Rispondiamo ai dubbi più frequenti sulle stampanti
Come installare la stampante?
Di solito, il tipo di collegamento supportato dalle stampanti è riportato nel libretto informativo e a volte è anche possibile trovare un’apposita etichetta sistemata sulla parte frontale della stampante con tutte le informazioni necessarie. Ci sono tre differenti sistemi che dipendono dal dispositivo in tuo possesso:
- Utilizzo del cavo USB: Per prima cosa è necessario installare i driver e software del dispositivo sul computer; la maggior parte delle stampanti in commercio viene fornita di un dischetto con i driver necessari alla configurazione che, in alternativa, si possono scaricare da internet anche se con Windows 10 c’è una buona probabilità che la stampante venga riconosciuta e Windows si procuri automaticamente, da internet, i driver corretti più recenti.
- Utilizzo della connettività WiFi: Anche per installare una stampante con supporto alla connettività WiFi la prima cosa che devi fare è aggiungere i driver del dispositivo sul computer; collegandosi al sito Internet della casa produttrice della stampante, individuarne il modello ed effettuare il download dei driver. In alternativa può essere utilizzato il dischetto con i driver che è in dotazione. Una volta fatto ciò, basta avviare il pacchetto d’installazione e seguire le indicazioni a schermo per completare il setup. Nella maggior parte dei casi basta cliccare sempre sui pulsanti Avanti e/o su OK.
- Utilizzo della porta parallela LPT: Nel caso in cui la stampante dovesse essere un po’ più datata, potrebbe funzionare solo tramite porta parallela LPT: ma niente paura, la procedura è simile a quella utilizzata per installare una stampante mediante cavo USB ma viene effettuata al contrario collegando prima la stampante alla presa elettrica e al computer e poi procedendo con l’installazione dei driver e dei software necessari.
Quanto durano le cartucce della stampante?
Più che di "durata" delle cartucce sarebbe più appropriato parlare di capacità di copertura di stampa; la cartuccia infatti, non può avere una durata stimata nel tempo ma una capacità di poter stampare un numero di fogli in base all’inchiostro contenuto nelle foto o nei testi che dobbiamo stampare e al tipo di stampa effettuato.
Generalmente, i produttori vendono le proprie cartucce dichiarando il numero di fogli stampabili con una percentuale di copertura determinata: per rendersi conto quindi, se una cartuccia duri realmente più o di meno di un’altra, è bene valutare ciò che viene dichiarato dai diversi produttori in termini di copertura sommato alla stima del nostro reale utilizzo. Un calcolo sicuramente non preciso e non semplice ma certo indicativo della reale copertura di stampa. Va anche detto che nelle inkjet, non bisogna trascurare l’inchiostro perso nei cicli di pulizia.
Se la stampante è usata quotidianamente per stampare un buon volume di documenti, i cicli di pulizia sono brevi ma se la stampante viene usata infrequentemente, studi dimostrano che fino ad oltre il 50% del contenuto di una cartuccia può risultare perso nei cicli di pulizia. Quanto inchiostro viene perso è un parametro che non viene riportato da nessuna parte perché dipende dalla stampante e dall’uso che se ne fa.