Mi rivolgo a voi per segnalare una situazione di evidente ingiustizia relativa alla borsa di studio assegnatami dall'ente Er.go per l'anno accademico 2023/2024.
Nel mese di dicembre 2023, ho ricevuto comunicazione ufficiale da Er.go che mi confermava l'assegnazione della borsa di studio dell’importo totale di € 3.827,50, comprensiva dell’incremento del 15% previsto per studenti con un ISEE inferiore a € 12.167,56 (caso che mi riguarda). A seguito di ciò:
A dicembre 2023 mi è stata erogata la prima rata di € 1.664;
A marzo 2024 mi è stata pagata la seconda rata di € 333.
Nello stesso mese di marzo 2024, ho conseguito la laurea, regolarmente completando il mio percorso di studi. Tuttavia, nel mese di maggio 2024, Er.go mi ha comunicato che avrei dovuto restituire l’intera somma ricevuta, in quanto – a detta loro – essendomi laureata in un appello straordinario dell’anno accademico 2022/2023, non risultavo iscritta per l’anno accademico 2023/2024, causando la decadenza dei requisiti.
Questa decisione è profondamente ingiusta per i seguenti motivi:
1. Ho pagato regolarmente la tassa di immatricolazione per l’anno accademico 2023/2024 nel mese di settembre 2023, risultando quindi formalmente iscritta per quell’anno accademico.
2. La mia condizione di laureata non può invalidare l’iscrizione all’anno accademico 2023/2024, né tantomeno i requisiti di assegnazione della borsa di studio, considerato che i pagamenti erano già stati effettuati e che la mia carriera accademica era formalmente regolare.
Inoltre, è importante sottolineare che le borse di studio hanno una funzione fondamentale di sostegno al reddito e premio al merito. Non ha alcun senso revocare tale beneficio a uno studente che, come nel mio caso, aveva tutti i requisiti richiesti al momento dell’assegnazione e che ha agito sempre in buona fede, portando a termine con successo il proprio percorso di studi. Una tale decisione contraddice gli obiettivi stessi della borsa di studio e crea un danno significativo a chi avrebbe invece dovuto essere sostenuto.
Chiedo pertanto il vostro supporto per far valere i miei diritti, richiedendo: l’annullamento della richiesta di restituzione delle somme già percepite.