Mi rivolgo ad Altroconsumo per segnalare una vicenda che ritengo grave e lesiva dei miei diritti di consumatore.
Il giorno 29 giugno 2025, ho noleggiato per 13 minuti (dalle 17:48 alle 18:01) un veicolo Free2move, targa 340/GH352GS, percorrendo solo 2 km (da casa mia a Viale Stelvio e ritorno). Si è trattato di un uso breve, urbano, senza alcun incidente o urto.
Il 7 luglio 2025 ricevo una prima email automatica dall’Ufficio Sinistri Free2move, in cui mi viene attribuita la responsabilità di un presunto danno al semiasse, senza che siano fornite prove né fotografie. Solo un riferimento generico a “foto allegate”, in realtà assenti.
Ho risposto immediatamente rigettando l’accusa, spiegando la brevità dell’utilizzo, e dichiarando che il veicolo non aveva subito alcun evento anomalo.
L’11 luglio 2025 ricevo una seconda email che, con tono più determinato, afferma che “a seguito di opportune verifiche” Free2move ha accertato che il danno sarebbe stato causato da me. Tuttavia nessuna di queste verifiche è stata fornita o documentata: nessun tracciato, report, telemetria, dinamica, orario o dato oggettivo.
Il 17 luglio 2025 mi viene inviata una fattura di € 1.147,72, composta da:
€ 985,72 per danni/riparazioni,
€ 90 per carro attrezzi (mai documentato),
€ 50 per costi amministrativi,
€ 20 perizia,
€ 2 imposta di bollo.
Nel riepilogo, viene anche menzionato un presunto “pagamento alla controparte”, senza specificare chi sia, che danno avrebbe subito, e in quale sinistro sarebbe coinvolta. Non viene fornita alcuna data, luogo, documento assicurativo o prova di contatto.
❌ Elementi gravi della vicenda:
Il danno contestato riguarda il semiasse, ovvero una componente meccanica interna, non visibile né ispezionabile da parte dell’utente al momento del ritiro. Free2move non prevede (né tecnicamente consente) alcun controllo di parti meccaniche.
Non ho provocato alcun urto o manovra anomala. Anche il primo tragitto (verso Viale Stelvio) è stato fluido, urbano e senza evento alcuno. Posso affermarlo con assoluta certezza.
Le “verifiche” citate da Free2move non sono mai state allegate. Nessuna dinamica, nessun dato GPS, nessuna firma o documento tecnico. Non viene spiegato come siano state escluse altre ipotesi, tra cui:
danno già presente prima del mio utilizzo,
danneggiamenti successivi al mio noleggio durante il parcheggio o da terzi.
Le foto allegate alla perizia mostrano solo il danno meccanico e la targa del veicolo, ma non dimostrano quando sia avvenuto il danno, né chi lo abbia causato.
Non ho mai ricevuto accesso a dati telemetrici (velocità, urti, log), pur essendo il veicolo probabilmente dotato di tale tecnologia. Ho chiesto accesso a questi dati in base all’art. 15 del GDPR, ma senza riscontro.
Viene indicato un intervento del carro attrezzi, ma non è mai stata allegata documentazione a supporto: nessuna data, orario, presa in carico, o documento operativo.
La comunicazione è stata interamente automatica, priva di contatto umano, priva di trasparenza e completamente a senso unico. Non mi è mai stato fornito un numero di telefono o un referente reale.
Il giorno 15 luglio ho trasmesso a Free2move una diffida formale via PEC, in cui ho riepilogato e documentato tutto quanto sopra. A oggi, non ho ricevuto alcuna risposta.
⚠️ Osservazione aggiuntiva sull’app Free2move
Proprio nei giorni in cui è avvenuta questa contestazione, ho notato che l'app Free2move ha modificato la procedura di inizio noleggio: le quattro foto preventive del veicolo, precedentemente consigliate all’utente prima dell’uso, sono state relegate a una sezione secondaria, non più suggerita esplicitamente.
Questa modifica mi ha colpito, poiché io stesso ho sempre effettuato quel passaggio per autotutelarmi. Ritengo questa modifica pericolosa per il consumatore, soprattutto considerando lo stato di evidente usura del parco auto, con vetture che spesso presentano:
rumori anomali,
problemi meccanici evidenti,
interni sporchi (cartacce, bottiglie, birre abbandonate),
dubbi sulle revisioni e sulla manutenzione effettiva.
Il sospetto, legittimo, è che questa scelta sia funzionale a scaricare sugli utenti i costi di ripristino dei veicoli più usurati, alimentando contestazioni su danni preesistenti mai rilevati.
🔒 Cosa chiedo
Che Altroconsumo tuteli la mia posizione e mi assista nel rigetto formale della richiesta economica;
Che venga contestato il comportamento di Free2move per assenza di prove, automatismi intimidatori e mancata trasparenza;
Che venga valutata la segnalazione all’AGCM per pratica commerciale scorretta e al Garante Privacy per violazione del diritto d’accesso ai dati;
Che venga ristabilito un canale di comunicazione corretto e umano tra cliente e azienda.