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Allergeni nei cosmetici: come evitare irritazioni cutanee e reazioni allergiche

Per chi ha una pelle particolarmente sensibile ad alcune sostanze, sapere cosa c’è nei cosmetici che usa può evitare una fastidiosa irritazione cutanea o, nei casi più gravi, una vera e propria reazione allergica. La legge obbliga i produttori a indicare in etichetta le fragranze allergeniche a rischio. Ecco la lista.

Con il contributo esperto di:
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29 aprile 2025
Allergeni nei cosmetici

La cura della pelle parte dalla consapevolezza di ciò che applichiamo sul nostro corpo. Sempre più persone manifestano sensibilità o reazioni allergiche ai cosmetici, spesso senza sapere che la causa può essere nascosta tra gli ingredienti. Alcuni allergeni, pur essendo autorizzati e comunemente usati per profumare o conservare i prodotti, possono provocare irritazioni cutanee, rossori o vere e proprie dermatiti. Scopri quali sono le sostanze da tenere d’occhio in etichetta e come scegliere cosmetici più sicuri, soprattutto se hai la pelle sensibile. Torna all'inizio

Cos’è un allergene e come può influire sulla pelle?

Un allergene è una sostanza innocua per la maggior parte delle persone ma che è in grado di produrre manifestazioni allergiche di varia natura in individui predisposti. Un individuo allergico può entrare in contatto con gli allergeni in svariati modi, da cui dipende la risposta dell'organismo: se l'allergene è stato aspirato presumibilmente si avranno sintomi respiratori, se è entrato in contatto con la cute l'organismo risponderà con un'infiammazione della pelle.

Le reazioni avverse ai prodotti cosmetici sono principalmente legate alla presenza di allergeni che possono provocare sensibilizzazione, irritazione, dermatite, fotosensibilità, orticaria, etc. Bruciore e arrossamento sono le reazioni più frequenti, mentre le allergie da contatto, che si presentano ogni volta che la pelle viene a contatto con il prodotto contenente l’allergene, sono più rare. In caso di reazione, anche di lieve entità, è meglio sospendere l’uso del prodotto e se la problematica persiste consultare il medico, provvisti dell’elenco ingredienti presente in etichetta.

Non è possibile escludere qualunque reazione per qualunque persona in qualunque momento, per questo si parla di rischio di allergie minore o maggiore, non si può invece definire un prodotto cosmetico “anallergico”. I prodotti più a rischio sono quelli che rimangono a lungo a contatto con la pelle, come le creme o i deodoranti, al contrario di quelli che si risciacquano come il sapone che hanno un rischio basso perché il tempo di contatto è minimo. Per valutare il rischio di reazioni allergiche di un cosmetico è da considerare anche l’area di applicazione, ad esempio è necessario prestare più attenzione ai prodotti che si applicano sulle labbra o alle salviettine umidificate dei bambini utilizzate nella zona intima.

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Allergeni nei cosmetici: cosa dice la normativa?

Le considerazioni alla base del regolamento europeo sui cosmetici stimano che la percentuale di individui allergici alle fragranze allergeniche nell’Unione Europea oscilli tra l’1% e il 9%. Le allergie da contatto rappresentano reattività immunitarie specifiche che perdurano nell’arco di tutta la vita. L’esposizione ripetuta a una quantità sufficiente di un allergene può scatenare la dermatite allergica da contatto, meglio conosciuta come eczema. In presenza di sensibilizzazione pregressa a un allergene, quantità anche minime possono causare sintomi allergici. Pertanto, affinché le persone sensibilizzate possano evitare il contatto con le sostanze scatenanti, è essenziale fornire informazioni sulla potenziale presenza di fragranze allergeniche nei prodotti cosmetici.

Le fragranze sono molto utilizzate nei cosmetici e prodotti per la cura del corpo per migliorare la piacevolezza, ma si trovano anche in detersivi, detersivi lavatrice e altri prodotti per la pulizia della casa e la normativa sull’etichettatura dei nuovi allergeni per i prodotti cosmetici si estende anche ai detersivi e prodotti per la pulizia della casa.
Il nuovo regolamento europeo (2023/1545) sull'etichettatura degli "allergeni delle fragranze" vuole proteggere le persone allergiche permettendogli di fare una scelta corretta al momento dell’acquisto, verificando le informazioni in etichetta. Questa norma introduce l’obbligo da agosto 2023 (con un periodo di transizione fino al 2026 per smaltire eventuali stock e al 2028 per eliminare quelli presenti sul mercato) di riportare in etichetta alcune nuove sostanze riconosciute come frequenti allergeni, in aggiunta a quelle già identificate dalla precedente direttiva 2003/15/CE e già presenti in etichetta da diversi anni. I cosiddetti "allergeni delle fragranze" erano inizialmente 26, di cui due sono stati vietati definitivamente da qualche anno, a queste 24 sono state aggiunte altre 56 di recente, per un totale di 80 per cui è obbligatorio riportare la presenza al di sopra di specifiche concentrazioni di soglia (0,001% nei prodotti senza risciacquo e lo 0,01% nei prodotti con risciacquo). Non vi è alcun obbligo di rimuovere queste sostanze dalle formulazioni, ma indicarne la presenza per proteggere le persone sensibili. 

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La lista degli allergeni più comuni nei cosmetici

Le fragranze possono provocare irritazione cutanea e in alcuni casi anche reazioni allergiche. Per questo la normativa europea sui cosmetici ha imposto ai produttori di indicare in etichetta le sostanze che possono provocare reazioni indesiderate con maggiore frequenza. Chi ha una pelle particolarmente sensibile dovrebbe verificarne la presenza in etichetta per prevenire possibili reazioni spiacevoli e scegliere un prodotto che non ne contiene.

In totale la normativa europea ha identificato 80 sostanze. Le 24 sostanze individuate più a rischio irritazione cutanea in soggetti sensibili che sono già presenti in etichetta da diversi anni secondo le indicazioni della normativa europea sono:


Sostanza
1 Amyl cinnamal
2 Amylcinnamyl alcohol
3 Benzyl alcohol
4 Benzyl salicylate
5 Cinnamyl alcohol
6 Cinnamal
7 Citral
8 Coumarin
9 Eugenol
10 Geraniol
11 Hydroxycitronellal
12 Hydroxymethylpentyl-cyclohexenecarboxaldehyde
13 Isoeugenol
14 Anisyl alcohol
15 Benzyl benzoate
16 Benzyl cinnamate
17 Citronellol
18 Farnesol
19 Limonene
20 Linalool
21 Methyl heptine carbonate / Methyl 2-Octynoate
22 Alpha-isomethyl ionone
23 Oakmoss extract / Evernia prunastri extract
24 Treemoss extract / Evernia furfuracea extract
 
Dal 2023 sono state aggiunte altre 56 sostanze, i produttori hanno tempo per inserirle nella lista in etichetta fino al 2026, ma abbiamo notato la loro presenza già in alcuni prodotti:


Sostanza
1 Pinus Mugo
2 Pinus Pumila
3 Cedrus Atlantica Oil/Extract
4 Turpentine
5 Alpha-Terpinene
6 Terpinolene
7 Myroxylon Pereirae Oil/Extract
8 Rose Ketones
9 3-Propylidenephthalide
10 Lippia citriodora absolute
11 Methyl Salicylate
12 Acetyl Cedrene
13 Amyl Salicylate
14 Anethole
15 Benzaldehyde
16 Camphor
17 Beta-Caryophyllene
18 Carvone
19 Dimethyl Phenethyl Acetate
20 Hexadecanolactone
21 Hexamethylindanopyran
22 Linalyl Acetate
23 Menthol
24 Trimethylcyclopentenyl Methylisopentenol
25 Salicylaldehyde
26 Santalol
27 Sclareol
28 Terpineol
29 Tetramethyl acetyloctahydronaphthalenes
30 Trimethylbenzenepropanol
31 Vanillin
32 Cananga Odorata Oil/Extract
33 Cinnamomum Cassia Leaf Oil
34 Cinnamomum Zeylanicum Bark Oil
35 Citrus Aurantium Flower Oil
36 Citrus Aurantium Peel Oil
37 Citrus Aurantium Bergamia Peel Oil
38 Citrus Limon Peel Oil
39 Lemongrass Oil
40 Eucalyptus Globulus Oil
41 Eugenia Caryophyllus Oil
42 Jasmine Oil/Extract
43 Juniperus Virginiana Oil
44 Laurus Nobilis Leaf Oil
45 Lavandula Oil/Extract
46 Mentha Piperita Oil
47 Mentha Viridis Leaf Oil
48 Narcissus Extract
49 Pelargonium Graveolens Flower Oil
50 Pogostemon Cablin Oil
51 Rose Flower Oil / Extract
52 Santalum Album Oil
53 Eugenyl Acetate
54 Geranyl Acetate
55 Isoeugenyl Acetate
56 Pinene
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Come leggere l’etichetta dei cosmetici

Capire l’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti riportato sulle etichette dei prodotti cosmetici, è il primo passo per fare scelte più consapevoli e sicure. Dall’ordine con cui sono elencate le sostanze alla distinzione tra ingredienti naturali e sintetici, interpretare correttamente l’INCI può aiutarti a evitare allergeni nascosti e irritazioni cutanee, soprattutto se hai la pelle sensibile. Scopri come leggere l’etichetta e riconoscere le sostanze potenzialmente allergizzanti.

INCI: cos’è e come interpretarlo

INCI è l’acronimo di “nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici” e indica la modalità in cui tutti gli ingredienti usati nei prodotti cosmetici devono essere indicati nella lista degli ingredienti. Ciò rende riconoscibili in tutta Europa, ma anche in gran parte del resto del mondo (con alcune eccezioni in relazione a specifiche sostanze), gli ingredienti presenti nei prodotti. La lista degli ingredienti segue un ordine decrescente in funzione della quantità in cui le sostanze vengono utilizzate fino all’1%, da questo livello in poi l’ordine può essere casuale, in sostanza, la base che costituisce essenzialmente un prodotto è fatta dagli ingredienti presenti ai primi posti.

Un altro trucco per interpretare l’INCI è che gli ingredienti naturali sono riportati con il nome botanico (es: l'olio di mandorle dolci è Prunus Amygdalus Dulcis Oil), mentre quelli di origine naturale, cioè derivano dalla natura ma sono stati trattati chimicamente per modificarne la struttura sono scritti in inglese (es. sodium cocoate è una sostanza lavante che deriva dal cocco).

Parfum/Fragranza: cosa significa in etichetta?

Il profumo viene aggiunto per rendere i prodotti cosmetici più gradevoli, ma a volte anche per ricordare la presenza di un ingrediente naturale vantato in etichetta che in realtà è presente solo in minime quantità. La legge prevede che il produttore riporti l’indicazione parfum o fragrance in etichetta, senza specificare la formulazione completa della profumazione, a meno che siano presenti sostanze allergizzanti che devono essere esplicitate separatamente (ad esempio limonene, linalool).
La dicitura parfum può fare riferimento sia a profumazioni di origine sintetica sia naturale e può essere presente in qualunque posizione dell’elenco ingredienti, prima si trova nella lista più ce n’è, gli allergeni se presenti, invece, si trovano generalmente verso al fine della lista perché presenti in piccole quantità, ma tali comunque da presentare un potenziale rischio per le persone sensibili.

Quali termini attenzionare se si è allergici o sensibili, Trucchi per riconoscere i prodotti più sicuri

Dobbiamo partire con una premessa importante: la maggior parte dei prodotti cosmetici in commercio è sicura e molti degli allarmismi che circolano (soprattutto sul web) non sono fondati. Tra le migliaia e migliaia di ingredienti impiegati dall’industria cosmetica, pochissimi sono da evitare per motivi precauzionali di sicurezza e tra questi, alcuni lo sono solo per alcuni soggetti particolarmente sensibili. In generale più che affidarsi ai claim riportati in etichetta sul fronte della confezione, consigliamo di verificare la lista ingredienti sul retro, anche se nascosta o scritta in piccolo, il vero trucco per riconoscere i prodotti più sicuri è armarsi di pazienza e familiarizzare con l’INCI. Se si è allergici o sensibili è meglio evitare la presenza delle sostanze allergizzanti riportate in elenco in particolare per i prodotti che restano a lungo sulla pelle, non è necessario evitare del tutto il profumo, dai nostri test esistono prodotti con profumo ma senza allergeni.

Esempi di etichette

Etichetta Lavera 

La formulazione contiene 5 allergeni del profumo della vecchia lista (limonene, geraniol, citral, linalool, coumarin) mentre l’asterisco indica che provengono da olii essenziali, sono comunque sostanze a rischio di reazione allergica, indipendentemente dalla loro origine, naturale o sintetica.

Etichetta Omia

La formulazione contiene 5 vecchi allergeni (alpha isomethyl ionone, citronellol, coumarin, geraniol, linalool) e 7 nuovi (dimethyl phenentyl acetate, geranyl acetate, linalyl acetate,rose ketones, terpineol,  tetramethyl acetyloctahydronaphtalenese, vanilin), questo produttore ha aggiornato l’etichetta, ma la normativa prevede un periodo di transizione fino a giugno 2026 per i prodotti già sul mercato.
 
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Attenzione ai claim pubblicitari

La maggior parte delle creme in commercio contiene fragranze e profumi: ciò rende l’esperienza di utilizzo più piacevole, ma, nel caso in cui si soffra di allergie o se si ha la pelle particolarmente sensibile, diventa difficile trovare dei prodotti che vadano bene. Purtroppo, è importante non fidarsi di alcune dichiarazioni presenti in etichetta che non si traducono necessariamente in una lista degli ingredienti sicura.

"Ipoallergenico": cosa significa davvero?

Il claim “ipoallergenico”, presente spesso sui prodotti cosmetici, in particolare per le creme, è un’autodichiarazione del produttore che ha studiato la formulazione per minimizzare il rischio di allergie, evitando la presenza di sostanze note per essere sensibilizzanti o allergeniche, ma non garantisce l’assenza di rischio a dispetto di quello che si potrebbe invece pensare. Non è invece ammesso l’uso del claim “anallergico” perché non è possibile escludere qualunque reazione per qualunque persona in qualunque momento, ma solo ridurre il rischio.

"Dermatologicamente testato": perché non è una garanzia assoluta?

La stessa falsa percezione di sicurezza potrebbe essere indotta dal claim “dermatologicamente testato” che in realtà è ancor meno significativo, poiché non dà alcuna garanzia assoluta, non suggerisce nulla sulla cura della formulazione, ma semplicemente indica il fatto che il prodotto sia stato testato sotto la supervisione di un dermatologo su un gruppo di soggetti (cosa che avviene normalmente), non è dato sapere quanti e con che risultati.

"Senza profumo" vs "Senza allergeni": differenze importanti

Un’indicazione utile, invece, è la dicitura ”senza profumo”, che indica chiaramente l’assenza di profumo e fragranze, sia di tipo naturale sia sintetico. Il claim “senza allergeni” fa riferimento invece all’assenza di tutte le sostanze riportate nell’elenco europeo di quelle a maggior rischio.

Senza profumo e senza allergeni non significano la stessa cosa, presentano alcune differenze importanti: potrebbero esserci prodotti con profumo che però non contengono allergeni e viceversa, prodotti senza profumo aggiunto che però contenendo olii essenziali potrebbero avere allergeni. Se si cerca un prodotto senza fragranze allergeniche e/o profumo il nostro consiglio è di verificare la loro presenza consultando la lista degli ingredienti: le fragranze allergeniche (ad esempio, limonene, citronellol, linalool e tutte le altre indicate nell’elenco riportato sopra) si trovano quasi sempre alla fine dell’elenco di tutti gli ingredienti impiegati, Il profumo (in etichetta indicato come “parfum”) a seconda dei diversi prodotti può trovarsi sia ai primi posti dell’elenco che agli ultimi, ovviamente più avanti nella lista è presente, meno ce n’è.

CLAIM SPIEGAZIONE COMMENTO
Ipoallergenico È un autodichiarazione del produttore che afferma di aver studiato la formulazione per minimizzare il rischio di allergie, in generale eliminando la presenza di alcune sostanze profumanti note allergizzanti. Indica una generica riduzione del rischio, non ne garantisce l’assenza, crea una falsa convinzione di sicurezza.
Dermatologicamente testato Il produttore indica che il prodotto è stato testato sotto la supervisione di un dermatologo su un gruppo di soggetti (cosa che avviene normalmente), ma senza specificare quanti e con che risultati. Non suggerisce nulla sulla formulazione, non garantisce né l’assenza né la riduzione del rischio.
Senza profumo Indica chiaramente l’assenza di profumo e fragranze, sia di tipo naturale sia sintetico, potrebbe contenere allergeni anche senza avere profumo (es. olii essenziali, conservanti) e la piacevolezza del prodotto potrebbe essere inferiore. Le sostanze profumanti sono tra i più frequenti allergeni, eliminare il profumo riduce il rischio, anche se non lo elimina. Nell’elenco ingredienti non comparirà “parfum” o “fragrance”.
Senza allergeni Fa riferimento all’assenza di tutte le sostanze profumanti riportate nell’elenco europeo di quelle a maggior rischio, potrebbe contenere profumo anche senza allergeni. Eliminare le sostanze profumanti più frequenti allergeni, riduce il rischio, anche se non lo elimina. Nell’elenco ingredienti non comparirà nessuna delle sostanze classificate come allergeni a livello europeo.
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Consigli pratici per evitare irritazioni e reazioni allergiche

Ecco cosa fare con i prodotti cosmetici e quando è il caso di consultare un medico.

Test del cerotto

Il patch test (o test del cerotto) è utilizzato in laboratorio per valutare il potenziale allergizzante di sostanze o prodotti in genere prima dell’immissione in commercio del prodotto stesso, eseguito sotto il controllo di un dermatologo o di un medico, lasciandolo in contatto per tempi prolungati. Non è un test da effettuare a casa, serve una preparazione specifica, se desiderate verificare un nuovo prodotto provatelo su una piccola parte del corpo, di solito si consiglia l’avambraccio o dietro l’orecchio che è meno visibile. La prova non è necessaria per i prodotti da risciacquo come saponi e shampoo perché il tempo di contatto è molto breve, può essere utile per soggetti sensibili per le creme che restano a contatto a lungo con la pelle ed è assolutamente necessario per le tinte per capelli.

Quali cosmetici scegliere se si ha la pelle sensibile

In generale si può affidarsi al claim “senza allergeni”, anche se la scelta migliore è controllare l’elenco ingredienti. Le persone con la pelle sensibile dovrebbero evitare i prodotti che contengono le sostanze allergizzanti in particolare nei prodotti che non si risciacquano.

Alternativa ai prodotti con fragranze: cosmetici senza profumo e dermatologici

In commercio sono disponibili diversi prodotti senza profumo, potete verificare l’assenza della dicitura parfum o fragrance nella lista ingredienti oppure potete scegliere il claim “senza profumo”, anche se non è obbligatorio, per cui potrebbero esserci prodotti non profumati che non riportano il claim. E’ importante ricordare che potrebbero esserci prodotti senza profumo aggiunto che però contenendo olii essenziali potrebbero avere allergeni, per cui se l’obiettivo di scegliere prodotti senza profumo è di ridurre il rischio di allergie, meglio verificare in etichetta l’assenza di sostanze allergizzanti. La scelta invece di prodotti che si autodefiniscono dermatologici o dermatologicamente testati non è una garanzia assoluta e non suggerisce nulla sulla formulazione, potrebbe dare una falsa convinzione di maggiore sicurezza: meglio leggere la lista degli ingredienti.

Quando rivolgersi al medico o al dermatologo

Se si dovesse verificare qualunque reazione indesiderata durante l’uso di un prodotto cosmetico o per la cura del corpo, è meglio sospendere l’uso immediatamente, sciacquare con acqua tiepida e non utilizzare più. Se la reazione persiste è meglio rivolgersi al medico, muniti di lista ingredienti, il quale consiglierà se necessario di rivolgersi ad un dermatologo. Il Ministero della salute prevede la possibilità da parte dei consumatori di segnalare effetti indesiderabili potenzialmente attribuibili all’utilizzo di un prodotto cosmetico. Torna all'inizio