Buonasera,a seguire sono ad esporvi un problema riguardante il ritiro e lo smaltimento di un bombolone GPL per uso domestico.Ho acquistato casa nel luglio del 2018 dove - essendo zona non metanizzata - vi è una fornitura di GPL per riscaldamento con bombolone di proprietà della società Deltagas. Noi siamo subentrati in data 17/07/2018 ai vecchi proprietari, la stessa società ci informava che il contratto sarebbe stato vincolante 24 mesi dal primo rifornimento e accettiamo. Il primo rifornimento è avvenuto in data 30/07/2018 e quindi sono ormai decorsi i 24 mesi di vincolo. Grazie alla enorme opportunità dataci dal Superbonus 110% decidiamo di passare ad una caldaia elettrica abbinata ad un impianto fotovoltaico. Per questo motivo contatto l'azienda Deltagas per informarmi sulla procedura da mettere in atto per rescindere dal contratto e restituire il bombolone interrato alla azienda in questione in quanto di loro proprietà. Leggo che esiste un decreto legislativo 32 del 1998, più in particolare l’art.10 comma 2, che cito testualmente: “I contratti stipulati prima della data di entrata in vigore del presente decreto legislativo possono avere durata non superiore a tre anni e sono modificati secondo gli altri criteri indicati al comma 1 entro il 1 settembre 1998 in mancanza di tale adeguamento alla medesima data i contratti si intendono risolti con effetto immediato. A decorrere dalla predetta data coloro che hanno concesso in comodato il serbatoio hanno la facolta’ o, se richiesto, l’obbligo di procedere alla rimozione immediata dello stesso. Le spese per la rimozione sono a carico del comodante ed e’ nulla qualunque previsione contrattuale che stabilisca diversamente. Perciò come da procedura in data 13/07/2021 invio PEC di disdetta all'azienda Deltagas inoltre riportando il sopra citato decreto. Nella medesima giornata vengo contattato telefonicamente da un loro consulente di vendita il quale mi informa che la rimozione e relativo smaltimento del bombolone avrebbe avuto un costo di almeno 600€. Subito dopo telefono al numero di altroconsumo e pure l'avvocatessa al telefono mi conferma quanto contenuto nel decreto sopra citato. Inoltre mi suggeriva di inviare una ulteriore PEC evidenziando che le loro richieste di pagamento erano in contrasto con quanto presente nel decreto e che quindi la loro richiesta è illegittima. A quel punto chiedo alla azienda di mettere per iscritto le loro condizioni per il ritiro del bombolone, ed in data 16/08/2021 ricevo la mail nella quale l'azienda chiede 620€ per effettuare il lavoro. A questo punto, prima di procedere all'invio della PEC come suggeritomi dalla vostra avvocatessa, in quanto l'azienda non mostra alcun margine di dialogo, sono a chiedervi che voi possiate mediare per risolvere questa situazione. Vi ringrazio per l'attenzione ed in attesa di ricevere un vostro gentile riscontro porgo cordiali saluti,Michele