Buongiorno.
Il sottoscritto Dott. Ing. Domenico Cutrupi, nato il 03/06/1968 a Reggio Calabria (RC) ed ivi residente in Contrada Maldariti III Trv n. 3,
PREMESSO CHE
in data giovedì 17 luglio 2025, alle ore 08:15, consegnava, presso la Vs. sede commerciale di via Cafari n. 38 Arangea di Reggio Calabria, al Vs. addetto (tale non meglio identificato “Hafid”), al pubblico ed alle vendite di quel giorno, il tubo usurato del servosterzo olio pompa idroguida (vedi foto “allegato_01.pdf”) della propria Alfa Romeo 159 (targata DA042CV) al fine di provvedere alla riparazione dello stesso, con l’utilizzo di materiali di qualità conforme al prodotto e con modalità “a regola d’arte”, tali da ottenere un manufatto idoneo all’utilizzo a cui è destinato.
L’addetto di cui sopra prendeva in consegna il tubo usurato e, senza rilasciarmi ricevuta alcuna, mi forniva verbalmente preventivo per la lavorazione richiesta, per un importo pari a 80,00 euro (da notare che, circa 2 mesi prima, il preventivo verbale, a suo tempo in anticipo richiesto, era stato di 60,00 euro!) e mi prometteva la consegna del pezzo riparato per il pomeriggio dello stesso giorno giovedì 17 luglio 2025!
Accettavo verbalmente il preventivo, raccomandando qualità dei materiali, precisione dimensionale e lavoro a regola d’arte, specificando di non avere alcuna fretta sui tempi di esecuzione.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, contattavo telefonicamente la Vikimar, al numero telefonico 0965.644721, per avere la conferma che il pezzo fosse disponibile al ritiro.
Sempre lo stesso addetto mi comunicava che, a causa di un guasto ad un non meglio precisato macchinario, il tubo non era ancora disponibile al ritiro, rinviandomi la consegna alle ore 08:00 del giorno successivo. Rassicurandolo ancora di non avere alcuna fretta, continuavo a raccomandare qualità dei materiali, precisione dimensionale e lavoro fatto a regola d’arte.
In data venerdì 18 luglio 2025, alle ore 07:30, mi recavo, al fine del ritiro del pezzo, presso la sede commerciale Vikimar di Arangea dove, con mio grande stupore, l’addetto (da solo in negozio) era ancora alle prese con la riparazione del tubo in questione, in un ambiente retrostante il bancone della sala vendite!
Intanto i clienti dell’attività commerciale cominciavano ad affollare il negozio: il solo addetto ivi presente doveva alternarsi tra la lavorazione del mio tubo ed i rapporti con la clientela.
Dalle imprecazioni e lamentele, alquanto non velate, provenienti dall’ambiente di lavoro e pronunciate dal Vs. dipendente durante la lavorazione, udite anche dagli altri clienti, cominciavo a presagire quello che poi sarebbe successo!
Intorno alle 08:15 di venerdì 18 luglio 2025, il pezzo “riparato” mi veniva consegnato dall’addetto di cui sopra che mi chiedeva il pagamento dell’importo di 80,00 euro, come verbalmente pattuito per la lavorazione.
Chiedendo, ancora una volta, rassicurazioni sulla conformità del prodotto all’ordine, procedevo al pagamento della cifra richiesta con carta di credito (vedi documento commerciale e ricevuta transazione “allegato_02.pdf”).
Ai miei dubbi, sorti a seguito di una prima analisi visiva su forma e dimensioni del pezzo, verbalmente paventati ed inerenti alla bontà della lavorazione, l’addetto mi rassicurava che quello non era il primo tubo servosterzo olio pompa idroguida per Alfa Romeo 159 che riparava e che mai nessuno si era in passato lamentato delle sue prestazioni in merito a quel tipo di lavorazione.
Mezzora dopo le 08:15 di venerdì 18 luglio 2025, il tubo in questione era già oggetto di montaggio da parte di personale tecnico esperto di mia fiducia, professionalmente preparato in materia, con esperienza ultra trentennale su motori Alfa Romeo.
Dopo qualche ora, mentre ero al lavoro, venivo contattato dal tecnico di mia fiducia addetto al montaggio che paventava notevoli difficoltà nell’inserimento del pezzo nel vano motore, causate a suo parere dalla mancata conformità di forme e dimensioni del prodotto riparato a quelle dell’originale usurato consegnato alla Vikimar.
Inoltre, nella prima mattinata di lunedì 21 luglio 2025, il professionista di mia fiducia mi convocava, presso la sede oggetto di montaggio, per mettermi in visione ed a conoscenza che il tubo in questione, riparato dalla Vikimar, finito di montare e subito messo alla prova, raggiungeva, a motore acceso e servosterzo in funzione, temperature elevatissime e che il passaggio dell’olio causava strani rumori nel circuito e nella pompa dell’idroguida. A suo parere (n.d.r.: è un tecnico professionista specializzato in motori Alfa Romeo da oltre 30 anni!), molto probabilmente, errori nella sagomatura del pezzo e/o nello schiacciamento dei manicotti, avrebbero causato riduzioni della sezione interna del tubo, con conseguenti aumenti di pressione e temperatura dell’olio circolante all’interno, per effetto “laminazione”.
Nella stessa mattinata di lunedì 21 luglio 2025, tornavo alla sede Vikimar di Arangea, in cui mettevo a conoscenza sempre l’unico addetto presente di quanto accaduto, chiedendone chiarimenti in merito.
Con arroganza e presunzione, la risposta dell’addetto è stata: “La lavorazione del pezzo è stata eseguita correttamente, non è il primo tubo che faccio, è stato il tuo tecnico a causare il danno, fallo venire qua a parlare con me!”.
Non conosco il titolo di studi del signore Vs. dipendente ma, parlare in questo modo ad un Dottore in Ingegneria Civile Sezione Trasporti, laureatosi nel lontano 31/03/1993 con la votazione di 110/110 e lode, Direttore di un Laboratorio Sperimentale di Prove sui Materiali da Costruzione da oltre 30 anni, appassionato e studioso di motori, mi sa un po’ di presa in giro!
Chiaramente, come mio costume, ho salutato educatamente il signore di cui sopra, lasciandolo alle sue molto presunte ed ipotetiche convinzioni; di seguito, ho proceduto all’acquisto di nuovo tubo originale Alfa Romeo, ho fatto smontare (sempre dallo stesso personale tecnico di mia fiducia) il tubo “difettoso” lavorato dalla Vikimar, ho fatto montare il nuovo tubo originale (con ulteriore esborso di altri 50 euro per acquisto olio, smontaggio e rimontaggio - vedi foto dei due tubi messi a confronto “allegato_03.pdf”)) ed adesso circolo, finalmente tranquillo, con la mia autovettura perfettamente funzionante.
Pertanto, ai sensi degli artt. 2226 e 1668 Codice Civile, intendo risolvere il rapporto contrattuale fra noi intercorso, ritenendovi inadempienti agli impegni contrattuali assunti nei miei confronti e, p.q.m.,
DIFFIDO
la società Vikimar S.r.l. – Società Unipersonale (Partita I.V.A.: 02605430806), nella persona del suo Legale Rappresentante, ad adempiere al risarcimento del danno nei miei confronti che reputo ammontare a: 80,00 euro per mancata conformità alla destinazione d’uso del tubo oggetto di lavorazione + 50,00 euro per ulteriori spese di acquisto olio e di montaggio e smontaggio del pezzo, per un totale complessivo di euro 130,00 (diconsi euro centotrenta//00).
Il risarcimento del danno mi potrà essere corrisposto, indifferentemente, o con storno sulla stessa carta di credito usata per il pagamento della lavorazione oppure a mezzo bonifico bancario (vedi mie coordinate bancarie “allegato_04.pdf”).
Il sottoscritto si riserva altresì di comunicare l’accaduto, con ovvie ripercussioni di immagine per la Vs. attività, sempre nel rispetto delle Leggi vigenti e del Codice del Consumo, all’Associazione Consumatori “Altroconsumo”, della quale mi onoro di essere socio da oltre 30 anni, e si riserva infine di adire le vie legali, nel rispetto dei propri diritti di consumatore, per il recupero coattivo della somma richiesta, salvo altro, se entro il termine perentorio di 10 giorni dalla ricezione della presente, non provvediate al rimborso richiesto.
In attesa di Vs. celere e cortese riscontro, sempre disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, colgo l’occasione per porgere,
distinti saluti
Dott. Ing. Domenico Cutrupi (mobile: 3287310317)