Consigli

Cosa fare in caso di scottature o eritemi

10 agosto 2022
Scottature: come trattarle

Estate: sole, mare e giornate all'aria aperta, ma purtroppo anche qualche insidia. Scottature ed eritemi possono essere all'ordine del giorno e spesso il buon senso non basta a gestire correttamente questi spiacevoli inconvenienti. Ecco come rimediare nella maniera corretta ed efficace per non farsi rovinare la vacanza.

Scottature ed eritemi sono sempre dietro l'angolo quando ci si espone al sole senza adeguate protezioni. La pelle si infiamma, diventa rossa, brucia e tira. A volte si innesca una vera e propria reazione allergica, con la comparsa di lesioni cutanee (i cosiddetti pomfi) e prurito, che può durare diversi giorni. Un metodo per prevenire disagi di questo genere può essere di sicuro applicare costantemente una buona crema solare.

Come scegliere la crema solare

Alle volte, però, la crema può non bastare, spesso per la scelta di un fattore di protezione non adatto alla nostra pelle, a causa di una eccessiva esposizione ai raggi solari o per dimenticanza nell'applicazione. Senza nemmeno rendercene conto potremmo ritrovarci vittime di scottature: ne esistono di due livelli.

Eritema o ustione?

ll primo livello di scottatura è l’eritema solare: la pelle si presenta arrossata, gonfia, spesso anche dolorante. Per le scottature più lievi basta una buona crema riparatrice; qualche accorgimento in più, invece, per le più gravi. Il secondo gradino è, infatti, l’ustione: la scottatura è più profonda e la pelle è molto rossa, il gonfiore evidente, il dolore forte. Possono comparire bolle piene di liquido. A volte insorgono anche mal di testa, malessere generale e febbre. Nella maggior parte dei casi, gli eritemi solari di lieve entità guariscono spontaneamente nel giro di poco tempo. Per questo, prima di precipitarsi dal farmacista per acquistare una delle innumerevoli preparazioni per lenire le scottature disponibili in commercio, si può ridurre il fastidio con qualche semplice rimedio o con un prodotto che potremmo avere già in casa.

Cosa fare

  • Sulla pelle arrossata o ustionata vanno fatti impacchi con acqua fredda o tiepida. Non esporti al sole. Se l’area è vasta, è consigliabile farsi una doccia fredda. Una crema idratante può lenire il fastidio legato all’eritema o alla scottatura;
  • Il mal di testa è un sintomo di disidratazione. Per evitarlo, è bene bere molta acqua a piccoli sorsi.
  • Se sono presenti vesciche, quelle più grandi e piene di liquido vanno forate con un ago sterile (o passato sulla fiamma) per fare uscire il contenuto, senza togliere la pelle che le ricopre che funziona da medicazione naturale, mentre quelle piccole non vanno toccate.
  • In caso di dolore o febbre si può assumere per bocca del paracetamolo oppure, se già disponibile e ben tollerato, un antinfiammatorio. I più sicuri sono l’ibuprofene e il diclofenac. Sono entrambi farmaci ben noti ma possono presentare rischi di seri effetti indesiderati e non devono essere prescritti né assunti con leggerezza.

Cosa è meglio evitare

  • Fin quando la situazione non è migliorata, evita di esporti al sole per qualche giorno. Passata la fase acuta, esponiti gradualmente utilizzando sempre creme solari;
  • Non applicare creme contenenti un antistaminico o un anestetico, profumi o detergenti profumati sulla parte interessata: si rischia di peggiorare la situazione e di causare sensibilizzazione e reazioni avverse al contatto con la luce; 
  • La buccia di patata, l'albume dell'uovo, l'olio d'oliva o gli altri rimedi "naturali" sono inutili e, spesso, anche controproducenti;
  • Evita di grattarti per evitare di procurarti inutili ferite, con il rischio che si infettino.

Quando andare dal medico

Il ricorso al medico è necessario se non ci sono miglioramenti e il dolore persiste, se insorge febbre alta (indicativamente sopra i 38,5°C), se compaiono malessere generale, nausea, vomito, stato confusionale.

Quali rimedi scegliere

Se il prurito è intenso, puoi applicare sulla parte una crema a base di idrocortisone. Sono in libera vendita le preparazioni allo 0,5% (per esempio, Cortidro, Foille insetti, Dermocortal, Sintotrat, Dermirit e Lenirit), una concentrazione più che sufficiente per risolvere il problema. In quanto farmaci da banco sono a completo carico del cittadino. È importante non applicarle dove ci sono ferite o piaghe o su zone del corpo troppo estese, per esempio quando compare un eritema diffuso. Infatti le creme cortisoniche non sono creme solari (non proteggono dal sole) né semplici doposole. Vanno applicate con cautela, 1-2 volte al giorno, mai ai bambini sotto i 12 anni. Inoltre, la tradizione fitoterapica indica come rimedi utili in caso di ustioni lievi o eritemi il gel di Aloe vera o l’olio di Iperico. È consigliabile tenere le confezioni in frigo e applicare uno strato freddo di prodotto sulla pelle integra.

Attenzione a cosa comprate

Spesso i farmaci si promuovono per usi molto specifici, ma in realtà possono essere usati in diverse situazioni. Prendiamo l’esempio di Foille sole (crema e spray) e Foille Insetti: la prima contiene una preparazione a base di un anestetico locale, la seconda idrocortisone allo 0,5%. Nonostante i nomi, la prima può essere utilizzata anche per le punture d’insetti, mentre la seconda può essere usata anche per gli eritemi solari. Stesso discorso vale per le creme contenenti antistaminici (come Polaramin 1%). Le indicazioni dei foglietti illustrativi delle creme a base di anestetici, antistaminici o cortisonici allo 0,5% ci dicono che questi farmaci possono essere usati per il sollievo dal prurito, per il trattamento di punture d’insetto, per gli eritemi solari e le ustioni minori. In generale, però, è meglio evitare creme a base di antistaminici o anestetici locali quando si è esposti al sole, perchè possono causare sensibilizzazione della cute e reazioni fototossiche. Vi ricordiamo infine che queste reazioni possono avvenire anche con creme contenenti ketoprofene e farmaci assunti per bocca.