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Certificato medico per palestra, corsi e attività sportive: dove si spende meno?

Abbiamo intervistato oltre mille persone della nostra community di ACmakers: dove hanno fatto la visita? Quanto hanno speso per il certificato? Hanno risparmiato di più dal medico di base, nei centri di medicina sportiva o nella palestra in cui si sono iscritti? Mediamente i prezzi sono allineati, ma conviene prima chiedere al proprio medico curante, perché in quasi la metà dei casi il dottore non ha richiesto nessun compenso. E se c'è anche l'elettrocardiogramma da fare? Ecco dove e quanto hanno speso.

Con il contributo esperto di:
01 aprile 2025
medico

Ogni anno arriva per molti il momento di iscriversi di nuovo a palestre e corsi, oppure di farlo per la prima volta. E, come prassi, viene richiesto di presentare il certificato medico sportivo per attività non agonistica o quello per attività ludico-motorie (qui le differenze tra i due).

In teoria, per palestre e altre attività amatoriali al di fuori di gare o corsi organizzati da federazioni ed enti sportivi nazionali o società loro affiliate, il certificato non è obbligatorio, ma le palestre hanno facoltà di richiederlo e molte lo fanno, soprattutto per ragioni assicurative.

Abbiamo intervistato oltre mille persone della nostra comunità di ACmakers che negli ultimi 12 mesi hanno dovuto fare un certificato sportivo per potersi iscrivere in palestra, a un corso o ad altra attività sportiva amatoriale. Dove lo hanno fatto e dove hanno speso meno?

Dove si sceglie di fare il certificato e perché?

Palestre e strutture sportive che organizzano corsi richiedono quasi sempre un certificato sportivo. Di solito è quello non agonistico, ma possono richiedere anche quello ludico-motorio: dipende dalla struttura.

La norma prevede che i due certificati possano essere rilasciati da:

  • medico curante (o pediatra nel caso di ragazzi), che può fare sia il certificato non-agonistico, sia quello ludico motorio, solo per i propri assistiti.
  • medico specialista in medicina dello sport oppure medico della Federazione medico-sportiva italiana del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano), operanti nel proprio studio, in poliambulatori (pubblici o privati) o in un Centro di medicina dello sport. Sfruttando convenzioni con essi, molte palestre offrono il servizio di certificazione all’interno della loro struttura per i loro iscritti.

Il certificato ludico-motorio può invece essere rilasciato da qualunque medico iscritto all’albo, di qualunque specializzazione, a meno che il paziente non abbia fattori di rischio cardiovascolare o malattie croniche: in questi casi, solo il proprio curante o un medico dello sport può rilasciarlo.

I fattori decisivi per la scelta

Chi ha risposto al nostro questionario si è rivolto a tutte le tipologie di strutture: studio del medico di base o di medici specialisti, poliambulatori privati, centri di medicina dello sport o alla palestra/struttura in cui si è iscritto (facendo la visita al suo interno o sfruttando le convenzioni con studi e centri medici).

A influire sulla scelta è stata più di tutto la comodità di orari e di posizione, fattore determinante per un terzo degli ACmakers. A seguire, la garanzia di tempi d’attesa rapidi, facilmente assicurata da studi e poliambulatori privati, convenzionati o meno con palestre e strutture. Spesso, però, è stato proprio l’ambulatorio del medico di base a rappresentare la soluzione in grado di assicurare comodità e affidabilità, terzo tra i motivi più rilevanti nella decisione del medico a cui affidarsi, ma anche criterio di scelta che più spesso ha premiato centri di medicina dello sport e specialisti. Solo uno su dieci ci ha segnalato di non aver avuto scelta: il medico a cui rivolgersi era già previsto nell’iscrizione.

Quanto si paga?

Rispetto alle cifre che è stato necessario pagare, ecco cosa è emerso dalle esperienze degli intervistati.

Costo del certificato dal medico di base

Buone notizie: quasi la metà delle persone che si sono rivolte al proprio medico di famiglia non ha pagato nulla. Quando, invece, il medico di base ha chiesto un compenso, il costo medio del certificato è stato di circa 38 euro e due terzi degli ACmakers che hanno risposto ha speso una cifra tra i 30 e i 50 euro, senza differenze rilevanti tra certificazione non-agonistica o ludico-motoria. C’è chi però ha speso anche solo 10 euro e chi anche 100 euro.

Il certificato, lo ricordiamo, rientra tra le attività a pagamento che il medico curante può offrire ai propri assistiti. Non è però obbligato a fornirlo e per quanto riguarda il compenso, ogni professionista è libero di fissare la propria tariffa. Gli ordini dei medici possono eventualmente proporne una consigliata, ma rientra tra le facoltà del medico decidere di non chiedere alcun compenso, così come di chiederne uno simbolico. Eventualmente, può anche valutare di non farlo pagare in determinati casi, perché magari ha visitato da poco il paziente, oppure perché conosce bene la sua storia personale e familiare: è a sua discrezione.

E per quanto riguarda l'elettrocardiogramma?

In circa metà dei casi il medico di famiglia ha prescritto un elettrocardiogramma a riposo per poter rilasciare il certificato. Per legge, l’Ecg a riposo è necessario per fare il certificato non-agonistico, ma non è obbligatorio fare uno nuovo Ecg ogni volta: è possibile basarsi anche su un Ecg fatto in passato. Non serve ripeterlo annualmente, a meno che la persona non abbia superato i 60 anni d’età o la sua storia clinica lo consigli: in questi casi, andrà rifatto ogni anno, cosa che vale non solo per il certificato agonistico, ma anche per quello ludico-motorio (che di norma non prevede l’esecuzione di un elettrocardiogramma).

Molti ACmakers hanno fatto l’Ecg con il Ssn, dietro prescrizione elettronica del medico: in questi casi - fatta eccezione per gli esenti o per le iniziative regionali di accesso gratuito o quasi – si paga un ticket che dal 2025 è di 11,60 euro per il solo Ecg e di 34 euro per una prima visita cardiologica (che include sempre anche un Ecg).

Alcuni ACmakers hanno segnalato di averlo fatto in farmacia, pagando mediamente 26 euro: un'alternativa piuttosto comoda, in generale più economica di altre: infatti, chi lo fa fatto in una struttura privata in media ha speso 44 euro per il solo esame, ma con una forchetta di prezzi molto ampia, che va da 10 euro fino a ben 120 euro.

Quindi, sulla base della nostra indagine, con il medico di base si può spendere da un minimo di 0 euro (se il dottore non richiede un compenso e non prescrive un nuovo Ecg) fino a un massimo – in media – di 92 euro (38 euro per la visita, più 44 euro per l’Ecg in un centro privato).

Costo del certificato presso poliambulatori privati e centri di medicina sportiva

Molti poliambulatori e strutture private offrono un pacchetto certificazione, con o senza Ecg, a seconda del caso: in questi centri privati i nostri Acmakers hanno speso in media 46 euro, con poca differenza tra certificazione non-agonistica e ludico-motoria. La forchetta di prezzi è però molto ampia, con cifre segnalate che arrivano fino a 130 euro e cifre molto basse, vicine ai compensi simbolici richiesi a volte dai medici di famiglia. Circa due terzi hanno pagato tra i 30 e i 50 euro, una cifra decisamente competitiva con la tariffa che può richiedere fare il certificato presso il medico di famiglia. Il nostro consiglio è quindi quello di informarsi prima presso il proprio medico di base e poi eventualmente cercare una struttura privata che assicuri un pacchetto visita e certificazione con tariffe di questo livello.

Alcuni Acmakers hanno anche segnalato di essersi recati in uno studio privato di un medico specialista, con costi del tutto sovrapponibili (come media e come range) a quelli del recarsi presso un poliambulatorio privato.

Infine, nei centri di medicina sportiva in media sono stati spesi 48 euro, andando da un minimo di 20 euro a un massimo di 120 euro, cifre del tutto paragonabili a quelle dei poliambulatori privati non specializzati in medicina dello sport. Al contrario di quanto accade dal medico curante, la maggior parte di coloro che si è rivolto a questi centri (specializzati e non) ha fatto direttamente l’Ecg durante la visita, incluso nei costi.

Costi della certificazione in palestra o struttura

Presso la palestra o il centro sportivo a cui si sono iscritti, sfruttando una convenzione o effettuando la visita in struttura, gli intervistati hanno speso una cifra media del tutto paragonabile a quella spesa presso i propri curanti: 37 euro. Spesa, questa, più conveniente di quella rispetto ai 46 e 48 euro spesa in media presso centri privati; ma anche, con cifre massime più moderate: in palestra le persone hanno pagato da 15 fino a 80 euro, ma quasi tutti gli intervistati hanno detto di aver speso meno di 50 euro. Anche in questo caso, come per i centri privati e di medicina sportiva, l’elettrocardiogramma è molto spesso incluso nella visita.

Quindi come risparmiare?

Quali conclusioni possiamo trarre, quindi, dall'esperienza della nostra community? I dati medi ci dicono che il proprio medico curante è spesso la soluzione più conveniente, seguita dal fare il certificato direttamente nella palestra in cui ci si è iscritti. I poliambulatori privati e i centri di medicina sportiva sono un poco più costosi, ma potrebbero garantire tempi brevi e orari comodi.

Costo certificato In media Minimo Massimo
Dal medico di famiglia 38 euro 10 euro 100 euro
In palestra, dove mi sono iscritto 37 euro 15 euro 80 euro
In un poliambulatorio privato 46 euro 12 euro 130 euro
In un centro di medicina dello sport 48 euro 20 euro 120 euro
In sintesi 41 euro 10 euro 130 euro

Queste cifre si riferiscono esclusivamente al costo della certificazione, senza differenze significative tra quella non agonistica e quella ludico-motoria.

Se siete certi di non dover ripetere l’elettrocardiogramma – perché ne avete già uno recente e non presentate fattori di rischio che ne impongano la ripetizione annuale – potreste risparmiare chiedendo il certificato al vostro medico di famiglia: per circa metà degli ACmarkers il certificato è stato rilasciato a titolo gratuito.

Per quanto riguarda le visite private, il costo della certificazione non varia molto tra quelle che includono sempre l’Ecg e quelle che lo prevedono a discrezione del medico. Pertanto, se avete bisogno di ripeterlo, assicuratevi che sia incluso nella visita per evitare spese aggiuntive.

Questo aspetto è particolarmente rilevante se vi rivolgete al vostro medico di base: chiedete se l’importo comprende anche l’Ecg (che il medico di famiglia può eseguire) o se dovrete prenotarlo separatamente tramite il Servizio sanitario nazionale o un centro privato. Questo dettaglio può influire significativamente sul costo finale, che può variare da un minimo di 50 euro (costo medio del certificato presso il proprio medico, più il ticket Ssn per un Ecg a riposo) fino a un massimo di 93 euro, se l’Ecg viene effettuato in un centro privato. Se poi il vostro medico vi chiede solo 10 euro, come è successo ad alcuni dei nostri intervistati, potreste spendere appena 22 in totale (incluso il ticket per l’Ecg). Un’alternativa intermedia è rappresentata dalle farmacie, dove il costo complessivo potrebbe aggirarsi intorno ai 36 euro.

In alcuni casi, tuttavia, il costo di una certificazione privata può risultare più conveniente rispetto a queste combinazioni. Ancora più economico potrebbe essere farla direttamente in palestra o presso un centro convenzionato, dove le tariffe tendono a essere più basse.

In generale, dai dati raccolti dagli ACmakers emerge che i prezzi dei certificati sono abbastanza allineati, con un leggero vantaggio per le certificazioni rilasciate in palestra, dove è anche possibile effettuare visita ed Ecg nello stesso momento. Tuttavia, se il certificato non è incluso nel servizio della palestra, conviene contattare diversi centri privati per confrontare i prezzi, che possono variare sensibilmente da una struttura all’altra.