Buongiorno, nel mio condominio sono in atto i lavori di rifacimento delle facciate e così, approfittando del ponteggio montato, ho deciso di portare un punto acqua sul mio terrazzo. La traccia è già esistente e, a questo punto, mi serve solo un idraulico che posi la tubazione per circa 3 mt nella traccia,§ per poi dare la possibilità ai muratori, entro lunedì 4 agosto di procedere alla chiusura della stessa.
Purtroppo, il mio idraulico è impossibilitato ad intervenire nell’immediato, così mi ritrovo a cercare e quindi a chiamare la ditta GROUP 2C SRLS di ALBAIRATE (MI). Il giorno 1 agosto, una persona, probabilmente un idraulico, si presenta alla mia abitazione, visiona il lavoro da farsi e, fin da subito, fa una proposta di costo che mi sembra esagerata, intorno ai 300€. Accetto, anche se convinta della non adeguatezza della richiesta. Mi viene dato un appuntamento per eseguire il lavoro il giorno successivo ma subito, e con mia grande sorpresa, mi chiede un anticipo di 274,50 €. Lo pago, come ricevuta mi si rilascia solamente lo scontrino del pos, convinta che il costo del lavoro, a questo punto, fosse quasi del tutto corrisposto, dato appunto l’importo versato. Penso che il lavoro di tratto di rete idrica venga eseguito nel modo tradizionale, utilizzando tubi in rame, con giunzioni e saldature o raccordi, per un tempo che potrebbe oscillare intorno alle 2/3 ore. (sono architetto e mi intendo abbastanza di lavori in cantiere).
Il 2 agosto, alle ore 10:30 l’idraulico si presenta, accompagnato da un altro ragazzo, per eseguire il lavoro. Il materiale che utilizza è il poliprotilene inguainato, materiale molto più modellabile, veloce e facile da posare rispetto a quello tradizionale. Alle ore 10:55 il lavoro, con mia grande sorpresa è già finito, secondo lui completato. Secondo me no perché non completo e non eseguito a regola d’arte per i seguenti motivi:
- buona parte della tubazione non è stata collocata nella sede della traccia e rimane nell’aria a banderuola (vedasi fotografie);
la tubazione non è stata fissata né con collari, né con supporti appropriati, risultando quindi non stabile e non predisposta correttamente per garantire stabilità della sua posizione anche dopo la chiusura della traccia. Questo dovrebbe essere fatto per prevenire eventuali rumori indesiderati o danni alle strutture circostanti e per evitare spostamenti e disallineamenti che potrebbero compromettere il funzionamento dell’impianto (vedasi fotografie);
non è stato montato alcun rubinetto, bensì una sorta valvola con chiusura senza alcuna guarnizione (vedi fotografie);
è stato utilizzato un tubo da 2 cm di diametro, troppo per l’uso per cui deve essere utilizzato e più difficile da manipolare, quando si sarebbe potuto benissimo utilizzare un tubo da 16 mm.
Come se non bastasse, l’idraulico mi chiede altre 274,50€, per un totale di ben 549,00€, affermando che quello che avevo pagato il giorno prima era solo la metà del costo totale. Nasce una discussione, ma lui non ne vuole sapere e non se ne vuole andare finché non saldo l’intero importo. Mi trovo così costretta a pagare una cifra spropositata per un lavoro non completo, fatto troppo velocemente e male. Ho la fattura, ma vorrei proprio contestare l’esagerazione della richiesta, non sicuramente adeguata al lavoro svolto.
Il 4 agosto sono arrivati i muratori, che hanno constatato quanto l’intervento non sia stato eseguito a regola d’arte, riscontrando anche alcune parti di tubazione piegate in modo anomalo, da non poter garantire il funzionamento del nuovo tratto di rete idrica, non dando quindi la possibilità di procedere con i lavori sulle facciate. Alle ore 8:30 chiamo la ditta GROUP 2C SRLS di ALBAIRATE (MI) tramite il loro n.di portatile per sollecitare un intervento immediato di sistemazione del lavoro, non rispondono, chiamo quindi il n.dell’ufficio chiedendo all’impiegata un intervento immediato. Dopo 5 ore ancora nessuna risposta. Mi trovo quindi costretta a chiamare un altro idraulico, che nel pomeriggio dello stesso giorno si presenta, interviene ed aggiusta il lavoro non completato e scorrettamente eseguito dalla ditta di Albairate. Spero che, nel frattempo, l’impresa edile che sta eseguendo i lavori delle facciate, non mi chieda i danni, da me causati dal ritardo di esecuzione.