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Addebito su conto corrente bancario
Salve, è presente un addetto di 0,40€ sul mio conto corrente postale con tale descrizione:COMMISSIONE BANCOPOSTA DI ADDEBITO SDD ALTROCONSUMO CID.IT150010000009503590151 230318 MAN.5583145591400-29Codice causale:16ADDData valuta: 26/03/2018Data contabile: 26/03/2018Alla luce del fatto che tale importo non è dovuto chiedo risarcimento dello stessoSi tratta di un singolo importo, per ora.Grazie e buon lavoro
Comportamento scorretto dell'impiegata in ufficio postale, disservizio ATM e informazioni scorrette.
Buonasera, scrive mia moglie. Riporto quanto accaduto ieri presso l’ufficio postale di Musile di Piave. Verso le ore 12.30 mi sono recata all’ufficio per spedire una raccomandata e estinguere le due Postepay Evolution che possiedo. L’impiegata alla quale mi sono rivolta è stata molto maleducata ed irrispettosa nei miei confronti. Ecco quanto accaduto: comunico all’impiegata in questione che intendo estinguere le Postepay Evolution di mia proprietà e lei mi chiede il motivo, rispondo che mi sono trovata male con il prodotto. Lei ridendo (e sottolineo ridendo, non sorridendo) trova ciò impossibile. Ripeto la risposta dicendo che la mia esperienza non è stata positiva e lei insiste sul fatto che non era possibile. Le spiego allora che l’impiegata che mi aveva venduto il prodotto qualche anno prima, mi aveva detto che il versamento di contanti al bancomat era gratuito, mentre quello allo sportello era a pagamento, come per i prelievi, ma io non ho mai trovato un bancomat di Poste Italiane che accettasse il versamento di contanti, quindi restituisco il prodotto perché ad ogni versamento pago la commissione, faccio coda e impiego tempo che potrei invece risparmiare grazie ai nuovi sistemi tecnologici che permettono di farlo ormai in tutte le banche. Lei mi risponde con saccenza e presunzione che certamente ho capito male, io le dico di essere più che certa di quanto riportato quella volta dall’impiegata, perchè le avevo fatto una domanda chiara e la risposta lo era stato altrettanto. Lei mi assicura che addirittura in tutta Italia nessun operatore di Poste Italiane mi abbia mai detto ciò. Io le faccio allora presente che lei non c’era quando quella persona rispondeva alle mie domande sul prodotto, e quello che le avevo appena spiegato era semplicemente quanto accaduto. Insiste a dirmi che sono io a sbagliarmi data la sua assoluta (ma infondata) certezza. Le chiedo se mi stia dando della bugiarda allora che era quanto si stava palesando, e risponde di no. L'impiegata, a quel punto piuttosto contrariata, va in una stanza a prendere dei documenti che presumo sarebbero serviti a fare l’operazione da me richiesta e mentre si trova in quella stanza la sento inveire a voce alta, tanto da sentirla dallo sportello, ho sentito chiaramente esclamare “vaffanc.....!”, e come me anche gli altri clienti presenti. Ritorna davanti a me e visto la sfacciata maleducazione decido di dirle anche il secondo motivo per il quale ho deciso di restituire le carte di pagamento dato che non aveva gradito il primo, ovvero che una volta dovevo prelevare al bancomat di un ufficio postale, ma era fuori servizio e quindi ho richiesto al personale di poter avere i contanti facendo presente il malfunzionamento. L’impiegata che lavorava nell'ufficio mi aveva detto che avrei dovuto pagare la commissione perché il prelievo sarebbe avvenuto allo sportello. Rispondo che ritenevo di non doverlo pagare perché il malfunzionamento del bancomat è un disservizio e una mancanza di Poste Italiane, lei mi risponde che non poteva farci niente era semplicemente così, quindi quella volta avevo deciso di andare via senza prelevare. Raccontato all’impiegata questo episodio mi dice testualmente:” guardi, sull’ignoranza non si discute. Nel contratto c’è scritto che il prelievo al bancomat è gratuito mentre allo sportello è a pagamento”. Le rispondo di esserne al corrente ma se il bancomat non funziona è giusto che si possa prelevare allo sportello senza pagare la commissione, come avviene in tutte le banche, e quanto accaduto non lo ritenevo quindi corretto. Lei continua contraddirmi. Allora, ormai seccata, molto irritata, ed anche piuttosto incredula (ma non troppo vista la fama di impiegata poco educata che è già nell'opinione comune), dopo essermi fatta dare della bugiarda e dell’ignorante da questa persona decido di farmi restituire i miei documenti per andarmene a fare l’operazione da un’altra parte, vista la incredibile mancanza di rispetto da lei dimostrata. Questa persona non ha vissuto l’esperienza che ho vissuto io con Poste Italiane, quindi non so come possa avere la presunzione di giudicare false le mie affermazioni. Questa impiegata si è dimostrata maleducata presuntuosa ed irrispettosa, non c'è da meravigliarsi del fatto che in quell’ufficio postale ci sia spesso poca affluenza. In passato mi è capitato altre volte di assistere ai suoi modi poco gentili e maleducati nei confronti di altri clienti. Una volta mio marito l’ha vista mentre addirittura, al termine di una discussione con un cliente extracomunitario, gli gridava la frase “tornatene a casa tua” quando quest’ultimo si trovava sulla soglia e se ne stava andando. Non conosco il nome della persona in questione, ma descrivendola è facilmente riconoscibile perché sono poche le persone che lavorano in quell’ufficio: si tratta della signora con i capelli ricci, corti e brizzolati, dai tratti poco femminili (per quest’ultima caratteristica di distingue molto facilmente dalle altre impiegate). Non è dunque la prima volta che questa impiegata si dimostra scontrosa con qualcuno. Prima di scrivere un documento nel quale reclamo l'accaduto ho riflettuto perchè penso che una giornata storta possa capitare a tutti, ma quanto verificatosi è stato davvero ai limiti del possibile. Questo spiacevole episodio corona la mia esperienza, già negativa con Poste Italiane. Eviterò quell’ufficio postale come la peste. Per fortuna ci sono altre valide strutture che offrono servizi postali, strutture dove gli impiegati sono consapevoli della presenza di uffici concorrenti e non si permettono di mancare di rispetto ad un cliente, anche se si trovano in disaccordo su qualche questione. Persone più meritevoli dovrebbero lavorare al posto suo, perché bisogna sapere relazionarsi con il pubblico senza mai permettersi di denigrare (specialmente se si tratta di clientela). Trovo quando accaduto gravemente vergognoso ed imbarazzante per Poste Italiane.
PROBLEMA SPEDIZIONE
Ho spedito una spedizione Postapriority Internazionale (codice 5IUP0012910320) in data 19 febbraio, il tracking dice ancora prodotto non disponibile nonostante la spedizione abbia tempi di consegna di 3 gg lavorativi. Ho contattato poste italiane su facebook con dei post pubblici e con messaggi privati. Prima mi dicono: “I dati relativi al tuo invio non sono disponibili. Ti ricordiamo che la tipologia di prodotto ha dei vincoli sulla visualizzazione dell'esito di consegna che puoi consultare sul sito.” Ma il sito per questo esito dice: La spedizione non è al momento rintracciabile, per una delle seguenti ragioni:- la spedizione è molto recente e i dati non sono ancora disponibili (si suggerisce di verificare nelle ore successive)- la spedizione risale ad oltre 24 mesi fa, e non è più ricercabileNessuna delle due è assimilabile alla mia casistica. A questo punto la nuova scusa è: “Il servizio di visualizzazione dell'esito di consegna è disponibile solo per gli oggetti di formato normalizzato meccanizzabile.”Rispondo che questa non è una motivazione valida per due ordini di ragioni:1. Ho già spedito lo stesso identico oggetto con gli stessi prodotti di spedizione e l’esito è sempre comparso nei tempi corretti. 2. Anche se il punto 1 non fosse valido, sono loro che hanno accettato la spedizione con questo prodotto che PREVEDE, con un costo maggiorato, l’esito di consegna. Se il mio prodotto non fosse stato normalizzato meccanizzabile (ma così non è come è chiaro al punto 1) non avrebbero dovuto accettarlo con questo prodotto, e prezzo. A peggiorare la situazione, senza avvertire o senza segnalazione precedente mi hanno bloccato su facebook senza alcun riscontro conclusivo rendendomi impossibile commentare, pubblicare e scrivere in privato qualunque cosa.
Ripetuta mancata consegna raccomandata
Abbiamo ricevuto la vs risposta in merito all'invio numero 153149986118, non consegnato e rispedito al mittente con la motivazione Destinatario sconosciuto.La nostra segnalazione riguarda il fatto che negli ultimi mesi alcune raccomandate (spedite dallo stesso mittente) vengono restituite con la causale Destinatario sconosciuto. Abbiamo verificato con il mittente (che ci contatta dopo aver ricevuto questi avvisi) che l'indirizzo è corretto.Sottolineiamo che al nostro numero civico ci sono solo 4 appartamenti, tutti hanno etichette su citofono e cassetta delle lettere e nessuno ha nomi confondibili in alcun modo con il nostro.Nella vostra risposta puntualizzate la scarsa qualità dell'etichetta con il nostro nome sul citofono e sulla cassetta delle lettere e la portate a giustificazione per il mancato recapito.Così facendo ammettete che il vostro incaricato, venuto per controllare, ha verificato che le etichette ci sono e, sebbene non perfette, sono leggibili e consentono di identificare dove recapitare le missive.Se così non fosse non potreste segnalare con gran precisione i difetti rilevati.Quindi citofono e cassetta delle lettere sono, per vostra stessa ammissione, riconoscibili.Fatto dimostrabile facilmente perché riceviamo normalmente posta ordinaria e altre raccomandate, pacchi, spedizioni da corrieri etc.Pertanto riteniamo infondata, non pertinente ed inaccettabile la vostra risposta.
Trattenuta indebita su carta Postepay da parte di Poste Italiane
Oggetto: trattenuta indebita su carta Postepay da parte di PosteItalianeVerso le ore 10.20 del 29-01-2018 mi sono recato presso l’ufficio postale di Via Sacra in Pompei per effettuare l’invio di una raccomandata a.r. numero -omissis- al costo di € 5.95 e l’invio di corrispondenza “Posta1” numero -- omissis -- al costo di € 2.80.L’importo complessivo pari a € 8.75 è stato effettuato con carta Postepay numero -- omissis --Poiché tempo addietro mi era già successo di trovare un addebito non dovuto sulla carta Postepay, decido di controllare on line il saldo e così il 31-01-2018 scopro con sorpresa, che mi è stata addebitata una commissione pari ad € 1.00 nonostante non avessi effettuato nessun prelievo, ma solo il pagamento per l’invio di corrispondenza.Infatti, secondo quanto riportato sul sito delle Poste Italiane c.f.r.: - https://postepay.poste.it/prodotti/postepay-standard.html - alla voce “commissioni per i pagamenti” si legge che i pagamenti effettuati negli uffici postali abilitati su POS sono gratuiti.Alle ore 10.20 ca. del 01-02 2018 mi sono recato presso l’ufficio postale di Via Sacra in Pompei per chiedere lumi. Dopo aver spiegato il fatto ad un responsabile di sala, quest’ultimo mi dice che per ottenere il rimborso devo inoltrare un reclamo e mi consegna prontamente un modulo. Gli faccio presente che a mio avviso è uno spreco di risorse scrivere ed inoltrare un reclamo, sarebbe stato più corretto restituirmi l’euro. Il responsabile insiste dicendomi che la procedura è quella. Solo quando gli dico che presenterò reclamo oltre che a Poste Italiane, anche all’AGCOM e alla mia associazione consumatori Altroconsumo, interviene un altro impiegato che, venutomi vicino, mi restituisce l’euro dicendomi: abbiamo sbagliato ecco l’euro. Faccio notare che sulla ricevuta di pagamento, non viene riportato l’importo della commissione, cosa invece che per trasparenza e correttezza dovrebbe essere sempre evidenziata. Ciò è possibile saperlo solo se si chiede un estratto conto, oppure attraverso la consultazione on-line della propria carta.A tutti coloro che si sono trovati nella mia identica situazione, di recarsi presso il proprio ufficio postale e chiedere il rimborso degli importi trattenuti indebitamente, anche mediante la presentazione di un reclamo scritto.Copia della presente viene inviata alla mia associazione consumatori “Altroconsumo” e all’AGCOM per eventuali adempimenti del caso.
mancata consegna di un reso ad Amazon
Il 15/12/2017 ho consegnato presso l'ufficio postale di Ronco Briantino un pacco, a nome di mio figlio Luca Franco convivente, da rendere alla società Amazon presso il deposito di Castel San Giovanni (PC). Questo pacco ha impiegato 12 giorni per raggiungere Piacenza, e a tutt'oggi è in giacenza a Piacenza (vedere allegato)
Richiesta restituzione credito per chiusura contratto Sim PosteMobile
Giorno 09/10/2017 ho inviato un fax al numero 800242626 per la restituzione del traffico acquistato residuo al momento della cessazione del contratto stipulato con PosteMobile S.p.A. Ho chiesto la della cessazione del contratto a causa della loro variazione unilaterale del contratto. Ho chiesto di essere rimborsato tramite bonifico sul conto da me specificato. Ad oggi 19/01/2018 non ho ancora ricevuto nessun rimborso.
PACCO CONSEGNATO VUOTO
All'apertura del pacco ho notato che la scatola che conteneva un iphone era vuota. Ho chiamato posteitaliane ma mi hanno detto che solo il mittente può sporgere denuncia.
Acquisto SIM postemobile
Nel mese di luglio 2017 ho acquistato on linea una SIM poste mobile con piano tariffario revolution 6Non essendo stata attivata secondo l iter dei 3/4 GG ho chiesto ai vari operatori che rispondevano alle mie richieste di annullare il contratto. Invece a distanza di 1 mese (14/8/17) senza chiedermi nulla mi è stato cambiato il gestore telefonico senza darmi la possibilità di oppormi
mancata consegna
In data 09/01/2018 ho comprato Paccofree express large al costo di 15,90€ e ho spedito un regalo ad un amico al suo indirizzo di casa di Milano, ma in data 17/01/2018 l'amara sorpresa: pacco restituito al mittente, per di più in condizioni pietose. oltre al danno, la beffa. La loro motivazione? indirizzo incompleto o errato, ma l'indirizzo era completo (nominativo, via, civico, cap, città, provincia) e soprattutto era corretto (considerato che quella casa è di proprietà del mio amico da 17 anni).Non son riuscita a far avere il regalo al mio amico e dovrei sborsare altri 15,90€ per poter rispedire il pacco.Ho effettuato subito un reclamo a poste italiane.
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