Ray-Ban Stories: la nostra recensione sugli occhiali per fare video e foto social
Riprendere immagini senza usare le mani e postare sui social esattamente quello che stiamo vedendo. Ma anche telefonare e ascoltare musica indossando solo un paio di occhiali. E' quello che si può fare con i Ray-Ban Stories, gli occhiali smart nati in collaborazione con Facebook, sempre connessi al nostro smartphone. Li abbiamo provati.
- contributo tecnico di
- Roberto Paglia
- di
- Luca Cartapatti

Ormai da qualche settimana, sono in vendita (a partire da 329 euro) i Ray-Ban Stories, la versione smart della nota casa produttrice di occhiali realizzati in collaborazione con Facebook. Nella forma richiamano i tradizionali occhiali (da vista o da sole) che tanto hanno reso famosa l'azienda a partire dagli anni '80 ma, come dice anche il nome, con al loro interno un'anima social, ovvero una serie di dotazioni tecnologiche che li rendono particolarmente adatti a realizzare video e foto da postare sui propri canali social.
I Ray-Ban Stories sono dotati intatti di 2 fotocamere da 5 megapixel per scattare foto (con risoluzione 2592x1944 pixel) e registrare brevi video (di 30 secondi a 30fps e in formato quadrato) grazie ai comandi posti sulle asticelle. Nelle asticelle risiedono anche delle piccole casse audio (in prossimità delle orecchie) e un microfono integrato che permettono di rispondere alle chiamate che si ricevono sullo smartphone e ad ascoltare musica (sempre riprodotta dallo smartphone). Sì perché, per godere di tutte queste funzionalità smart, i Ray-Ban Stories vanno connessi al proprio telefono attraverso una connessione Bluetooth (per ascoltare musica e rispondere alle chiamate) e wifi quando si devono trasferire immagini e video dalla memoria flash interna da 4 GB degli occhiali all'app Facebook View.
Cosa serve Facebook View
Come abbiamo appena detto, per poter utilizzare le funzionalità smart di questi occhiali, è necessario scaricare l’app Facebook View e utilizzarla per accoppiarle gli occhiali al proprio smartphone. L’app è gratuita ed è disponibile su Google Play (smartphone Android) e su App Store (iPhone), e ha come funzione principale quella di permettere di caricare foto e video scattati con questi Ray-Ban sui social network (Facebook, Instagram e WhatsApp), ma anche di aggiornare il firmware degli occhiali quando necessario. Va da sé che per usare Facebook View e più in generale per usare i Ray-Ban Stories è necessario avere un account Facebook.
Come si configura
Una volta scaricata la app Facebook View, occorre associarla ai propri Ray-Ban Stories. La configurazione è piuttosto semplice, basta seguire questi pochi passaggi.
- Apri la app Facebook View e seguire le indicazioni, passo dopo passo, mostrate dall’app.
- Accedi alla app con il tuo account Facebook (la app non permette di proseguire con la configurazione se non si accede con un account Facebook).
- Al termine di tutti i passaggi mostrati dall’app, gli occhiali saranno associati allo smartphone, sia via Bluetooth sia via modulo wifi (quest’ultimo serve per il trasferimento delle foto e dei video).
- È probabile che, prima di poter utilizzare gli occhiali, sia necessario aggiornarne il firmware: operazione che può essere eseguita, seguendo le indicazioni mostrate dall’app, semplicemente tenendo gli occhiali accesi e vicini allo smartphone per pochi minuti.
- Viene poi chiesto se si desidera attivare i comandi vocali “Facebook Assistant” (al momento disponibili solo in inglese) e la frase di attivazione “Hey Facebook”. Tali funzionalità consentono di scattare una foto registrare un video con gli occhiali semplicemente pronunciando una frase di attivazione come “Hey Facebook, take a picture” o “Hey Facebook, take a video”. Se si attiva Facebook Assistant ma non si abilita la funzione “Hey Facebook” sarà comunque possibile attivare Facebook assitant tenendo premuto per circa un secondo il touchpad posizionato sulla parte esterna dell’asticella destra degli occhiali: ciò mettere gli occhiali in ascolto e sarà possibile dare un comando vocale come appunto “Take a picture”.
Una volta configurati e associati al proprio smartphone, non bisognerà ripetere ogni volta la procedura: basterà accendere gli occhiali e attendere circa 10 secondi affinché essi siano pronti a scattare foto e fare video. Aprendo l’app si stabilisce anche la connessione automaticamente e si possono scaricare le foto. Nelle nostre prove abbiamo verificato che non sempre la connessione con l’app si ristabilisce automaticamente: in questi casi però è sufficiente chiudere l’app e riaprirla o spegnere gli occhiali e riaccenderli.
Come funzionano: le nostre prove
Abbiamo provato i Ray-Ban Stories e la relativa app Facebook View con un iPhone 12 Mini, con sistema operativo iOS 15.1.1. A un primo impatto, gli occhiali hanno una montatura piuttosto massiccia e ingombrante e non sono leggerissimi (pesano circa 50 grammi), ma ciò è giustificato dalla componentistica che contengono. Tuttavia risultano piuttosto comodi anche indossati per un lungo periodo. I Ray-Ban Stories sono robusti e danno l’impressione di una buona qualità costruttiva. Non hanno però alcuna certificazione IP di resistenza all’acqua, quindi non sono impermeabili. Per accenderli, basta spostare sul verde il cursore di accensione e, una volta indossati, il comparto fotografico può essere gestito semplicemente con il bottone posto sulla parte superiore dell’asticella destra.
Tenendo premuto si fa una foto, premendo rapidamente invece si fa partire una registrazione video. Il feedback, sia visivo (tramite led interno), sia sonoro (tramite gli altoparlanti integrati), dà una chiara conferma del fatto che si stia scattando una foto o facendo un video. L’unico aspetto negativo del bottone è che è in una posizione dove si fa presa per mettere e togliere gli occhiali: può quindi partire qualche scatto indesiderato.
Se non si vuole utilizzare il bottone fisico, si può attivare la funzione Facebook Assistant e fare foto e video tramite comandi vocali (disponibili al momento solo in inglese, ma ben funzionati): basta dire “Hey Facebook, take a picture” o “Hey Facebook, take a video”.
Come abbiamo detto, foto e video vengono immagazzinate nella memoria interna degli occhiali. Per poter postare i nostri scatti dobbiamo scaricarli prima sull'app Facebook View. L'operazioni è piuttosto semplice anche se i Ray-Ban Stories non sono dotati di porte per essere collegati a un computer. L’unico modo per scaricare le foto e i video è tramite l’app Facebook View, in particolare toccando il bottone verde-azzurro in basso a destra nella schermata principale della app. Per il download lo smartphone instaura una connessione temporanea con gli occhiali tramite Wi-Fi, andandosi a collegare direttamente al modulo wifi integrato negli occhiali. In base alle caratteristiche e impostazioni dello smartphone, può quindi essere necessario ogni volta dare conferma di accettare la connessione wifi alla rete dei Ray-Ban Stories. Per poter scaricare foto e video dagli occhiali all’app, gli occhiali devono avere un livello di carica della batteria di almeno il 15%.
La condivisione di foto e video sui social avviene, come detto, sempre dall’app Facebook View. cliccando su una delle foto (o video) scaricati, compariranno una serie di icone tra cui (l'ultima a destra) è quella della condivisione. Toccandola sarà possibile condividere la foto su Facebook e Instagram, oppure inviarla tramite WhatsApp, sms o email, o altri sistemi di condivisione disponibili sul proprio telefono. Per i video è anche possibile creare brevi montaggi (massimo 30 secondi) di più video, aggiungendo testi e musiche (da scegliere fra alcune predefinite).
Come detto, i Ray-Ban Stories si collegano tramite Bluetooth allo smartphone e, grazie agli altoparlanti integrati nelle asticelle, possono essere utilizzati come una sorta di auricolari bluetooth, per ascoltare musica, podcast e fare chiamate.
Per quanto riguarda le chiamate, si può rispondere e mettere giù con un doppio “tap” sui comandi touch esterni all'asticella degli occhiali (quindi un singolo tap, magari fatto per sbaglio, non ha effetti) e regolare il volume scorrendo il dito in un senso o nell’altro lungo l’asticella.
La qualità complessiva delle chiamate è decisamente buona. Sia gli altoparlanti sia i microfoni integrati negli occhiali riescono a garantire una buona qualità audio della telefonata: l’audio dell’interlocutore si sente chiaramente, sebbene il volume massimo non molto alto (comunque generalmente sufficiente per una telefonata), e anche l’interlocutore sente distintamente la nostra voce, senza distorsioni rilevanti. Meglio fare attenzione a non tenere il volume troppo alto perché l’audio che esce dagli altoparlanti potrebbe essere sentito da chi vi sta vicino: non si tratta infatti di auricolari ma di normali altoparlanti posizionati vicini alle orecchie (non dentro).
Per quanto riguarda l’ascolto della musica, la situazione è invece un po’ diversa. La qualità e la potenza degli altoparlanti integrati non è abbastanza buona da garantire l’ascolto di musica a una qualità soddisfacente. A volumi molto bassi il suono risulta discreto, ma salendo di volume, anche di poco, i bassi vanno a scomparire, sovrastati dalle frequenze più alte, e la qualità complessiva risulta piuttosto bassa. Il volume massimo resta comunque troppo basso: questo se da un lato non garantisce un buon ascolto in ambienti con rumore di fondo, dall'altro consente di sentire bene i rumori esterni, senza restarne isolati (sono infatti altoparlanti esterni e non di auricolari).
Ricaricare la batteria dei Ray-Ban Stories
L’unico modo per caricare i Ray-Ban Stories è tramite la custodia rigida di ricarica in dotazione, che a sua volta ha una batteria integrata (con la quale caricare appunto gli occhiali) e che può essere ricaricata a sua volta tramite il cavo usb di tipo C in dotazione.
Ma quanto durano le batterie di questi occhiali? Con un utilizzo intensivo, scattando e scaricando foto e video con continuità, la durata della batteria dei Ray-Ban Stories non supera la mezza giornata. Se la custodia è carica, consente (anche scollegata dalla corrente) di ricaricare completamente gli occhiali per circa tre volte: operazione però che richiede ogni volta circa un’ora per passare dal 10% al 90% di carica della batteria degli occhiali, tempo durante il quale gli occhiali, ovviamente, non possono essere utilizzati.
Una soluzione per aumentare la durata della batteria e arrivare a fine giornata (oltre a quella ovvia di non esagerare con le foto e, soprattutto, con i video) è quella di scaricare le foto e i video tutti in una volta a fine giornata: infatti il trasferimento dei contenuti dagli occhiali all’app Facebook View tramite wifi impatta notevolmente sulla carica della batteria (tant’è che non è possibile scaricare contenuti se il livello di carica è inferiore al 15%).
Se si scaricano foto e video solo a fine giornata non c'è da preoccuparsi di rimanere senza spazio di archiviazione negli occhiali: la memoria interna infatti è di 4 GB nominali, che consentono di tenere in memoria un numero di foto e video piuttosto abbondante. Per fare qualche esempio stiamo parlando indicativamente di circa 500 foto o 30 video da 30 secondi l’uno.
Foto e video: qualità sufficiente per i social
Abbiamo visto che fare video e foto con i Ray-Ban Stories e postarli sui social è piuttosto semplice. Ma qual è la qualità delle immagini e dell'audio? Per quanto riguarda le foto, possiamo dire che in generale si tratta di foto con qualità adatta per la condivisione sui social e tramite messaggistica, mentre la qualità non risulta adatta per ingrandimenti, stampe, o utilizzi digitali di alta qualità, infatti zoomando le foto i difetti dovuti alla qualità non eccelsa e alla risoluzione non elevata risultano evidenti.
Inoltre, i Ray-Ban Stories non dispongono né di flash né di alcuna modalità per foto notturne (cioè modalità che, tramite software, migliorano la qualità delle foto realizzate con luce scarsa, presenti in numerosi smartphone). Pertanto, c’è una netta differenza tra le foto realizzate all’aperto e in condizione di buona luminosità e le foto realizzate al chiuso, con luce artificiale, o all’aperto di notte.
Considerazioni analoghe valgono anche per i video. La qualità complessiva non è elevata, ma i video realizzati di giorno all’aperto o in ambienti interni ben illuminati risultano avere una qualità adeguata allo scopo che i Ray-Ban Stories si prefiggono: condividere video su social e WhatsApp. La qualità non è invece sicuramente adatta a scopi più professionali. Per quanto riguarda l’audio, i microfoni integrati si comportano bene e consentono di registrare un audio di buona qualità nei video.
In generale, la qualità sia delle foto sia dei video può essere migliorata direttamente dall’app Facebook View tramite gli strumenti di editing, che però non possono fare miracoli: le immagini troppo scure non possono essere migliorate e rimangono praticamente inutilizzabili. Tali strumenti consentono anche di creare alcuni effetti animati per trasformare le foto e i video in piccoli contenuti creativi.
Utili per far video senza mani
In un mondo in cui siamo abituati a usare lo smartphone per fare foto e video da postare sui social, c'era davvero bisogno di un altro device che fa le stesse cose di uno smartphone? A nostro avviso la funzionalità più interessante è proprio quella di realizzare video fino a 30 secondi senza dover tenere in mano lo smartphone, quindi a mani completamente libere. Con i Ray-Ban Stories è possibile riprendere, in ogni momento, esattamente quello che si sta facendo praticamente in qualsiasi situazione, ed esattamente dal proprio punto di vista, senza dover tenere in mano smartphone o videocamere: si può riprendere (dalla propria prospettiva) quello che si vede ad esempio mentre si prepara una torta, mentre si disegna, mentre si gioca, e mentre si fa qualsiasi altra attività che richieda le due mani occupate. Insomma, possono sicuramente essere utili per chi ama creare storie sui social network in ogni circostanza. Inoltre i comandi vocali, sebbene solo in inglese, rendono l'utilizzo piuttosto divertente e totalmente “hands-free”.
Pro
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Contro
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