Spett. Asfinag, Inoltro tramite Altroconsumo la mail già inviata all'indirizzo emf@asfinag.at, alla quale non ho ricevuto riscontro. In data 8 settembre 2023 ho ricevuto una comunicazione relativa al mancato pagamento del pedaggio in Austria, nella quale mi si avvisa che verrà avviato un procedimento penale amministrativo per mancato pagamento pedaggio. Tale comunicazione fa riferimento ad una presunta prima lettera informativa da me MAI ricevuta, avente numero di riferimento 29104513L'indirizzo al quale è stata inviata la comunicazione (che vi ho già inoltrato) non è quello dove risiedo. Tale indirizzo si riferisce ad una abitazione distante 1.200 km dal mio indirizzo di residenza, nella quale i miei genitori sono di passaggio soltanto nei mesi estivi. Detta comunicazione mi è stata inviata tramite foto da mio padre, che era andato a controllare tale abitazione nei giorni scorsi (dopo un anno di assenza). Dal 2020 sono residente a Milano. Come da atti consultabili presso l'ufficio anagrafe del Comune di Milano e del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, il quale, già nel 2020 ha provveduto a notificarmi il tagliando con in mio nuovo indirizzo da applicare al libretto di circolazione della mia auto. I vostri database non sono aggiornati con il mio attuale indirizzo di residenza. Vi invito a contattare il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture o il comune di Milano per confermare quanto sopra riportato ed aggiornare i miei dati. Chiedo cortesemente di annullare la richiesta di procedimento penale amministrativo (già avviato secondo la Motorizzazione Civile cho ho contattato) ed inviarmi tramite mail una copia della prima comunicazione, che non ho mai ricevuto, in modo da poter immediatamente regolarizzare la mia posizione. Sono stato di passaggio in Austria lo scorso 8 aprile, ricordo d'aver percorso un piccolo tratto al confine con il Lichtenstein, verso la Germania (direzione Monaco di Baviera), ma non credevo di essere passato da una strada a pagamento. Avrei sicuramente comprato una vignetta come ho fatto al ritorno il 10 aprile. Ho comprato la vignetta valida 10 giorni il 10 aprile, al rientro in Italia dalla Germania, non avrei avuto problemi a comprarla due giorni prima, se avessi saputo che si trattava di una strada a pedaggio. Trovo assolutamente ingiusto e scorretto quanto sta succedendo. Non posso e non devo subire le conseguenze per via di un errore nei vostri database. Potete contattare il comune di Milano o il Ministero dei Trasporti per verificare quanto sopra in merito alla mia residenza. Rimango in attesa di un gentile riscontro. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.