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Nuova Metalleria Testaccio s.a.s. Eredi Enzo Standioli

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A. R.

A: Nuova Metalleria Testaccio s.a.s. Eredi Enzo Standioli

13/10/2025

Spett.le Nuova Metalleria Testaccio s.a.s., La presente per rappresentare un increscioso episodio che vi vede protagonisti e che qui di seguito si riporta con il precipuo fine di ottenere da voi il rimborso di quanto da me ingiustificatamente pagato in eccedenza rispetto al servizio reso. In data 5/10/2025 facevo richiesta di un intervento per il ripristino o la sostituzione del cilindro della porta di ingresso della mia abitazione. Alle 12:15 circa giungeva presso la predetta un vostro addetto, il signor Francesco S. con una sua assistente, il quale, dopo aver valutato il cilindro come non riparabile, paventava come unica soluzione la sostituzione dello stesso. Il fabbro suggeriva di acquistare un cilindro "classe 6" della Sicuremme la cui installazione costatava 400 euro, cifra questa anche a suo dire considerevole ma assolutamente giustificata dalla pregiatissima qualità del prodotto, tant’è che lo stesso sconsigliava di acquistare un cilindro diverso in quanto il risparmio economico, comunque pressoché irrisorio, sarebbe andato a scapito della elevata qualità del pezzo. Il vostro operatore ha dunque generato ingannevolmente in me la convinzione di acquistare un prodotto ad un prezzo così elevato esclusivamente in ragione della sua qualità che ha rappresentato l’unico e solo motivo per cui ho acconsentito accettando la sua soluzione. Ho chiesto poi di rilasciarmi una garanzia o uno scontrino e mi è stato risposto che non aveva fisicamente una garanzia da fornirmi ma che era comunque tutto da prassi, rassicurandomi con spiegazioni che, distogliendomi in quel momento dalla mia originaria richiesta, mi inducevano nuovamente a fidarmi della buona fede e della esperienza del professionista che mi garantiva che "la garanzia è di 2 anni per legge più 2 anni garantiti dall'installatore". Al momento del pagamento lo stesso ha sottolineato che 50 euro erano espressamente dovuti per la chiamata di intervento, 400 euro coprivano il costo del prodotto e le spese di installazione e sul totale (450 euro) è stata ricavata l'IVA al 22%, chiedendomi così infine il pagamento totale di euro 549 che ho regolarmente effettuato. Il giorno successivo, venuta oramai meno la concitazione dello stato di necessità in cui mi trovavo, sono stato spiacevolmente sorpreso dal constatare che il valore di mercato del cilindro installato non supera i 30 euro. Incredulo della discrepanza tra quanto pagato ed il valore di quanto installato, ho fatto richiesta dello scontrino del cilindro al fabbro stesso il quale dapprima rifiutava di fornirmelo, alterandosi anche visibilmente tramite messaggi audio whatsapp nei quali mi recriminava che avrei dovuto richiederlo al momento stesso, ed infine, su mia insistenza, ha prodotto un documento non avente alcun valore legale, ma dal quale ho comunque potuto ricavare la cifra di acquisto del cilindro in questione che risulta essere meno di 23 euro. Ho altresì richiesto a voi infornalmente tramite whatsapp di rilasciarmi una fattura recante diciture più specifiche per differenziare la spesa di manodopera, il costo del pezzo, il costo della chiamata e varie ed eventuali, ma la mia richiesta è rimasta a tutt’oggi inevasa. Tutto ciò detto, alla luce del comportamento scorretto da voi posto in essere in mio danno ritengo che mi sia dovuto, e con la presente espressamente richiedo, il rimborso di una parte del pagamento da me effettuato, quantificato nella somma di Euro 200,00. Resto in attesa di contabile riscontro.


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