Buongiorno, sono un fedele cliente IKEA da cui negli anni ho comprato quattro cucine. L'ultimo acquisto, lo scorso ottobre, si è rivelato un incubo per il comportamento dell'azienda che, forse momentaneamente carente di personale per il montaggio, ha messo in atto un comportamento che mi è risultato dilatorio e ostruzionistico costringendomi a spendere inutilmente una grande quantità di tempo, fra cui la scrittura di questo reclamo.
Al momento dell'ordine mi era stata assicurata verbalmente la consegna entro tre settimane, ma due settimane dopo l'ordine ancora non era stata fissata la data di consegna. Contattata telefonicamente, IKEA ha risposto che il mio pagamento era arrivato ma purtroppo "non era ancora stato contabilizzato". Forse IKEA si avvale di amanuensi troppo oberati oppure cerca scuse senza rendersi conto di sputtanarsi? Comunque, mi è stata promessa la consegna per il 27 novembre soggetta a due condizioni: ricevere una prima consegna di materiale il giorno 21 (cosa sgradevole e onerosa dato che la consegna è in una seconda casa a 250 km dalla mia residenza) e defalcare dall'ordine i tre secchielli della spazzatura per i quali mi hanno dato un rimborso di 24 euro.
Purtroppo il giorno 27 il team incaricato RMG601 si è rifiutato di completare il montaggio dei pensili con motivazioni tecnicamente assurde, mentre l'idraulico riscontrava perdite dalla piletta e dal sifone del lavello.
IKEA, contattata telefonicamente dai montatori in mia presenza prometteva verbalmente l'invio di una successiva squadra di montatori, mentre il montatore asseriva che il montaggio alla parete avrebbe richiesto o un ampliamento della zona piastrellata o l'utilizzo di speciali distanziatori e particolari Fischer(?).
Nei giorni successivi ho tentato inutilmente di ottenere un ulteriore intervento IKEA, dato che i pensili alti un metro sono pesanti e avevo ordinato il montaggio (anziché farmelo da solo come in passato) proprio perché a 78 anni non volevo fare sforzi. Inutile dire che il montaggio effettuato da me con l'aiuto di altri per il sollevamento non ha richiesto né piastrellatura né distanziatori, ma solo l'esecuzione pedissequa delle istruzioni IKEA, come posso dimostrare con una foto.
Nemmeno è stato possibile avere una data di arrivo di un secondo idraulico per completare l'installazione perché apparentemente non c'era in IKEA un sifone di ricambio. Ancora una volta spiegazioni ridicole e utili solo a sputtanare l'azienda.
Successivamente IKEA mi ha proposto un rimborso di 240 euro tramite email spedita da una casella no-replay. Il modulo non indica alcuna modalità per dare un eventuale assenso anche se viene riportato in intestazione un numero di fax che comunque non risponde (e poi chi usa il fax oggi?). Contattando il servizio clienti mi è stato richiesto di inviare una mail alla casella no-reply, la quale logicamente non ha accettato il messaggio. In conclusione chiedo che IKEA non solo paghi quel poco che mi ha offerto ma anche un indennizzo per tutto il tempo che mi ha fatto perdere. Si osservi che l'unico modo di contattare IKEA sembra essere l'utilizzo della chat. Comportamento gentilissimo, fornitura automatica della trascrizione della conversazione ma risultati zero. In pratica il cliente ha l'impressione che IKEA abbia costruito attorno a sé una barriera di gomma che gli consente di documentare una customer care fittizia ma consente all'azienda di non rispettare i propri impegni contrattuali.
Se il problema IKEA era la momentanea carenza di personale qualificato per l'installazione avrei preferito un comportamento più trasparente. Spero solo che la carenza di montatori sia davvero momentanea e il problema non sia causato solo da una retribuzione troppo scarsa.