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Crystal Drops: attenzione alle gocce oculari per cambiare colore agli occhi. L’intervento di Antitrust

Occhi che da marroni diventano azzurri grazie a delle semplici gocce oculari. È questo il messaggio contenuto in alcuni video comparsi prima sul social network TikTok e poi anche su altre piattaforme come YouTube, Facebook e Instagram. Ma queste gocce, a marchio Crystal Drops sono prodotti sicuri? È presto per dirlo: mancano ancora prove riguardo la loro efficacia e, soprattutto, riguardo alla loro sicurezza. L’Antitrust ha intanto deciso di multare l’azienda produttrice per 45.000 euro per pratiche commerciali scorrette.

  • di
  • Michela Di Mario
27 luglio 2022
  • di
  • Michela Di Mario
gocce cambia colore occhi

Tutto parte da alcuni video pubblicati su TikTok in cui ragazze e ragazzi mostravano come, utilizzando delle semplici gocce oculari a marchio Crystal Drops, i loro occhi si schiarivano. Da neri o marroni diventavano molto più chiari, in alcuni casi anche azzurri o verdi. In America questi filmati sono diventati molto popolari e, con il tempo, si sono diffusi su Facebook, YouTube e Instagram per poi arrivare anche in Europa.

Tutti gli utenti che guardavano i video potevano arrivare tramite un link sul sito internet dell’azienda che produce le Crystal Drops per acquistare diversi flaconi di queste gocce. Il prezzo varia da 60 a 120 euro a seconda del colore degli occhi che si desidera.

Ora il video non è più presente sulla piattaforma Tik Tok, merito anche del procedimento avviato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha recentemente multato l’azienda produttrice per pubblicità occulta e ingannevole e ha al contempo accolto una serie di impegni proposte dalla piattaforma Tik Tok, che implementerà delle misure correttive per evitare che creator e utenti incappino in contenuti pubblicitari non chiaramente indicati come tali. Il rischio infatti è che gli utenti, soprattutto minori, siano indifesi di fronte a contenuti emotivi e coinvolgenti,il cui contenuto commerciale non è stato palesato.
Oltre a Crystal Drops sul mercato sono presenti anche altri marchi. Ma questi prodotti sono sicuri?

 

Crystal Drops: cosa sono, come si usano e come funzionano

Secondo quanto riportato sul sito del produttore a novembre 2021, per avere il cambio di colore dell’iride bisognava mettere due gocce per occhio, due volte al giorno (mattina e sera). Il trattamento poteva richiedere dai 3 ai 7 mesi. La durata, infatti, può variare da persona a persona e dipende anche dal colore di partenza: chi ha gli occhi marroni ci metterà più tempo a farli diventare azzurri rispetto a chi naturalmente ha gli occhi verdi. I risultati - secondo quanto indicato all'epoca - sono semi-permanenti e possono durare fino a diversi anni: dopo il colore naturale degli occhi tornerà lentamente come era prima.

Sul sito era presente anche la lista degli ingredienti. Le Crystal Drops sono composte da Acqua sterile, Glicerina, Carbossimetilcellulosa, Sodio, N-acetilglucosamina, Bicarbonato di potassio, Acido borico, Alcool benzilico purificato.

I nostri dubbi

Un primo dubbio riguarda l’efficacia di queste gocce: quale sostanza, tra quelle utilizzate nel prodotto, dovrebbe avere la capacità di schiarire il colore degli occhi? Nella lista degli ingredienti delle Crystal Drops, si trovano per lo più sostanze con funzione umettante e conservante. L’unica a cui potrebbe essere imputato l’effetto schiarente (ma non ne abbiamo la certezza) è l’N-acetilglucosamina.

L’N-acetilglucosamina è una molecola organica che ha un ruolo importante nell’organismo in quanto elemento fondamentale dei tessuti connettivi (come la pelle). È presente anche negli integratori alimentari, come quelli per pelle, unghie e capelli. Nei cosmetici invece è classicamente utilizzata con attività di “skin conditioner”, cioè per mantenere la pelle idratata, elastica e morbida.

Questa sostanza, però, potrebbe avere anche un altro effetto cosmetico: ridurre la pigmentazione delle macchie cutanee attraverso l’inibizione della produzione della melanina, il pigmento che dà il tono alla nostra pelle. I pochi studi disponibili a riguardo ne valutano l’attività schiarente da sola o insieme a un’altra sostanza con una più studiata attività schiarente, la nicotinamide.

Anche la pigmentazione dell’iride è dovuta alla presenza di melanina e la sua qualità e quantità ne determinano la colorazione. È possibile quindi utilizzare la N-acetilglucosamina oltre che per schiarire il tono della pelle anche per modificare la pigmentazione dell’iride? Non lo sappiamo. Non ci sono studi pubblicati che valutino questa azione a livello oculare. Non è quindi chiaro se utilizzare questa sostanza sotto forma di collirio e con questa finalità sia efficace e riesca a determinare l’effetto sperato.

Il secondo dubbio riguarda la sicurezza. In assenza di dati non abbiamo garanzie dell’assenza di rischi per i nostri occhi. Sia nel breve periodo, sia con un utilizzo protratto per mantenere l’effetto desiderato, sia dopo che si è smesso di utilizzarlo. Mancano studi in grado di escludere che l’azione di queste gocce risulti irritante o tossica sia per gli strati più superficiali dell’occhio, sia per la parte posteriore dove la melanina ha una importante funzione protettiva.

Il procedimento dell’Antitrust

Di queste gocce si è occupata anche l’Antitrust, che ha da poco concluso un procedimento per pratiche commerciali scorrette, arrivando a multare l’azienda produttrice per 45.000 euro. Secondo l’Autorità della concorrenza e del mercato, il video circolato su TikTok avrebbe diffuso sulla propria piattaforma i video che mostrano le Crystal Drops senza che ne venga palesato il contenuto non palesava la sua natura promozionale, non permettendo così agli utenti di attivare le naturali difese interpretative che si innescano di fronte ad un contenuto chiaramente pubblicitario. Ma non solo. L’Antitrust ha richiesto all’azienda produttrice anche chiarimenti relativi alla composizione del prodotto. Il video risultava anche del tutto carente delle informazioni indispensabili al consumatore per decidere in modo consapevole se acquistare o meno un prodotto; e per via del mezzo impiegato -cioè un video su Tik Tok-  era in grado di raggiungere un pubblico particolarmente vulnerabile – gli adolescenti – e di minacciarne la sicurezza.

Per la mancanza di trasparenza sulla natura commerciale del video e per l’assenza di informazioni chiare - sia nel video sia sul sito di CrystalDrops - sulla natura, sulla composizione e sull’efficacie e sicurezza del prodotto offerto (non provate), l’Antitrust ha deciso di multare l’azienda produttrice per 45.000 euro, in quanto tali messaggi avevano il potenziale di indurre in inganno i consumatori sulla natura del prodotto e di metterne in pericolo la sicurezza. 

Rimane il dubbio se una multa di questa entità sia davvero un deterrente a comportamenti del genere, portati avanti su piattaforme social frequentate da un pubblico giovane, non sufficientemente maturo, che può essere indotto in errore, abusando della naturale credulità o della mancanza di esperienza dei più giovani, col rischio di minacciarne la sicurezza.