Mi chiamo Nicola D’Alessandro, e desidero segnalare un fatto gravissimo e inaccettabile che mi è accaduto con Virgin Active Italia S.p.A., sede di Roma Casalanzio.
In data 18 agosto 2025 ho sottoscritto un contratto di abbonamento presso la loro palestra, versando €84,48 come quota di attivazione (in sconto) più pro rata.
Successivamente, in data 28 agosto 2025, ho regolarmente esercitato il diritto di recesso entro i 14 giorni, inviando PEC ufficiale alla loro azienda (documentata e allegata).
Tutto quindi nel pieno rispetto dell’Art. 13 del contratto e degli Articoli 52 e seguenti del Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005).
Dopo numerosi solleciti e settimane di attesa, mi è stato finalmente accreditato il rimborso di €84,48 in data 22 ottobre 2025.
Sembrava tutto risolto, finché il 3 novembre 2025 Virgin Active ha riaddebitato la stessa somma sul mio conto, senza alcuna comunicazione, spiegazione o motivazione.
Un comportamento scandaloso e privo di trasparenza, che rappresenta una violazione palese del Codice del Consumo e può configurare persino appropriazione indebita (Art. 646 del Codice Penale).
Ma il peggio deve ancora venire.
Dopo aver chiamato il servizio clienti (con una chiamata durata circa 15 minuti), una loro operatrice mi ha informato che risulto intestatario di un abbonamento aperto il 1° novembre 2025 per conto di una persona di nome “Valerio Pellegrino”, sempre presso la Virgin Active Roma Casalanzio.
Resto senza parole:
• non conosco né ho mai avuto alcun rapporto con questa persona;
• non esiste alcuna omonimia tra noi;
• non ho mai autorizzato o richiesto alcun abbonamento per altri.
In pratica, Virgin Active mi ha associato a un contratto di un estraneo, facendomi anche pagare 84,48 euro per un abbonamento che non mi appartiene, e ora rischio persino ulteriori addebiti mensili per un servizio che non ho mai richiesto.
Questo fatto rappresenta una violazione gravissima della normativa sulla privacy (Regolamento UE 679/2016 – GDPR), un errore amministrativo inaccettabile e una gestione irresponsabile dei dati personali e finanziari dei clienti.
Ho già provveduto a:
• inviare una PEC di diffida e messa in mora a Virgin Active Italia S.p.A., chiedendo rimborso immediato e cancellazione dei miei dati dal contratto erroneamente associato;
• segnalare il caso ad Altroconsumo per la tutela dei miei diritti e per evitare che simili episodi accadano ad altri consumatori;
• valutare la presentazione di denuncia-querela alle Autorità competenti per appropriazione indebita, violazione del GDPR e trattamento illecito dei dati personali.
Mi aspetto da Virgin Active:
1. Il rimborso immediato dei 84,48 euro riaddebitati il 3 novembre 2025;
2. L’annullamento di qualsiasi abbonamento aperto a mio nome per conto del signor “Valerio Pellegrino”;
3. Una dichiarazione scritta ufficiale che confermi la cancellazione dei miei dati da qualsiasi posizione errata;
4. Le scuse pubbliche per la gravissima disattenzione e per il disagio causato.
Ritengo che questo episodio rappresenti un precedente gravissimo, e segnalo pubblicamente quanto accaduto perché altri consumatori non si trovino nelle mie stesse condizioni.
Virgin Active deve dare risposte chiare, rapide e rispettose della legge.
Nicola D’Alessandro