Buongiorno
Segnalo che da un anno la LAPET Associazione Tributaristi mi sta insistentemente sollecitando il pagamento della quota Associativa per l'anno 2023.
Ho più volte fatto presente che non esercito la professione di Tributarista da parecchi anni, essendo lavoratore dipendente dal 2015 ed avendo quest'anno chiuso definitivamente la partita Iva. Il nostro rapporto associativo si limitava quindi a un obbligo di pagamento da parte mia a fronte di servizi che l'associazione non può fornirmi o comunque non sono per me di alcuna utilità.
Faccio inoltre presente che lo Statuto dell'associazione indica che possono iscriversi alla LAPET coloro che svolgono attività di tributarista; non svolgendo più tale attività, io non ho neanche la possibilità di essere iscritto alla LAPET.
La mia obbligazione si è quindi estinta per impossibilità sopravvenuta.
Ciononostante continuo a ricevere solleciti per il pagamento della quota associativa del 2023 di cui non ho dato disdetta entro il 30 novembre 2022, come indicato nello Statuto che, a quanto pare, viene applicato solo per le condizioni a favore della LAPET.
Inoltre non mi risulta di aver mai approvato espressamente la clausola vessatoria di rinnovo automatico della quota annuale, come richiesto dal codice civile e dal codice del consumo.
Si chiede pertanto di cessare di inviare ulteriori solleciti e di terminare qualsiasi attività per il recupero della quota 2023.
In fede