Guida all'autoabbronzante: modalità d'uso, caratteristiche e possibili controindicazioni
Il sole non dura tutto l'anno e le vacanze sono brevi ma ci sono dei trucchi per far sembrare la pelle abbronzata. Stiamo parlando degli autoabbronzanti, cioè dei prodotti che consentono di scurire la pelle senza i rischi dell’ esposizione al sole. Ecco come usarli al meglio.

Gli autoabbronzanti sono prodotti cosmetici formulati per scurire la pelle senza esposizione al sole. Il colore ottenuto, infatti, non ha nulla a che fare con la melanina, il composto prodotto naturalmente dal nostro organismo quando ci esponiamo al sole. E' importante sapere che l’autoabbronzante non contiene filtri solari e non è, dunque, idoneo per proteggersi dal sole, a differenza delle creme solari.
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Sul mercato sono presenti molti autoabbronzanti, anche piuttosto diversi tra loro sebbene la funzione rimanga la medesima, ovvero dare un po’ di colorito alla pelle.
Ma come funziona esattamente un autoabbronzante? come scegliere il prodotto giusto? Quali sono gli effetti sulla pelle? Scopriamolo insieme.
Autoabbronzante: come funziona
La maggior parte degli autoabbronzanti contiene il principio attivo diidrossiacetone, anche chiamato DHA (nella lista degli ingredienti lo si trova indicato come dihydroxyacetone), in una concentrazione compresa tra il 3% e il 6%. Il DHA reagisce con gli aminoacidi presenti sullo strato più esterno della pelle (composto da cellule morte), producendo un pigmento con tonalità dell’arancio-marroncino che dona alla pelle un aspetto abbronzato. Alcuni prodotti contengono anche eritrulosio, uno zucchero riducente che dona colore più lentamente del DHA. Questi due ingredienti vengono utilizzati insieme per ottenere un effetto più duraturo.
L'intensità del colore raggiunto dipende dalla quantità di DHA nel prodotto, dal tipo di pelle e dal suo tono naturale. Ad esempio, se la pelle è troppo chiara, l'abbronzante può renderla tendente all’arancione. Nelle aree in cui la pelle è più spessa, il colore diventa più evidente. Pertanto, è necessario distribuire la crema in modo uniforme su tutto il corpo, riducendo la quantità sulle ginocchia e sui gomiti.
Di norma, la colorazione è visibile una o due ore dopo l'applicazione e può richiedere da 24 a 48 ore per svilupparsi completamente.
Quanto dura l'autoabbronzante?
Essendoci, come detto, una reazione tra DHA e le proteine dello strato corneo, l'effetto dell'autoabbronzante si attenua man mano che gli strati più superficiali della pelle si sfaldano, ma svanisce completamente solo dopo 5-7 giorni dall'applicazione. L’esfoliazione della pelle che porta all’eliminazione delle cellule morte più superficiali prima dell’applicazione può contribuire ad aumentare la durata dell’effetto dell’autoabbronzante.
Come togliere l'autoabbronzante?
Non si può togliere. Il colore più scuro della pelle a seguito dell’utilizzo di un autoabbronzante è dovuto ad una reazione tra il prodotto e la pelle che non è removibile come avviene con un prodotto da trucco come un fondotinta o una crema colorata (o bronzer): quindi non si può eliminare con uno struccante o facendosi una doccia, per quanto vigorosa possa essere. L’effetto, come visto, sparirà gradualmente man mano che la pelle si rinnova e le cellule morte si sfaldano. Scomparirà quindi completamente solo quando lo strato corneo sarà completamente rinnovato, cioè dopo 5-7 giorni.
Torna all'inizioCrema autoabbronzante e altre tipologie di prodotti
Esistono diversi tipologie di autoabbronzanti offerte dal mercato:
- Creme autoabbronzanti: sono le forme più tradizionali di autoabbronzante, in genere confezionati in tubi o flacone. La consistenza è, ovviamente, cremosa e nel caso in cui l’applicazione riguardi tutto il corpo, questa può avvenire attraverso un guanto. I prodotti in crema possono essere dedicati specificatamente per il viso o più comunemente per il corpo.
- Gocce autoabbronzanti: simili ai dei sieri, sono così chiamate perché la consistenza è praticamente liquida e in alcuni casi l’applicazione è facilitata da una pipetta contagocce, soprattutto per le versioni dedicate al viso. E’ possibile mischiare le gocce anche con la crema abituale e poi procedere con l’applicazione.
- Spray autoabbronzanti: in questo formato sono specificatamente indicati per il corpo ed è molto importante non vaporizzare il prodotto direttamente sul viso, per evitare l’inalazione. Il formato spray è comodo perché permette arrivare sulle parti del corpo difficili da raggiungere, come la schiena, ma va comunque spalmato dopo l’erogazione. Il prodotto può essere steso anche con un guanto.
- Mousse: questo tipo di autoabbronzante sembra uno spray, ma il prodotto viene erogato sottoforma di schiuma. Soprattutto indicati per il corpo, esistono versioni che vanno bene sia per il viso che per il corpo. Nel caso dei prodotti corpo, può essere fornito un apposito guanto per l’applicazione, come abbiamo visto nelle altre tipologie di formati.
- Salviette autoabbronzanti: dal punto di vista pratico, sembrano la tipologia di prodotto più semplice da applicare perché si deve solamente strofinare la salvietta sulla pelle e il colore si svilupperà gradualmente. Sono comode da portare in viaggio ma hanno due svantaggi principali, ovvero il fatto che possa risultare difficile capire se il prodotto sia stato applicato uniformemente sulla pelle (le salviette sono bianche intrise di prodotto “trasparente” ) e che siano usa e getta, il che le rende una soluzione costosa, anche dal punto di vista ambientale.
Come applicare l’autoabbronzante
Per applicare un autoabbronzante è bene esfoliare la pelle per rimuovere le cellule morte, concentrandosi maggiormente su gomiti, ginocchia, caviglie e polsi: queste parti della pelle sono più ruvide, con un ispessimento dello strato corneo (parte più esterna dell'epidermide). Se vi è la necessità di depilare il corpo, ciò va fatto almeno 12 ore prima.
Come abbiamo visto, esistono diverse tipologie di prodotti per cui è importante leggere attentamente sulla confezione le modalità di utilizzo dell’autoabbronzante prescelto prima di applicarlo. Successivamente si può procedere, in linea generale, in questo modo:
- Prima prova il prodotto solo su una piccola parte della pelle, soprattutto se sei predisposta/o a reazioni allergiche.
- Applica il prodotto in modo uniforme, con movimenti circolari.
- Evita di inalare questi prodotti quando li applichi intorno agli occhi, alle labbra e al naso.
- Se possibile, indossa dei guanti per evitare di macchiare le mani. Se il prodotto non ne è fornito o non hai guanti in casa, lava bene le mani subito dopo l'applicazione dell'autoabbronzante per evitare la colorazione dei palmi e delle unghie.
- Attendi che la pelle si asciughi prima di vestirti.
Al termine dell'applicazione, tieni il prodotto sempre ben chiuso, in un luogo buio e fresco. Se il prodotto ha superato la data di scadenza o il PAO (il numero di mesi in cui può essere usato dopo l’apertura, indicato con l’immagine di un barattolo aperto) o ha un odore sgradevole o una strana consistenza, non utilizzarlo.
L’autoabbronzante fa male?
Gli autoabbronzanti sono dei prodotti cosmetici e come tali contengono diversi ingredienti: oltre ad acqua, DHA (l’ingrediente chiave per questa categoria di prodotti), spesso alcol ed ingredienti grassi ed emollienti, possono essere presenti degli ingredienti che in generale sconsigliamo, soprattutto nei cosmetici destinati a rimanere in contatto con la pelle (quindi non a risciacquo), ma che nella maggior parte dei casi non saranno presenti perché ormai sempre meno utilizzati: trovi qui un approfondimento sul tema degli ingredienti sconsigliati.
L’applicazione di un autoabbronzante non provoca alcun danno alla pelle. L’effetto sulla pelle consiste nello sviluppo di una tinta “dorata” dovuta alla reazione tra il DHA e le proteine presenti sulla superficie della pelle. A differenza dei raggi UV, il DHA non penetra in profondità nella pelle e non scatena alcun meccanismo di attacco (invecchiamento cutaneo, scottature, eritemi) e di difesa della pelle (produzione di melanina): la sua azione è limitata allo strato superiore dell'epidermide e dà luogo ad una reazione “biochimica” non dannosa in alcun modo. È quindi una buona alternativa per avere un incarnato abbronzato senza esporsi al sole o utilizzare un lettino solare.
L’unica accortezza da prestare riguarda i soggetti allergici alla formaldeide. Il DHA reagendo “libera” dei quantitativi di formaldeide, una sostanza conservante vietata nei cosmetici dal 2019 perché classificata come cancerogena. Ad ogni modo, la questione della sua “cancerogenicità” riguarda degli utilizzi diversi da quelli previsti nei cosmetici dove invece è problematica perché può sensibilizzare la pelle, infatti oltre certa concentrazione può verificarsi un'allergia da contatto.
Gli ingredienti che per una reazione chimica rilasciano gradualmente formaldeide nel prodotto, detti cessori di formaldeide, appunto, sono soprattutto conservanti e non sono vietati nei prodotti cosmetici. Sull’etichetta di questi prodotti, però, deve figurare l'avvertenza “contiene formaldeide” se la concentrazione di quest’ultima super un certo valore nel prodotto finito. Ad oggi, tale obbligo riguarda solo i prodotti in cui sono presenti conservanti cessori di formaldeide e poiché il DHA non è un conservante, questa avvertenza non è obbligatoriamente prevista sull’etichetta degli abbronzanti che lo contengono. Tuttavia, per i soggetti sensibili alla formaldeide, non fa differenza se questa provenga da un conservante o dal DHA, quindi riteniamo che, nell'interesse di quelle persone che potrebbero soffrire di allergie da contatto a causa del rilascio di formaldeide, l’avvertenza "contiene formaldeide" dovrebbe apparire anche sugli autoabbronzanti in cui la percentuale di formaldeide nel prodotto finito sia uguale o superiore alla soglia prevista dalla normativa vigente per i prodotti con conservanti cessori di formaldeide.
Gli autoabbronzanti proteggono dal sole?
Ma gli autoabbronzanti quali effetti hanno sulla pelle? Proteggono dagli effetti negativi del sole? Con un autoabbronzante, la pelle si scurisce artificialmente, ma senza la produzione di melanina che si ottiene dopo l'esposizione al sole. La pelle scurita tramite l’utilizzo di un autoabbronzante mantiene la sua sensibilità al sole. Pertanto, è essenziale utilizzare una protezione solare adatta al proprio fototipo.
Gli autoabbronzanti, inoltre, non contengono filtri solari, quindi una volta applicati non proteggono dai raggi UV. Chiariti questi punti fondamentali, potrai scegliere l’abbronzante che faccia meglio al tuo caso.