Mancato rimborso danni moto e vacanza rovinata
NWSE INMOTOOVUNQUE di Massimo Cavallo (detto CIOCIO)
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M. D.
A: NWSE INMOTOOVUNQUE di Massimo Cavallo (detto CIOCIO)
Buongiorno, in data 15/2/2025 abbiamo chiesto, via e-mail, il rimborso dei danni subiti dalla nostra moto (BMW GS1250) nel corso del trasporto via mare organizzato, nell'ambito del pacchetto viaggio in Patagonia, dal tour operator NWSE inmotovunque di Massimo Cavallo (detto Ciocio). Ci è stato risposto con e-mail del 17/2/2025 che: - NWSE non rispondeva dei danni causati dallo spedizioniere in quanto, nella scheda di iscrizione al viaggio, avevamo sollevato il tour operator da responsabilità per danni patrimoniali e non patrimoniali; - che dovevamo rivolgerci all'assicurazione, stipulata con UNIPOLSAI all'atto dell'iscrizione. In data 19/2/2025 abbiamo inviato una raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede di NWSE in Tunisia per riepilogare i fatti, che di seguito riassumiamo a sostegno della richiesta di rimborso dei danni subiti: In data 31/7/2024 abbiamo sottoscritto la scheda di iscrizione al viaggio in moto in Patagonia versando il 1° acconto di 1600 Euro. Successivamente abbiamo partecipato, insieme agli altri iscritti al viaggio, a numerosi incontri on line per concordare con il sig. Massimo Cavallo le modalità di invio delle moto e dei bagagli. Nel corso di questi incontri ci è stato detto che la data ultima per l'invio delle moto era il 22 ottobre 2024 e questo al fine di garantire la disponibilità delle stesse il 29/12/2024 (data di inizio del tour motociclistico) a Puerto Madryn in Argentina. Pertanto tutti i partecipanti hanno portato, entro quella data, le loro moto e i bagagli al deposito di Vado Ligure per il carico del container. Da quel momento non abbiamo più avuto visibilità delle fasi del trasporto. In data 9/12/2024 abbiamo effettuato il pagamento del saldo del viaggio. In data 24/12/2024 il sig. Massimo Cavallo ci ha comunicato che le moto erano ferme in Brasile al Porto di Santos e che non sarebbero arrivate a Puerto Madryn per il 29 dicembre, data di inizio del tour. Nel corso dell'incontro online siamo venuti a conoscenza che il ritardo nella consegna delle moto era nota allo spedizioniere e al sig. Massimo Cavallo già dal 5 dicembre ma che avevano preferito non dirlo nella speranza di risolvere il problema. Certo è che il 9 dicembre abbiamo pagato il saldo del viaggio e che il sig. Cavallo, nel corso della riunione online, ha dichiarato di non essere assicurato e di non avere disponibilità sufficienti per rimborsare tutti i partecipanti che avessero voluto disdire il viaggio. Ha altresì proposto di accettare la soluzione di fare il viaggio con vetture messe a disposizione da amici argentini. Obtorto collo e, al solo fine di non perdere tutti i soldi pagati, abbiamo accettato insieme agli altri partecipanti la soluzione proposta. Nel frattempo abbiamo chiesto di avere visibilità della documentazione inerente il rapporto tra NWSE e spedizioniere e tra spedizioniere e vettore per capire se ci fossero stati dolo o colpa grave nell'organizzazione del viaggio. Nessun documento ci è mai stato inviato. Le moto con i bagagli sono state rispedite dal Porto di Santos a Vado Ligure dove sono arrivate i primi di Febbraio del 2025. Noi abbiamo potuto ritirare la moto il giorno 11 tramite un trasportatore perché la batteria era scarica a causa del lungo periodo di fermo. Immediatamente la moto è stata portata alla Concessionaria BMW di Padova dove sono stati riscontrati danni ai bauletti, agli ammortizzatori e all'ESA. In data 18/2/2025 abbiamo fatto denuncia di sinistro all'Assicurazione UNIPOLSAI con la quale avevamo stipulato una polizza su suggerimento del sig. Massimo Cavallo e abbiamo ricevuto, per le vie brevi, comunicazione che i danni al bagaglio non potevano essere risarciti in quanto non viaggiavano con il proprietario!!! Nella raccomandata inviata a NWSE il 19 Febbraio u.s. chiedevamo nuovamente visibilità dei rapporti con lo spedizioniere e copia del reclamo che la NWSE avrebbe dovuto immediatamente inviare per segnalare i danni causati da mancata diligenza nel trasporto delle moto e dei bagagli. Riteniamo che, nel caso in cui la NWSE non si sia attivata in questo senso, vi siano gli estremi del dolo o, quanto meno della colpa grave che non esonererebbero il tour operator da responsabilità per i danni patrimoniali da noi subiti, come previsto dalla clausola sottoscritta in sede di iscrizione. Quanto ai danni non patrimoniali derivanti dalle vacanze rovinate il sig. Massimo Cavallo, essendo un motociclista, dovrebbe sapere meglio di chiunque altro che cosa significhi sognare un viaggio in moto in Patagonia e ritrovarsi a farlo in macchina!!! Tutto ciò premesso chiediamo 1) il rimborso di Euro 855 (inferiore al preventivo inviato in un primo tempo) per l'acquisto di un bauletto nuovo, per la sistemazione del cofano degli altri due e per la riparazione degli ammortizzatori e dell'ESA; 2) un risarcimento danni per le vacanze rovinate; 3) l'emissione della fattura, che non abbiamo ancora ricevuto, per i pagamenti effettuati con bonifico bancario del 31/7/2024 e 9/12/2024. In mancanza di riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiteremo ad adire le vie legali a tutela dei nostri diritti.
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NWSE INMOTOOVUNQUE di Massimo Cavallo (detto CIOCIO)
A: M. D.
Buongiorno, rispondo alla lettera della Signora Maria Teresa, partecipante al Viaggio in Patagonia di Dicembre 2024 con la mia Organizzazione In Moto Ovunque. Il ritardo nella risposta deriva dal fatto che solo oggi (ieri) rientro da un viaggio in Libia. Nel reclamo della signora ho letto una sola verità: sono un motociclista. Nei miei 25 anni di lavoro, tutti dedicati ai Viaggi in moto, ho pubblicato 4 libri, 200 articoli sulle più importanti rivista del settore, una Guida sui viaggi in moto, ho partecipato a programmi televisivi nel settore motociclistico e ho collaborato in molte attività del medesimo settore. Gli innumerevoli feedback positivi di centinaia di clienti soddisfatti certificano la professionalità che da sempre mi contraddistingue. Ho viaggiato in TUTTO il mondo in moto (sulle ruote, non sui social) e, come ricordo nei miei cataloghi, non è mai stato un bollo o una riga sul serbatoio a poter sospendere o rallentare il percorso. Personalmente le considero “decorazioni” che ricordano ogni singola avventura. Lasciare a casa il “quotidiano”, prevede che possano capitare intoppi e imprevisti. A parte gravi incidenti con conseguenze fisiche, tutto si risolve. Venendo al dettaglio del reclamo: il viaggio “Patagonia 2024” ha subito un ritardo nella consegna del Container con i mezzi, pur avendo anticipato tutti i tempi di consegna e le cautele per la partenza; avrebbe dovuto essere consegnato ben 24 giorni prima dell’arrivo dei clienti. La documentazione presentata dallo Spedizioniere (BL) evidenzia come il Timing sia stato spostato in autonomia dalla Compagnia di Navigazione; si è cercato di risolvere chiedendo un “fine corsa” a Santos e una successiva spedizione in Argentina. La Signora Maria Teresa in un passaggio della sua lettera, lamenta il fatto che non ci fosse una assicurazione per i ritardi. Tale assicurazione non esiste semplicemente perché le Regole Internazionali INCOTERMS ( che tutti i partecipanti sottoscrivono avendo letto firmando la liberatoria di Responsabilità), sono chiare: le compagnie di spedizione navali hanno termini di consegna Entro i 6 mesi, come per altro specificato dallo spedizioniere durante lo zoom. Ma proseguiamo con i fatti: l’intoppo a Santos, ovviamente non imputabile ad “In Moto Ovunque”, non ha reso possibile l’invio in Argentina nei tempi utili alla consegna, date le difficoltà burocratiche della dogana Brasiliana. Tutto il Gruppo è stato avvertito della situazione e delle possibili alternative per proseguire il Viaggio: gran parte del gruppo, tra cui la signora che vi ha contattato, ha accettato ( con un messaggio scritto )di voler procedere comunque utilizzando i Fuoristrada che l’organizzazione metteva a disposizione attraverso i suoi referenti (vale ricordare che il periodo immediatamente precedente Natale è un momento piuttosto complesso per reperire mezzi specifici; sono comunque stato in grado di metterli a disposizione). Il viaggio è dunque partito, eccetto per alcuni che hanno scelto la mia proposta alternativa di effettuarlo nel Dicembre 2025 o virare su altre destinazioni, come proposto durante la riunione. Tutti i servizi previsti dall’offerta (voli, hotels, pasti, visite) sono stati confermati ed utilizzati, inclusi i fuoristrada divenuti il “mezzo” del viaggio. Sia dai miei collaboratori che da molti partecipanti al viaggio, ho avuto feedback positivi e alcuni partecipanti hanno anche espresso soddisfazione per la soluzione “4x4”, poiché alcune trasferte sarebbero risultate molto impegnative se effettuate su 2 ruote. I fuoristrada hanno anche permesso di visitare cose non previste dal contratto. Riconsegna dei mezzi: La procedura di riconsegna dei mezzi e del materiale è avvenuta questa volta nel rispetto dei tempi standard. Occorre ricordare che il porto di Genova movimenta 2.7/2.8 milioni di container all’anno e tra scarico, svuotamento container, sdoganamento dei mezzi e consegna ai magazzini è normale passi qualche giorno. Probabilmente non è così per alcuni partecipanti al viaggio che citavano “tempi infiniti”, mandavano articoli di legge e commi relativi, o mi spiegavano come si sarebbe dovuto fare. In merito posso solo dire una cosa: un viaggio transoceanico, in un container, con pratiche doganali varie, è differente da una gita del weekend sul Lago di Como, dove l’intoppo potrebbe essere un pasto cucinato male. Comunque, dopo la riconsegna avvenuta con 3 giorni di ritardo rispetto alla data prevista (la cui sosta dal magazziniere è stata pagata dall’organizzazione), vengono lamentati danni a 2 moto con deterioramenti di bauletti ed adesivi, mentre su altre moto non vengono segnalati danneggiamenti. Da qui inizia l’invio di Mail con preventivi improponibili per le riparazioni. Due le più eclatanti: 750 euro per un bollo-serbatoio e 1900 euro per una decalcomania mimetica su un bauletto. Per finire, la scomparsa di due caschi. La mia Jeep che viaggiava con le moto ed il materiale ha subito un danno da 1000 euro. Occorre premettere che le operazioni di carico-scarico vengono effettuate dal magazzino doganale che viene scelto dallo spedizioniere e che io non ero presente durante queste operazioni non facendo parte del personale autorizzato. Ho immediatamente contattato lo spedizioniere per verificare le procedure da attivare in questi casi; nel frattempo sono stato informato da un cliente di essere stato da lui denunciato per Truffa e per Furto!!! Prima della partenza mi venne chiesto come fare per assicurazione sanitaria, sui bagagli e sull’annullamento. Come ben specificato sul sito e sull’App, io CONSIGLIO una agenzia cui mi rivolgo da tempo. SPECIFICO che io CONSIGLIO: non mi permetterei MAI di PROMUOVERE UN’AGENZIA. OGNUNO è libero di rivolgersi alla compagnia o all’agenzia che crede. Se mi si chiede, io dò i riferimenti di quella che utilizzo, ma non vi è MAI promozione. La libertà è massima. Uno dei partecipanti, in modo assolutamente legittimo e specificando la sua professione, ha contattato l’agenzia per essere messo al corrente delle clausole contrattuali della Compagnia. Una volta ricevute, le ha accettate, promuovendo la stessa assicurazione agli altri partecipanti ( Compreso la Signora Maria Teresa) che hanno sottoscritto l’Assicurazione pagandola direttamente all’Assicurazione Ignoro se abbia letto o approfondito tali clausole, nelle quali è riportato che i rimborsi sarebbero avvenuti nel caso in cui i bagagli avessero viaggiato con gli Assicurati. E la responsabilità viene addebitata a me?? In 25 anni di spedizioni via nave con il medesimo spedizioniere, cui affido sia mezzi che bagagli, può essere successo che durante il trasporto sia stato procurato qualche “acciacco” a qualche mezzo, ma non ho mai ricevuto denunce per TRUFFA! Quanto al FURTO…. Che dire? Dovrei essere responsabile del furto di due caschi usati, quando a me li regalano? Iniziare dopo 25 anni a rubare caschi, non merita quasi commento. La documentazione relativa alla spedizione (e relative pratiche) è già stata richiesta allo Spedizioniere, non sono io a poterla produrre. Sicuramente avrà una sua assicurazione per coprire i danni dei miei clienti. A loro io rispondo di tutte le soluzioni che sono in grado di trovare per eventuali modifiche da me proposte, in questo caso molti hanno accettato la modifica “fuoristrada” anziché “moto” e il servizio è stato reso in modo più che soddisfacente, dati i numerosi messaggi positivi ricevuti dopo il ritorno. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali Saluti Massimo “Ciocio” Cavallo Il 05/03/2025 18:00, reclami@altroconsumo.it ha scritto: -- Ciocio Cavallo Organisation et Gestion Events et Tour Touristique en moto Rue Bruxelles, 32 Raoued Plage 2450 (Ariana ) Tunisie Tel +39 342 6314585 Whatsapp Tel. + 216 95551332 Whatsapp Mail: ciocio@inmotovunque.com Web: www.inmotovunque.it AVVERTENZE AI SENSI DEL DLGS 196/2003 Le informazioni contenute in questo messaggio di posta elettronica e/o nel/i file/s allegato/i, sono da considerarsi strettamente riservate. Il loro utilizzo è consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. 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