Spett. Fotovoltaico Semplice,
sono titolare del Contratto, sottoscritto con il vostro Consulente Dott. Angelo Vaccaro in data 27/08/2024 (così come aggiornato con modifica riduttiva il 28/08/2024) per ampliamento del mio preesistente Impianto Fotovoltaico di 4,2 Kw "fino a raggiungere un totale di 6 Kw (+ 1,8 Kw comprensivo di adeguamento inverter) e di Batteria Fotovoltaico con capacità di 10 Kw". Al momento della sottoscrizione del contratto, e del suo successivo aggiornamento in diminuzione di potenza, l’intervento veniva descritto e proposto come di facile e rapida esecuzione (sicuramente compilabile entro il 31/12/2024), e il cui costo complessivo comprendeva anche l’adeguamento degli inverter. In merito alla fattibilità dell’intervento, sono stato ripetutamente rassicurato, oltre che da Angelo Vaccaro, anche dal capo area Giuseppe di Freda.
Quando il mio contratto è andato in esecuzione, il funzionario di riferimento di Fotovoltaico Semplice, per il mio intervento è divenuta Tilde Prezioso, la quale, ad ottobre (dopo l'ok tecnico?) ed a dicembre (prima del montaggio in opera), mi inviava le due fatture (secondo acconto e saldo finale) per completare l'intero importo dei miei pagamenti a Fotovoltaico Semplice, saldati il primo in data 26/10/2024, e il secondo in data 19/12/2024. In seguito, l’impresa sub-appaltatrice incaricata ha installato l’impianto in data 29/12/2024; passa in subordine il fatto che l'impresa installatrice 1) ha montato i pannelli fotovoltaici in posizione sbagliata; 2) si lamenta di Fotovoltaico Semplice perché gli ha fatto un contratto (subappalto) "capestro"; 3) la lunghezza del cavo di collegamento dai pannelli all'inverter prevista da contratto non è sufficiente, e quindi, sotto minaccia di non completare la messa in opera, bisogna pagargli alcune centinaia di euro integrative per risolvere l’"imprevisto"; 4) a seguito dell’intervento di installazione del nuovo impianto, il mio precedente impianto ha smesso di funzionare, necessitando di un secondo intervento da parte della suddetta impresa per ripararlo; la riparazione è avvenuta, dopo ripetuti richiami, nei mesi successivi, comportandomi, oltre al disagio generale, anche una perdita di produzione di energia elettrica.
Il problema principale, motivo del presente reclamo è: "ENEL NON CONSENTE L'ALLACCIO ALLA RETE PERCHE LA POTENZA DEGLI INVERTER E LA POTENZA DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI, SOMMA TRA IMPIANTO PREESISTENTE (4,2 Kw) ED ATTUALE AMPLIAMENTO (2 Kw) SUPERA I 6 Kw COMPATIBILI PER LA RETE IN QUESTA ZONA E PER UNA FORNITURA COME LA MIA (3 kW IN CORRENTE CONTINUA)"; nel frattempo, sono già passati 5 mesi da quando io ho completato il totale pagamento delle mie spettanze (con le aggiunte degli imprevisti pagati all'impresa subappaltatrice) e nessuna comunicazione/giustificazione mi è giunta da Fotovoltaico Semplice.
Le poche informazioni sullo stato di attuazione del mio intervento le ho ricevute da Angelo Vaccaro che è l'unico di Fotovoltaico Semplice che risponde a telefono; ultimamente, tra il 6 e l'8 di maggio sono riuscito a scambiare alcuni WhatsApp con Tilde Prezioso ma senza ricevere informazioni utili: i miei, più numerosi, andavano alla disperata ricerca di informazioni e di un appuntamento telefonico per una discussione più chiarificatrice ed esaustiva sull'argomento; i suoi, non più di 5/6, erano tutti rinvii per recuperare informazioni, ed appuntamenti telefonici poi mancati.
Autonomamente, da profano, ho ricontrollato gli importi presenti sul primo contratto (del 27/08/24) e sul suo aggiornamento (del 28/08/24), scoprendo di aver saldato la cifra prevista nel primo dei due, che prevedeva anche una maggiore fornitura di kW (2 kW), mentre nel successivo aggiornamento, l’ampiamento previsto prevedeva solo 1 kW: ipotizzo che, nel mandare in esecuzione il contratto, il responsabile abbia proceduto secondo il primo, che prevedeva l’istallazione di un 2 kW, superando così la soglia massima, e necessitando poi il passaggio al trifase.
Dopo il mio ultimo WhatsApp (10 maggio) con il quale minacciavo il presente "Reclamo", in data 16 maggio, mi scrive semplicemente "Buongiorno sig. Coviello, sono riuscita a sentire il referente e mi ha confermato che è necessario eseguire il passaggio in trifase". Capite bene che: oltre al fatto di non aver richiesto la trifase e di non averne bisogno, dovrei eseguire a mie spese un nuovo impianto trifase/ /adattamento/adeguamento/rimessa a norma, spendendo cifre addirittura superiori a quelle già spese con Fotovoltaico Semplice, per effettuare un intervento che non ha per me alcuna utilità o necessità.
Vi chiedo vivamente di trovare altre soluzioni accettabili e, ad ogni buon fine, vi invio in allegato:
1) - il contratto sottoscritto il 27 agosto dove a pag. 9 di 11, dopo l'importo totale IVA inclusa, è stato aggiunto con preveggenza "COMPRENSIVO di ADEGUAMENTO INVERTER.";
2) - l'aggiornamento contrattuale sottoscritto il 28 agosto per adeguare anche la potenza dei pannelli fotovoltaici da 2.15 Kw (5 pannelli X 430 w) a 1.72 Kw (4 pannelli X 430 w).
In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò a adire le vie legali a tutela dei miei diritti.