Aggressione da parte di un cane: cosa fare e cosa dice la normativa
Cosa succede se si viene aggrediti da un cane? E se ad essere aggredito è un altro cane? La responsabilità, civile o penale, ricade sempre sul padrone? Cerchiamo di capire meglio cosa dice la legge in questo articolo.
- Con il contributo esperto di
- Valentina Riboldi
- articolo di
- Federico Rossi

Può capitare che un cane particolarmente aggressivo morda un altro cane, o addirittura una persona, provocando lesioni e danni anche a cose e oggetti. Se si viene aggrediti da un cane, o se il proprio cane subisce un'aggressione, è fondamentale sapere cosa dice la legge e a chi spetta la responsabilità. Non sempre la responsabilità è del padrone e non sempre è penale. In questo articolo chiariamo i punti chiave della normativa, e diamo qualche indicazione su come comportarsi in queste situazioni.
Torna all'inizioDenuncia e segnalazione per aggressioni canine
Se un cane morde una persona, è possibile sporgere denuncia nei confronti del padrone perché può intervenire responsabilità penale.
Cosa fare se si è morsi da un cane
Quando si viene morsi da un cane si può procedere con la denuncia del padrone del cane. La denuncia per aggressione da parte di un cane deve essere fatta alle forze dell’ordine e all’interno della denuncia vengono riportati tutti i fatti esposti e accaduti. Nel caso in cui si siano riportate lesioni, è bene allegare il certificato medico ricevuto dal pronto soccorso o dal medico che ha effettuato la visita. Sarà utile come accertamento delle lesioni che si sono subite a seguito dell’aggressione.
Su chi ricade la responsabilità?
Il proprietario di un cane è responsabile dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso. È molto importante segnalare che la responsabilità può anche prescindere dalla proprietà dell’animale. Nel senso che può ricadere sui detentori, ad esempio su coloro che portano a spasso il cane nel momento dell’aggressione.
Segnalazione all'ASL in caso di morso
In caso di morso di un cane, inoltre, è possibile avanzare una segnalazione ai servizi veterinari dell’ASL, i quali svolgono attività di prevenzione della diffusione della rabbia, attraverso il controllo degli animali morsicatori. La segnalazione alla ASL di un cane aggressivo è inoltre utile affinché si proceda ad una valutazione comportamentale del cane al fine di prevenire altri episodi di morsicatura o aggressione.
La segnalazione di morsicatura viene fatta per iscritto, direttamente dalla persona morsicata, dai medici di medicina generale, dal pronto soccorso o dai veterinari libero professionisti (in caso di morsicatura tra animali).
Cane aggredito da altro cane: cosa fare?
Se è un cane, e non una persona, a venire aggredito da un altro cane, la responsabilità del padrone è solo di tipo civile. Non sarà quindi possibile sporgere denuncia, ma – nel caso in cui non si trovi un accordo – sarà possibile instaurare una causa dinanzi al Tribunale per richiedere il risarcimento dei danni.
Torna all'inizioResponsabilità civile o penale?
Se venite aggrediti da un altro cane di che tipo di responsabilità si tratta? Civile o penale? La responsabilità che ricade sul padrone può essere di tipo civile o penale. Vediamole nel dettaglio.
La responsabilità civile
In ambito civile, la norma di riferimento è l’art. 2052 c.c. Essa riguarda gli effetti risarcitori della condotta e stabilisce che il proprietario di un animale è responsabile “dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”. Alla luce di ciò, pertanto, solo provando il “caso fortuito”, vale a dire un evento imprevedibile ed eccezionale, si può evitare di dover risarcire il danno.
La responsabilità penale
Naturalmente, la responsabilità penale del padrone va accertata caso per caso. Questo significa che bisogna dimostrare che il proprietario ha adottato una condotta colpevole che ha determinato la possibilità dell’aggressione.
Inoltre, ricordiamo che la responsabilità penale interviene solo per lesioni procurate ad altre persone e non anche nel caso in cui il cane venga aggredito da un altro cane. In quest’ultima ipotesi, interviene solo la responsabilità civile e quindi un obbligo di risarcimento del danno.
Attenzione anche in casa
In generale, l’obbligo di controllare e custodire l’animale, adottando ogni cautela per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terzi, vige anche all’interno dell’abitazione privata. Quindi le regole in materia sono valide anche se il cane morde una persona in una proprietà privata cui accedono terze persone. Chiaramente ogni caso va valutato ad hoc.
Torna all'inizioRisarcimento per aggressione da parte di un cane
Oltre all’eventuale condanna per lesioni colpose, il proprietario di una cane può essere condannato a risarcire i danni derivanti dall’aggressione.
Diciamo subito che non esistono tabelle per il risarcimento per il morso del cane. Il risarcimento per morso di cane è l’indennizzo dei danni economici e non subiti, come, ad esempio spese mediche, spese per cure veterinarie, rimborso di oggetti danneggiati (vestiti, veicoli etc.).
Torna all'inizioNormativa sui cani pericolosi
Dopo numerosi fatti di cronaca relativi ad incidenti provocati da cani particolarmente aggressivi ai danni di persone, soprattutto bambini, nel 2004, il Ministro della Salute ha emanato un'ordinanza che ha imposto ai padroni di cani l’uso di guinzaglio e/o museruola nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, oltre a vietare ogni addestramento di cani per esaltarne l’aggressività.
Sempre l’ordinanza del 2004, prevedeva una “lista nera” di razze di cani considerati a rischio di maggiore aggressività (es. rottweiler, dogo argentino, pitbull). Tale lista è stata – però – criticata su più fronti: le categorie professionali e le associazioni animaliste hanno evidenziato che l’aggressività di un cane non può essere circoscritta solo alla razza cui appartiene, ma entrano in gioco tanti fattori tra cui il comportamento del singolo cane e l’educazione dell’animale da parte del padrone. A fronte di ciò, la lista è stata abolita e l’ordinanza riproposta nei termini tuttora in vigore.
Il 6 agosto 2013, è stata così emanata dal Ministero della Salute l’ordinanza concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. In assenza di una legge specifica sui cani pericolosi, l’ordinanza viene rinnovata di anno in anno. L’ultima, lo scorso 6 agosto.
Cosa dice la normativa vigente
Nell’ordinanza ministeriale, si legge che il proprietario di una cane risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso.
In particolare, l’art. 1, comma 1, recita: “Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso”; nel comma successivo si amplia la responsabilità anche per chi “a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà”.
Sono previste delle norme di prevenzione quali l’utilizzo di un guinzaglio di lunghezza non superiore a 1,5 metri quando si porta il cane a passeggio - fatte salve le aree specifiche per i cani individuate dai comuni - e il portare sempre con sé la museruola, da usarsi in caso di rischio per l’incolumità delle persone o animali o su richiesta delle autorità competenti.
Sempre l’art. 1 prevede l’istituzione di percorsi formativi per i proprietari di cani, organizzati dai comuni, con conseguente rilascio di un patentino. A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio, i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono quali proprietari hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi.
Il ruolo del veterinario è centrale in quanto deve segnalare ai proprietari la possibilità di partecipare ai percorsi formativi e deve indicare ai servizi veterinari della ASL la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale, poiché impegnativi per la corretta gestione.
L’art. 3 stabilisce che i servizi veterinari, una volta rilevato un rischio elevato di aggressività, inseriscono i cani in un apposito registro. Per questi animali, i proprietari devono stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni contro terzi e applicare al cane, quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, sia guinzaglio sia museruola. Inoltre, sempre per questi animali, i servizi veterinari stabiliscono le misure di prevenzione e le misure terapeutiche eventualmente necessarie.