Buongiorno, inoltro formalmente un reclamo riprendendo un vecchio contenzioso tra me e l'agenzia di viaggi Bluvacanze di Cantù. Segue un sunto della situazione per riprendere il decorso cronologico degli avvenimenti. Nel mese di gennaio 2020, esattamente il giorno 29 (prima dello scoppio della pandemia) io, Matteo Pellicano', ho prenotato assieme a mio cugino Davide Rossini ed un mio amico Davide Nero, una vacanza presso la Vs. agenzia di viaggi bluvacanze di Cantù. Abbiamo prenotato un albergo ad agosto 2020 ad Ibiza. Ribadisco che questa prenotazione era avvenuta in pre-pandemia. Giunti a ridosso della partenza, ci si prospettava una vacanza vincolata da limitazioni imposte dalle autorità in merito alla pandemia (coprifuochi, locali chiusi...) abbiamo dunque provato a chiedere alla Vs. agenzia una cancellazione/proroga della vacanza che però non ci fù concessa. A seguito di ciò, abbiamo provato a contattare in autonomia direttamente l’hotel che ci ha successivamente dato il benestare per posticipare ad anno successivo la vacanza, purchè lo comunicassimo all’agenzia (dimostrabile con documentazione in allegato). Con mail dell’hotel che acconsentiva ciò, abbiamo inoltrato la medesima alla casella postale della Vs. agenzia ma non riuscivamo a trovare comunque un accordo. A pochi giorni della potenziale partenza (agosto 2020), non sapevamo ancora cosa sarebbe successo della nostra prenotazione e, temendo una possibile perdita di soldi, ci siamo appellati ad Altroconsumo che è intervenuto in nostra difesa. Ed è qui che dopo aver sottoposto la nostra problematica è intervenuto fornendoci assistenza legale, facendoci ottenere il diritto di non partire per una vacanza che non si addiceva alle nostre aspettative in fase di prenotazione, sempre per via delle limitazioni covid in Spagna. Dunque per mezzo dell'intervento di tutela, siamo riusciti a definire un accordo con la Vs. agenzia per posticipare la stessa vacanza nella stessa struttura ma ad anno successivo (dunque la Vs. agenzia inizialmente non in accordo ha poi acconsentito). Sodisfatti di quanto ottenuto abbiamo accettato ed atteso l'anno successivo per definire nuovamente senza ulteriori costi aggiuntivi la stessa vacanza. Nell'anno 2021 (circa nei primi mesi febbraio/marzo) ci siamo recati nella Vs. agenzia per definire le date e qui sono cambiati gli accordi sulla base di un colloquio orale, dunque non dimostrabile con della documentazione. In poche parole, ci avete comunicato l'impossibilità di prenotare la stessa struttura e che perciò a noi era stato emesso un voucher (a noi mai consegnato e da noi mai richiesto sulla base della fiducia reciproca) del valore della vacanza che avevamo prenotato, ovvero di 1804 €. In concomitanza di ciò ci avete anche fornito la spiegazione delle condizioni dei voucher: potevamo o spendere il nostro voucher con una nuova prenotazione (ovunque avessimo voluto purchè da loro) o attendere la scadenza per incassare la somma di denaro. Confrontandoci tra di noi abbiamo optato per la seconda opzione, ovvero attendere la scadenza e incassare la somma. La scadenza era fissata ad un anno dall'emissione, dunque circa intorno ad agosto 2021. Trovandoci fra di noi per definire la questione vacanze 2021, decidiamo di prendere in considerazione la possibilità di spendere il nostro voucher in agenzia. Ed è qui che in data 6 maggio 2021 ci avete inviato, a seguito di nostra richiesta, alcuni preventivi tra cui uno per una vacanza in Sardegna in cui ci viene fortunatamente specificato il valore del nostro voucher: il vostro Voucher è di 1804 €“ (cifra che corrisponde alla prenotazione della prima vacanza al netto degli oneri di agenzia). Alleghiamo quindi questo importante documento che attesta la veridicità delle nostre dichiarazioni, ovvero un cambio di accordi intercorsi tra noi e agenzia da intervento di tutela Altroconsumo in poi. Le proposte che ci avete fatto erano troppo onerose e abbiamo declinato le offerte mantenendo l’idea di far scadere il buono al dodicesimo mese ed incassare i soldi con il rimborso. Nell'attendere, lo stato ha emesso proroghe per la validità dei voucher delle agenzie di viaggi, come noto da 12 a 18, da 18 a 24 ed infine a 30 mesi. Quindi col mutare della situazione proroghe siamo sempre stati attenti a monitorare la situazione e a contattarvi in agenzia: in data 17 febbraio 2022 a seguito dell’ennesima telefonata ci è stata comunicata la proroga a 24 mesi dunque di attendere agosto per incassare (2 anni dopo). Tutto ciò comprovabile dal fatto che mio cugino Rossini Davide a seguito di questa telefonata ha mandato un audio sul gruppo di whatsapp con testuali parole: “Ho chiamato l’agenzia ed è due anni ad agosto, quindi dobbiamo aspettare fino ad agosto”. L’1 marzo ennesima proroga a 30 mesi dunque attendere ancora. In data 26 maggio 2022 Antonella Livio (mamma di Davide Nero) chiama vs. agenzia per interessarsi della situazione. In risposta le viene negato tutto: “non esiste nessun voucher non avete nessun credito e l’unica possibilità era tornare nella stessa struttura entro l’anno dal 2020, quindi agosto 2021”. Sconcertati di ciò ci siamo recati in agenzia per chiedere a voi spiegazioni nel tentativo di sistemare la questione ma senza esiti positivi passando per dei bugiardi e lasciandoci intendere che a causa di una nostra negligenza avessimo perso i soldi. Durante il colloquio c’è stato comunicato che nelle mail tra noi scambiate non ci fosse alcuna traccia di alcun voucher. Dopo tale colloquio abbiamo vagliato le nostre caselle postali, trovando la famosa mail del 6 maggio firmata Rosy in cui si evince la presenza effettiva di un voucher e conseguente cambio accordi. La situazione ci appare chiara e dimostrabile da documentazione che alleghiamo a questa segnalazione. Probabilmente si pensa che tre ragazzi giovani siano delle facili prede da raggirare ma abbiamo abbastanza materiale che dimostra la realtà dei fatti per poter avanzare i nostri diritti. Matteo Pellicano'