Mi stupisce che LG, che si colloca al top della classifica mondiale in fatto di qualità, produca e commercializzi televisori che non sono all'altezza di questa fama di eccellenza.Avviene dunque che il mio televisore 32LF580G - Serial no. 510MALFCG952 costruito nell'ottobre 2015 e in mio possesso da fine dicembre dello stesso anno, dopo quattro anni e qualche mese di funzionamento manifesti un grave difetto all'accensione: lo schermo rimane spento (nero), mentre la sintonia canali e l'audio funzionano perfettamente.A televisore acceso, avvicinando la luce di una torcia elettrica allo schermo si intravvedono le immagini dei programmi, e quindi la diagnosi è abbastanza semplice: manca la retroilluminazione fornita dai led (ma questi non erano componenti di provata affidabilità e di lunga durata?).Pur nella consapevolezza che una produzione di massa comprende, inevitabilmente, apparati difettosi, la mia critica iniziale trova concreta e valida motivazione nel fatto di aver trovato in internet, e senza grande sforzo, almeno tre casi di altri possessori di televisori LG (con tanto di fotografie di alcune parti interne degli apparecchi) ai quali si è manifestato identico problema dopo circa quattro anni di utilizzo. Ho quindi considerato con sospetto quella che non mi è parsa solo una banale coincidenza: stesso difetto e stessa durata di funzionamento!In sostituzione di quello fuori uso ho recuperato un televisore con cinescopio a colori utilizzato per oltre 10 anni, provvidenzialmente conservato dopo l'acquisto del televisore LG: la definizione delle immagini è limitata e comunque accettabile, e i colori sono equilibrati e più che apprezzabili. In definitiva il televisore funziona ancora perfettamente, ed uno schermo che dopo più di 15 anni svolge ancora egregiamente le sue funzioni induce a un giudizio severo, se non sulla fama di LG (anche se...), di certo sullo schermo del suo televisore.Lo schermo è certamente l'elemento di maggiore costo di un televisore attuale, ma ammettiamo pure che la riparazione dello stesso sia meno onerosa dell'acquisto di un nuovo apparecchio.Considerando quanto ho esposto, significa forse che con i prodotti attuali bisogna mettere in conto interventi periodici di riparazione/manutenzione, come si usa in campo automobilistico? Oppure che per un televisore che duri senza dare problemi per almeno 8-9 anni, tra i requisiti dell'utilizzatore ci deve essere la patente di fortunato?Sono associato ad Altroconsumo e invierò la presente alla rivista, tanto più che ha pubblicato di recente i dati di un'indagine secondo la quale la difettosità dei televisori posseduti dai partecipanti all'indagine è imputabile allo schermo nel 18% dei casi.La casistica interna a questo dato non è pubblicata, ma per me sarebbe utile sapere in quale misura la ridotta affidabilità dello schemo causata da assenza di retroilluminazione contribuisce alla difettosità generale.