Il progetto CircThread

Il progetto si propone sviluppare una piattaforma digitale, disponibile dal 2025, in cui tutti i prodotti potranno essere tracciati durante il loro ciclo di vita. Saranno raccolte tutte le informazioni critiche sugli elettrodomestici con l’obiettivo di prolungare la durata della loro vita.
Il progetto CircThread, finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione europea, coinvolge 34 organizzazioni di diversi Paesi (produttori, distributori, riparatori, riciclatori, associazioni di consumatori come Altroconsumo e OCU) e si propone di sviluppare una piattaforma digitale, che sarà disponibile dal 2025, in cui tutti i prodotti potranno essere tracciati durante il loro ciclo di vita.
Così il consumatore e tutti gli attori della filiera potranno avere informazioni puntuali sul prodotto, sulla disponibilità e potenzialmente il costo dei pezzi di ricambio e saranno tracciati gli eventuali malfunzionamenti e guasti. La piattaforma digitale dovrà quindi raccogliere tutte le informazioni critiche sugli elettrodomestici con l’obiettivo di prolungare la durata della loro vita.
Il progetto CircThread è una delle iniziative dell'Unione europea volte a favorire lo sviluppo di un'economia circolare. Dall'anno 2023 sono entrati in vigore diversi Regolamenti europei che impongono requisiti minimi di riparabilità e riciclabilità per alcune categorie di prodotti “energivori”: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori. In pratica, è scattato l’obbligo per i produttori di rispettare determinati criteri di progettazione e realizzazione per questi apparecchi, in modo da renderli più facili da riparare e da allungarne il ciclo di vita e di utilizzo, evitando di doverli sostituire in tempi brevi.
Nel frattempo, il Parlamento europeo ha proposto alla Commissione la creazione di un passaporto digitale del prodotto, che consenta la condivisione delle informazioni tra le imprese della catena di fornitura, le autorità e i consumatori.
Riparare o sostituire? Cittadini poco informati sul ciclo di vita dei prodotti
Nel 2022 Altroconsumo ha svolto un’inchiesta che ha dimostrato che purtroppo è ancora troppo poca la consapevolezza sull’economia circolare quando si parla dei prodotti che ognuno di noi usa a casa propria. I cittadini non sono abbastanza informati sui prodotti per fare scelte di acquisto e di uso sostenibili per l’ambiente, soprattutto quando si verifica un guasto e si è in bilico tra riparare e buttare. Lo dice la nostra inchiesta realizzata nell’ambito del progetto CircThread, che ha coinvolto 1.412 persone.
Ci siamo ora attivati per testare direttamente con i consumatori la prima versione della piattaforma sviluppata all’interno del progetto relativa al passaporto digitale dei prodotti RAEE (i prodotti elettrici/elettronici). In questa piattaforma tutti gli attori della filiera fanno la loro parte:
- i progettisti si attengono alle direttive per lo sviluppo e la fabbricazione di prodotti a minor impatto ambientale e ne comunicano le informazioni che possono servire a chi utilizzerà il prodotto e soprattutto a chi andrà a cercare di ripararlo o ricondizionarlo per una seconda vita.
- Il fabbricante inserirà tutte le informazioni legate alle materie prime usate come materiali ed energia utilizzati per la sua costruzione: questo servirà naturalmente per le istituzioni per valutarne l’impatto e per la consapevolezza del consumatore.
- Il consumatore stesso, attore attivo durante la vita utile del prodotto, indicherà modalità d’uso e di manutenzione del prodotto. In aggiunta, potrà beneficiare di tutte le informazioni su consigli d’uso, manutenzione e supporto tecnico per allungarne la sua vita.
- Infine, gli ultimi attori della filiera saranno i tecnici che cercheranno di rigenerare il prodotto se possibile, permettendo a un altro consumatore di usarlo, o si passerà alla fase di riciclo dei materiali.
Altroconsumo ha ora iniziato un’attività pilota, ingaggiando dopo una selezione di oltre mille persone circa 30 consumatori che hanno acquistato una lavastoviglie per condurre i primi test di utilizzo della piattaforma che simula il passaporto digitale.
Il pilota si svolgerà con la collaborazione di due partner del progetto: BSH (Bosch), un produttore, ed Erion, un consorzio di riciclatori.
Come si potrà capire da quanto spiegato prima, il progetto è molto complesso sia per la quantità di attori presenti sia per la qualità e quantità delle informazioni presenti. Per fare in modo che questo strumento sia utilizzabile anche dal consumatore e non solo da ingegneri, un grande impegno è stato fatto ed è tuttora in corso per renderne facile l’utilizzo. Il nostro test con i consumatori cercherà nei prossimi mesi di testare quanto la piattaforma sia capace di interagire con il consumatore e sia efficace nel fornire tutte le informazioni a lui utili come:
- I dati di impatto ambientale del prodotto
- I consigli per un buon uso e corretta manutenzione
- Le informazioni per le piccole riparazioni fa da te e per trovare tecnici qualificati vicini a casa propria
- I propri diritti sulla riparabilità
- La modalità corretta per predisporre il prodotto alla rigenerazione o al suo riciclo finale.