimi anni. A partire dal primo gennaio 2024 il massimale diminuirà fino a 1,55 euro (sempre IVA esclusa) per abbassarsi a 1,30 euro dal primo gennaio 2025, a 1,10 euro nel 2026 fino ad arrivare a 1 euro per giga nel 2027.
Limiti al traffico dati e superamento delle soglie
Anche chi dispone di un piano tariffario che prevede giga illimitati nel proprio paese, all’estero ha comunque un limite al consumo di giga che viene fissato dagli operatori. Fino al 2022, a chi superava questo limite veniva applicato un sovrapprezzo calcolato raddoppiando il prezzo del pacchetto (senza iva) e dividendolo per 4,50 euro.
Con la nuova normativa, dal primo gennaio 2023, sono diminuiti i costi che riguardano il consumo in più dei giga rispetto alla soglia indicata dal proprio operatore. Si passa da 0,00244 euro a 0,00219 euro per singolo Megabyte (IVA inclusa): cioè un giga extra da quest’anno costa circa 2,2 euro.
Se sei in procinto o hai già raggiunto il limite previsto, l'operatore è tenuto a informarti preventivamente. Il nostro consiglio è comunque quello di controllare sempre prima di partire direttamente dal sito o dall’applicazione del proprio operatore quali sono le condizioni di navigazione nel paese in cui stiamo andando.
In quali stati si applica il “Roam like home”
La normativa “Roam like home” (e quindi le nuove disposizioni in vigore dal primo gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023) si applica a tutti gli stati membri dell’Unione Europea a cui si aggiungono i paesi dell’Area Economica Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. In tutti questi stati, i consumatori italiani possono effettuare e ricevere chiamate, inviare e ricevere messaggi e navigare in internet senza dover pagare nessun sovrapprezzo.
Restano esclusi dall’elenco: Svizzera, Principato di Monaco e San Marino.
Discorso a parte merita il Regno Unito. Per via del completamento della Brexit, dal primo gennaio 2021 la Gran Bretagna non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea e pertanto non dovrebbe essere più incluso nei paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roam Like Home. Tuttavia, al momento in cui scriviamo, nessun operatore italiano ha cambiato le condizioni di roaming per il Regno Unito, per cui fino a nuova comunicazione rimane inalterata la possibilità di utilizzare la propria offerta a condizioni nazionali anche in UK, con le stesse normative dei paesi UE.
Il concetto del "corretto utilizzo"
Il "roam like home" si attiva soltanto in caso di viaggi occasionali. Per usufruirne, in pratica, bisogna trascorrere più tempo o utilizzare più spesso il cellulare in Italia che all’estero. Se invece si pensa di trascorrere un periodo lungo all'estero e l’utilizzo del telefono in roaming supera l'uso nazionale, ad esempio se si è uno studente che si trasferisce per alcuni mesi a studiare in un altro Paese Ue, l'operatore può bloccare l'agevolazione, informando il cliente dell’eventuale applicazione di un sovrapprezzo in caso di prolungamento della permanenza all’estero. Il sovrapprezzo è comunque soggetto a dei massimali.
Attenzione al roaming involontario
Il roaming involontario si può verificare in prossimità delle frontiere internazionali con Paesi che non rientrano nell'accordo di "roam like home". Ad esempio vicino al confine svizzero o passando dalla Francia al Principato di Monaco. Vicino a un confine può accadere che lo smartphone prenda il segnale di rete di un operatore del Paese confinante e si agganci alla rete estera, anche se fisicamente si è nella Ue. In questo caso, per chiamare e mandare messaggi si paga come se si fosse nel Paese estero. In questi casi conviene sentire il proprio operatore per capire come muoversi. Per essere assolutamente sicuri di non connettersi alla rete estera bisogna disattivare la ricerca automatica della rete: così facendo il telefono non può connettersi alla rete di nessun altro operatore al di fuori del proprio. Si può anche bloccare il traffico dati in roaming attraverso il menù del telefono.