Dentifricio: quale fa bene ai denti? Il test su 13 prodotti
Molti dentifrici del test che abbiamo svolto su 13 prodotti sono poco abrasivi e hanno la quantità giusta di fluoro per difendere i denti dalle carie. Grazie alle nostre analisi in laboratorio possiamo dirvi quali sono i migliori.

L’etichetta dei dentifrici non dice molto
Per valutare efficacia e sicurezza, abbiamo inviato i dentifrici del test in laboratorio per sottoporli a una serie di analisi, perché molte informazioni non sono altrimenti ricavabili da una lettura dell’etichetta. In questo modo siamo stati in grado di darvi tutte le informazioni necessarie per scegliere un buon dentifricio, compresa la quantità di fluoro necessaria per una buona protezione dei denti.
Quale dentifricio scegliere grazie al test di Altroconsumo
Abbiamo portato in laboratorio 13 dentifrici classici tra i più diffusi sul mercato per valutarne efficacia e sicurezza. Abbiamo verificato il loro impatto ambientale e come sempre, abbiamo poi verificato la correttezza e completezza delle etichette e la presenza di ingredienti sicuri per la salute. Per quanto riguarda il fluoro, oltre ad averne verificato il tenore globale, abbiamo verificato quanto del fluoro presente sia effettivamente in grado, grazie alla sua forma chimica, di legarsi allo smalto dei denti in modo efficace.
Ma quanto fluoro ci deve essere nel dentifricio?
Il fluoro ci deve essere in un dentifricio perchè svolge un ruolo importante nella protezione dalle carie. Si trova indicato nella lista degli ingredienti. La normativa europea stabilisce il limite massimo ossia 1.500 ppm ma, purtroppo, non un limite minimo. La quantità efficace e ideale è intorno ai 1450 ppm (o comunque in una forchetta che va dai 1000 ai 1500 ppm).
Non comprate un dentifricio senza fluoro
“Senza fluoro”…con questo claim alcuni produttori promuovono i propri dentifrici creando nei consumatori la falsa convinzione che i dentifrici al fluoro siano non solo inutili, ma addirittura pericolosi, soprattutto per i bambini. La realtà è ben diversa: l’efficacia protettiva e preventiva del fluoro contro la carie dentale è riconosciuta scientificamente ed è per questo che viene aggiunto nella composizione della maggior parte dei dentifrici.
I dentifrici con biossido di titanio non vanno comprati
Abbiamo penalizzato i dentifrici che contengono biossido di titanio (lo si trova nella lista degli ingredienti indicato come titanium dioxide oppure oppure CI77891), una sostanza usata per colorare di bianco la pasta, vietata come additivo alimentare, e che secondo noi non dovrebbe essere presente neppure nei dentifrici perché entrano in contatto con la bocca e in parte ingeriti.
Igiene orale: cosa fare
L’uso del dentifricio è una parte del lavoro per la cura dei denti, altresì importanti sono un’alimentazione che limita l’assunzione di zuccheri semplici attraverso bevande e cibi fuori pasto, lo stile di vita (ad esempio, il fumo è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie a carico delle gengive) e le visite regolari dal dentista per la pulizia dei denti.
Impatto ambientale
Per l’impatto ambientale abbiamo valutato quanto gli ingredienti abbiano conseguenze negative sull’ambiente e il tipo di imballaggio, non solo dal punto di vista del materiale, ma anche il peso e la quantità di dentifricio che rimane all’interno quando viene strizzato fino alla fine. Abbiamo giudicato in modo negativo la presenza di una scatola di cartone perché inutile.
Il prezzo: i dentifrici buoni non sono i più cari
Anche in questo test sui dentifrici emerge che il costo non determina la qualità. Infatti uno dei dentifrici migliori del test costa meno della metà di quelli che hanno ricevuto una valutazione media.
I migliori dentifrici
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