solari

Creme solari

Trova la crema solare che più si adatta alle tue necessità

La protezione solare è fondamentale per la salute della pelle: esporsi al sole senza un’adeguata difesa può causare danni seri, come scottature, invecchiamento precoce e, nei casi peggiori, tumori cutanei. Questa guida ha lo scopo di aiutarti a scegliere in modo consapevole la crema solare più adatta alle tue esigenze, fornendo informazioni pratiche, affidabili e aggiornate.

Eden Lorenzetti
Eden Lorenzetti Esperta prodotti cosmetici e alimentari
La guida passo passo

Cos'è la crema solare

La crema solare è un prodotto formulato per proteggere la pelle dal sole e, di conseguenza, dai danni causati dai suoi raggi ultravioletti (UV) attraverso l’impiego di specifici ingredienti chiamati filtri solari. Esistono due tipi principali di filtri solari:

  • Filtri chimici: assorbono i raggi UV e li trasformano in calore. Sono più leggeri sulla pelle, ma alcuni di questi possono causare irritazioni in soggetti sensibili.
  • Filtri fisici (minerali) : riflettono i raggi UV come uno specchio. Sono spesso preferiti  per bambini e pelli delicate, ma possono lasciare un effetto bianco sulla pelle. Inoltre, ne esistono solo due (biossido di titanio e ossido di zinco) e, anche combinati tra loro, risulta difficile (quasi impossibile) formulare un prodotto solare a protezione molto alta che sia efficace e che contenga solo questi due filtri. 
Torna all'inizio

Tipologie di crema solare

Quando si sceglie una protezione solare, è utile considerare non solo il livello di protezione (consigliamo sempre almeno un SPF 30) , ma anche il tipo di prodotto più adatto alle proprie abitudini.

Le creme solari tradizionali, vendute in tubi o flaconi, hanno la classica consistenza di una “crema” e sono facili da dosare. Al contrario, le formulazioni spray si distinguono per la loro leggerezza e praticità: sono comode per applicazioni rapide su ampie zone del corpo, ma è importante spruzzare bene il prodotto sulla pelle per evitare zone non protette.

A prescindere dalla tipologia, tutte le creme solari sono ad ampio spettro, ovvero proteggono sia dai raggi UVA che UVB. Le formule resistenti all’acqua, ideali per il mare o lo sport, garantiscono protezione durante l’immersione (e non dopo!), il che significa che una volta usciti dall’acqua ed essersi asciugati sarà necessario ripetere l’applicazione.

Esistono poi prodotti specifici per il viso, spesso arricchiti con ingredienti tipici delle creme viso (acido ialuronico, vitamine E e altri), pensati per essere di rapido assorbimento e non appesantire il viso.

Scegliere la tipologia più adatta alle proprie esigenze aiuta a garantire una protezione efficace e una maggiore regolarità nell’applicazione.

Torna all'inizio

Come leggere l'etichetta

Saper leggere l’etichetta di una crema solare è fondamentale per scegliere con consapevolezza. Il primo dato da controllare è il fattore di protezione (SPF), che indica l’efficacia contro i raggi UVB: un SPF 30 blocca circa il 97% dei raggi, mentre SPF 50 arriva al 98%, una differenza significativa per le pelli chiare o sensibili.

È poi importante verificare la protezione dai raggi UVA, riconoscibile dal simbolo “UVA” in un cerchio, fondamentale per contrastare l’invecchiamento cutaneo e i danni profondi.

Controllare anche la lista degli ingredienti aiuta a evitare sostanze controverse. Alcuni ingredienti usati nei solari sono sospettati di essere interferenti endocrini, ossia capaci di alterare l’equilibrio ormonale. Per precauzione, è meglio evitare:

  • Filtri solari: homosalate, ethylhexyl methoxycinnamate, benzophenone-3
  • Conservanti: propylparaben, butylparaben
  • Octocrylene: legato a problemi di fotosensibilizzazione e impatto ambientale

Infine, chi ha pelle sensibile o allergie dovrebbe evitare prodotti con fragranze allergeniche, come limonene, citronellol, benzyl alcohol e linalool (solo per citarne alcune), solitamente indicati in fondo all’INCI.

Torna all'inizio

Criteri per scegliere una crema solare di qualità

Scegliere una buona crema solare non significa solo affidarsi a una marca nota o a un alto SPF. È importante valutare diversi aspetti per trovare il prodotto più adatto alla propria pelle e allo stile di vita.

Il primo passo è conoscere il proprio fototipo, ovvero il tipo di pelle in base alla sua reazione al sole. Le pelli più chiare, che si scottano facilmente, hanno bisogno di una protezione alta o molto alta (SPF 50 o 50+ o superiore), mentre chi ha una pelle più scura o si abbronza con facilità può optare per SPF più bassi, pur continuando a proteggersi. Sul sito di Altroconsumo è disponibile un calcolatore utile per individuare il proprio fototipo e scegliere lo schermo solare adeguato.

Un altro fattore da considerare è l’attività prevista: per una giornata al mare o per chi fa sport all’aperto, è consigliabile scegliere una crema che sia comoda e piacevole da usare, perché dovrà essere riapplicata molte volte (dopo l’immersione e/o dopo aver sudato molto)

Infine, entrano in gioco anche le preferenze personali: la consistenza della crema, il profumo (o la sua assenza), e la presenza di ingredienti naturali o biologici. Una crema che piace e si applica volentieri è anche una crema che si userà più regolarmente, migliorando davvero la protezione della pelle.

Torna all'inizio

Migliori marche di crema solare

I nostri test confermano che le migliori marche di creme solari si trovano trasversalmente in tutti i canali di vendita: ci sono ottimi prodotti venduti al supermercato, in farmacia e profumeria.

Consultate il nostro comparatore per scoprire quale prodotto può fare al caso vostro o della vostra famiglia, più piccoli compresi. 

Torna all'inizio

Consigli per l'uso corretto

Una crema solare, per quanto efficace, non serve a molto se non viene usata correttamente. Spesso si sottovaluta l’importanza delle modalità di applicazione, ma è proprio da questi piccoli gesti che dipende la reale protezione della nostra pelle.

Il primo passo è applicare la crema prima di esporsi al sole: applicarla direttamente sotto il sole quando si è già sudati o bagnati, riduce drasticamente la sua efficacia.

La quantità è un altro aspetto cruciale: se ne usa quasi sempre troppo poca. Per proteggere correttamente tutto il corpo di un adulto servono circa 30-40 grammi di prodotto, ovvero sei cucchiaini da tè colmi. Non bisogna avere paura di abbondare: uno strato sottile non basta.

La riapplicazione va fatta regolarmente, soprattutto ogni due ore, e sempre dopo il bagno, dopo aver sudato molto o essersi asciugati con l’asciugamano. Anche le creme “water resistant”, infatti, non sono eterne.

Infine, ricordiamoci che la crema solare non è un lasciapassare per esporsi al sole senza limiti. L’ideale è evitare le ore più calde della giornata, tra le 11 e le 15, e accompagnare la protezione con abiti leggeri, cappelli a tesa larga e occhiali da sole. La protezione migliore nasce sempre da una combinazione di buone abitudini.

Proteggere la pelle significa prendersi cura di sé, oggi e in prospettiva futura. Bastano pochi accorgimenti, ripetuti con costanza, per ridurre sensibilmente i rischi e godersi il sole in sicurezza.

Torna all'inizio

Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sulle creme solari

Come funzionano le creme solari?

I prodotti solari sono dei prodotti cosmetici in grado di garantire protezione dai raggi UV. Questa azione è esercitata da particolari ingredienti, detti filtri UV, in grado di schermare le radiazioni attraverso dei meccanismi specifici.

I filtri UV fisici (detti anche minerali o inorganici) riflettono le radiazioni UVA e UVB come uno specchio. Sono filtri fisici il biossido di titanio (titanium dioxide) e l’ossido di zinco (zinc oxide).

I filtri UV chimici (detti anche organici) assorbono la radiazione e la disperdono sotto altre forme di energia.

Con la protezione solare ci si abbronza?

Sì. Come abbiamo già detto, nessuna crema solare è in grado di bloccare il 100% delle radiazioni UV, anche utilizzando i prodotti con SPF 50+. Quindi, una quota di raggi UV entreranno comunque in contatto con la pelle che reagirà attivando il suo prima sistema di difesa, la melanina, responsabile della sua pigmentazione.

Come portare creme solari in aereo?

Valgono le stesse regole previste per gli altri prodotti cosmetici in forma liquida. Nel bagaglio a mano sono consentiti formati fino ai 100 ml. Formati superiori vanno necessariamente imbarcati nel bagaglio che andrà in stiva.

Queste regole non valgono per i prodotti che vengono acquistati nei duty-free degli aeroporti: quindi se si preferisce non imbarcare il proprio bagaglio in stiva, è possibile comprare la crema solare (e qualsiasi altro prodotto liquido) in aeroporto dopo la fase dei controlli e tenerlo nel proprio bagaglio a mano durante il volo.

Quali creme solari in gravidanza?

Non ci sono prodotti specifici per le donne in gravidanza. Per tutti i soggetti è importante proteggersi dal sole, non solo attraverso le creme solari, ma anche seguendo una serie di comportamenti corretti (non esporsi durante le ore più calde, stare all’ombra, indossare abiti e cappello). Durante il periodo della gravidanza possono formarsi macchie scure sulla pelle che, in genere, tendono a risolversi dopo il parto. Quindi anche per questo bisogna curare l’esposizione solare, proteggendosi nella giusta maniera, prediligendo creme con fattori di protezioni (SPF) elevati.

Che scadenza hanno le creme solari?

La maggior parte dei cosmetici in commercio ha un PAO (period after opening, periodo dopo l’apertura) di 12 mesi e le creme solari non fanno eccezioni: quindi significa che una volta aperte il produttore “garantisce” che si possono usare per i successivi 12 mesi senza che vi siano rischi.

Abbiamo da poco pubblicato i risultati di un test un po’ speciale per verificare proprio quanto durano le creme solari usate l’anno prima e avanzate: in un laboratorio specializzato abbiamo sottoposto alcuni tra i prodotti solari testati l’anno precedente ad una sorta di “stress” test, simulando l’utilizzo tipico durante le vacanze, sottoponendo i prodotti a sbalzi termici, esposizione ai raggi UV e lunghi periodi di conservazione. Dopo circa 14 mesi, molte creme hanno mantenuto sia l’aspetto che l’efficacia protettiva, mentre in pochi casi si sono riscontrate alterazioni visibili come separazione dei componenti o cattivo odore, e perdita di efficacia contro i raggi UV. Se la crema mantiene odore, colore e consistenza originari, può essere ancora utilizzata con una certa tranquillità, soprattutto se non si appartiene a categorie più vulnerabili come bambini o persone con problemi dermatologici. Tuttavia, non è consigliabile conservarla oltre i due anni dall’apertura, poiché col tempo i filtri solari possono degradarsi, riducendo la protezione e favorendo la proliferazione di microrganismi. Una corretta conservazione - lontano da fonti di calore, luce diretta, umidità e sabbia - e l’utilizzo in abbondanza, con frequente riapplicazione, aiutano inoltre a ridurre la probabilità che il prodotto avanzi per l’anno successivo.

Cosa significa il numero sulle creme solari?

Il numero indicato sulle confezioni delle creme solari si riferisce all’SPF, ovvero al fattore di protezione dai raggi UVB. La raccomandazione europea sui prodotti solari individua sette diversi SPF che si possono indicare in etichetta (SPF 6, 10, 15, 20, 30, 50, 50+), corrispondenti a quattro livelli di protezione (protezione bassa, media, alta e molto alta). Ovviamente, più è alto l’SPF e maggiore è la quantità di radiazione bloccata.

Per quanto riguarda la protezione dai raggi UVA, l’indicazione è data da un bollino apposto sull’etichetta al cui interno vi è la dicitura UVA: non c’è un fattore di protezione numerico per i raggi UVA, la raccomandazione europea prevede solo che sia pari ad almeno 1/3 dell’SPF indicato in etichetta.

Torna all'inizio