Gentile Azienda,vi contatto in merito al grave episodio recentemente causato dalla mia Mazda CX5 targata EW986XB, acquistata nel 2015, che oltre ai cospicui danni che ha causato avrebbe potuto provocare delle vittime.Come già comunicato telefonicamente ai vostri uffici competenti, Il 3 Aprile 2017, la mia Mazda CX5 è andata improvvisamente a fuoco nel cuore della notte. Dopo averla usata in mattinata e averla parcheggiata nel garage, fortunatamente sito in campagna e non all’interno di un palazzo, quando sono ritornato verso le 18:30, ho sentito un forte odore di plastica bruciata, cui non ho attribuito particolare importanza, ipotizzando che potesse trattarsi del filtro antiparticolato.Verso l’1:30 di notte, sono stato avvisato dai Carabinieri che la mia auto era andata in fiamme e l’incendio si era esteso a tutto il garage, riducendo in un cumulo di cenere tutto ciò che esso conteneva (biciclette, collezioni di libri, provviste alimentari, attrezzi per la campagna e per la manutenzione del terreno ecc.).I danni materiali causati sono stati ingenti: 40.000 euro di automobile e circa 80.000 euro tra garage e quanto in esso contenuto. I danni morali sono stati altrettanto rilevanti, non solo perché l’automobile era stata frutto di un investimento per me molto oneroso, ma perché nel garage erano custoditi importanti ricordi di famiglia. Avevo letto su internet che episodi di autocombustione erano capitati ad altri clienti Mazda, sia in Italia, come quello accaduto a Terracina, sia in altre parti nel mondo, inducendo l’Azienda giapponese a ritirare nei soli Stati Uniti, circa 287.000 automobili definite a rischio incendio (Leggi notizia).Il 13 Aprile 2017 un perito da Voi inviato sul luogo dell’incendio (del quale il vostro servizio clienti non ha voluto fornirmi le specifiche generalità), aveva confermato (purtroppo solo verbalmente, avendo rifiutato di mettere per iscritto alcunché) la natura sospetta dell’incendio, attribuendolo appunto con grande probabilità all’autovettura e consigliandomi fortemente, in quella fase, di non divulgare la notizia sul web e di non intraprendere alcuna azione legale.Fiducioso che il vostro servizio clienti mi avrebbe offerto l’assistenza dovuta, ho proceduto come suggerito dal vostro perito, astenendomi da ogni azione. Inoltre, così come richiestomi con ogni urgenza in seguito al sopralluogo dalla filiale Mazda competente territorialmente (Autotrend di Bari), 13 Aprile 2017, ho trasmesso la relazione stilata dai Vigili del Fuoco sull’episodio. Ad oggi, la vostra Azienda non ha ritenuto necessario né doveroso fornirmi alcuna risposta, nonostante mi avesse assicurato un nuovo sopralluogo in breve tempo da parte di un perito inviato direttamente dal Giappone, non reputando opportuno fornirmi un’auto sostitutiva, né offrirmi alcun risarcimento.Ogni volta che cerco di contattarVi, ottengo risposte del tutto vaghe e un silenzio sull’accaduto che accresce e conferma ancora di più i miei sospetti sulla mancata volontà da parte di Mazda Italia e dalla sua assicurazione (la garanzia di 3 anni su quel che resta della mia automobile è ancora valida fino a Marzo 2018) di assumersi le proprie responsabilità.È sufficiente immaginare cosa sarebbe accaduto se quell’auto fosse andata a fuoco nel garage di un palazzo, per comprendere l’atteggiamento non solo irresponsabile, ma anche potenzialmente pericoloso della vostra Azienda. Pertanto chiedo, anzi esigo da parte vostra:• L’invio di una specifica relazione sul sopralluogo effettuato dal vostro perito in data 13 Aprile 2017• La predisposizione, con ogni consentita urgenza, del previsto e mai effettuato sopralluogo da parte di un perito inviato da Mazda Giappone• L’apertura di un negoziato per stabilire la quantificazione del risarcimentoVi comunico, inoltre, che qualora non ottenga da parte vostra alcuna risposta entro e non oltre 15 giorni dalla data di invio della presente, provvederò ad adire senza indugio le vie legali. In Fede Domenica De Giacomo