In data 25 settembre 2025 ho firmato presso la sede di Guys Agency (Frank Riz S.r.l., Via Paolo Frisi 3 – Milano) un contratto relativo a una presunta collaborazione nel settore moda/pubblicità, rivelatosi invece un contratto per la sola realizzazione di un book fotografico del valore di € 1.500, suddiviso in rate.
Sono stata contattata tramite un form su Instagram per un “casting per nuove figure nel mondo moda/pubblicità”. Solo in sede, con forte insistenza, mi è stato comunicato che dovevo decidere subito perché “le selezioni si chiudevano a fine settembre” e “restavano solo pochi posti” per lo shooting del 9 novembre.
Preciso che il mio appuntamento iniziale era fissato per il 30 settembre (ultimo giorno utile per le selezioni), ma, per ragioni logistiche, era stato anticipato al 25 settembre: nonostante ciò, non mi è stato concesso alcun tempo in più per valutare la proposta, anzi mi è stato ribadito che dovevo decidere immediatamente.
Faccio inoltre presente che, ad oggi, il form di selezione risulta tuttora attivo sui canali social dell’agenzia, a conferma che le selezioni non erano affatto in chiusura.
Avevo chiesto di poter portare a casa il contratto per leggerlo con calma, ma mi è stato detto che non era possibile e che la decisione doveva essere presa subito. Sotto questa pressione ho firmato e versato € 300 (200 € in contanti e 100 € con POS), importo annotato manualmente nel contratto ma senza rilascio di ricevuta fiscale.
Il giorno successivo ho contattato la recruiter (Maria Letizia) per chiedere il recesso o almeno una riduzione del prezzo a € 1.200 – formula di cui ero venuta a conoscenza solo dopo la firma – ma mi è stato risposto che “non era possibile modificare il contratto”. Ho poi parlato con l’amministrazione (30/09) senza alcuna apertura.
In data 11 ottobre 2025 ho inviato una PEC di contestazione e richiesta di annullamento o riduzione del prezzo. Lo studio legale dell’agenzia (avv. Anna Sernesi) ha risposto confermando la validità del contratto e rifiutando ogni modifica.
Segnalo inoltre che, prima della firma, mi era stato proposto di far partecipare anche il mio compagno – senza alcuna valutazione o colloquio preventivo, basandosi solo su una foto – per un costo “promozionale” di € 1.000, chiedendo conferma urgente per “bloccare il posto”.
Ritengo che tali modalità integrino una pratica commerciale aggressiva e poco trasparente, con possibile vizio del consenso.
Chiedo pertanto:
1. L’annullamento del contratto per pratica commerciale scorretta e firma sotto pressione;
2. La restituzione dei € 300 già versati;
3. In subordine, la riduzione del prezzo totale a € 1.200 come da altra formula proposta verbalmente.
Allego:
– Copia contratto firmato (con annotazione “pagato 200 contanti + 100 POS”);
– Mail di convocazione;
– Pagamento pos
– PEC di contestazione e risposta dell’avvocato Guys.
Resto disponibile per integrare la documentazione o partecipare a un eventuale tentativo di conciliazione.
Cordialmente,
Valentina Busana