Spett. Calzaturificio Ambra Cavallini SRL,
In data 06/10/2024 ho acquistato presso il Vostro negozio online un paio di scarpe Nada numero 37 pagando contestualmente l’importo di 285 euro.
Alla consegna del prodotto, avvenuta il 16/10/2024, potendone visionare direttamente le caratteristiche, ho deciso di avvalermi del diritto di recesso. Vi ho inviato una comunicazione in tal senso tramite e-mail il 20/10/2024 (entro 14 gg dalla consegna). L’etichetta per rispedire li prodotto è stata inviata al mio indirizzo e-mail in data 29/10/2024 e il prodotto è stato ricevuto presso la Vostra azienda il 04/11/2024.
In data 07/11/2024, ho ricevuto una seconda spedizione senza essere stata informata, ho contatto il Vostro servizio clienti per chiedere dettagli e mi hanno informato che le scarpe erano state allargate. Dopo aver provato nuovamente le scarpe (che risultavano ancora strette), Vi ho inviato una nuova comunicazione tramite e-mail il 18/11/2024 (entro 14 gg dalla consegna) chiedendo etichetta per procedere con il reso del prodotto. L’etichetta di reso mi è stata inviata solo in data 28/11/2024 (con un ritardo di 10 gg e solo dopo mio sollecito telefonico) e ho consegnato il prodotto presso l’ufficio postale in data 30/11/2024 per essere rispedito presso la Vostra azienda. Il prodotto Vi è stato consegnato dopo 17 giorni in data 17/12/2024 in seguito a ritardi del corriere da Voi selezionato: Poste Italiane.
In data 27/12/2024, mi avete informato via e-mail che la mia richiesta era stata respinta fornendo la seguente motivazione: “Salve le calzature sono state spedite dopo un mese dalla ricezione dell'etichetta, è alquanto poco corretto, in quanto indichiamo massimo 14 giorni. Adesso gliele dobbiamo rispedire (ovviamente è fuori tempistica di reso e cambio) e pagare la spedizione.”
Contesto quanto sopra poiché il ritardo nella ricezione del prodotto è da imputare a:
- etichetta per il reso, che non ricevuto da Voi entro i 14 gg
- servizio spedizioni “Poste Delivery Business Standard Reverse” contrattato e proposto da Voi per la restituzione della merce.
A partire dal 27/12/2024, Vi ho inviato numerose comunicazioni via e-mail e Whatsapp dove ho allegato copia della ricevuta rilasciata dall’ufficio postale al momento della consegna del pacco, screenshots con tracking della spedizione visibile sul vostro sito web e su quello di poste Italiane, dimostrando che il prodotto è stato dato in carico a Poste Italiane, 2 giorni successivamente alla ricezione dell’etichetta (requisito necessario per procedere al reso), quindi entro tempistiche assolutamente ragionevoli considerando il Vostro ritardo.
Nonostante, ciò in data 15/01/2025, ho ricevuto nuovamente il prodotto che avevo reso in data 30/11, per cui come comunicato in data 16/01/2025 mi avvalgo di nuovo del diritto di recesso ai sensi dell’art. 52 e segg. del D.Lsg. 206/05.
Vi invito pertanto ad ottemperare la mia legittima richiesta di recesso, confermando che Il prodotto, integro e completo in tutte le sue parti, è disponibile per la restituzione e richiedo di conseguenza il rimborso del prezzo pagato pari a 285 euro, tramite riaccredito sul mezzo di pagamento utilizzato per l’acquisto. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c.
Allegati:
Conferma ordine Ricevuta di pagamento
Copia comunicazione di recesso
Ricevuta di accettazione Poste Italiane