Consigli

Chiudere il conto corrente

Un conto corrente non è per sempre e si può chiudere alla ricerca di condizioni migliori. Per chiuderlo, ci sono due modalità: la procedura tradizionale e la portabilità semplice del conto corrente. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

27 agosto 2021
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Quando si decide di chiudere il conto corrente o di cambiarlo, ci sono diverse ragioni:

  • Non ci troviamo più bene con quella specifica banca ad esempio per una risposta non corretta ad una nostra richiesta o ad un nostro reclamo.
  • La banca, prima comoda per la sua agenzia vicino aalla nostra abitazione o alnostro ufficio, ha chiuso gli sportelli oppure noi ci siamo trasferiti o abbiamo cambiato lavoro e quindi la comodità che ci aveva spinto a scegliere quello specifico conto corrente è venuta meno.
  • Può anche accadere che la banca ci comunichi un aumento delle condizioni del conto attraverso una modifica unilaterale che ricordiamo deve avere un giustificato motivo e deve essere comunicata con un preavviso di almeno 60 giorni. Nel frattempo, si può chiudere il conto alle vecchie condizioni.
  • Oppure, ancora, può accadere che facendo un confronto sul mercato si trovi un prodotto molto più conveniente ed a quel punto il cambio è legato anche a motivazioni economiche.

Una volta deciso, come si chiude un conto corrente? Ci sono due modalità: la procedura tradizionale e la portabilità semplice del conto corrente.

Come cambiare conto con la procedura tradizionale e la lettera tipo

La modalità standard per cambiare un conto prevede che il conto stesso si possa chiudere in qualsiasi momento con una comunicazione alla banca. I tempi di chiusura possono essere più o meno lunghi: nel frattempo, si cerca la nuova banca, si apre il nuovo conto corrente, si aspetta di avere una carta di debito e quindi si iniziano a trasferire le domiciliazioni delle bollette e le rate di mutui e prestiti e l’accredito della pensione o dello stipendio. Quindi, dopo avere verificato che tutto funzioni, si chiude il vecchio conto corrente. Lo si può fare anche via email oppure con una lettera usando il nostro modello.

Alla lettera si possono anche allegare gli assegni non usati e le carte di debito e di credito (se emesse dalla stessa banca) tagliate in due. Ma non è obbligatorio.

Ricordate che, se avete un conto titoli collegato al conto corrente, dovrete chiudere anche questo rapporto e trasferire i titoli presso altro conto titoli aperto nella nuova banca. Dal 2007, in occasione della chiusura del conto corrente, non possono essere addebitate neppure le commissioni di trasferimento titoli: per questo tipo di servizio la banca può solo chiedere il rimborso delle spese strettamente necessarie all’operazione di trasferimento e che ha effettivamente sostenuto.

La tempistica

Per la chiusura di un conto corrente, i tempi variano da banca a banca, vanno da un minimo di 3 giorni lavorativi ad un massimo di 3 mesi e dipendono anche dai servizi che sono legati al conto da chiudere: i tempi si allungano con carta di credito, addebito Telepass, conto titoli. Questi tempi massimi di chiusura sono indicati sui foglietti informativi del conto corrente e se la banca impiega più di quanto indicato, allora ci sono gli estremi per reclamare e ottenere un risarcimento nel caso si siano subiti dei danni: se, ad esempio, i tempi sono più lunghi del previsto e nel frattempo si è già aperto un altro conto corrente, ci sono gli estremi per chiedere alla banca il rimborso di una parte del canone mensile del conto ancora aperto. Per protestare si fa reclamo per iscritto alla banca che deve dare risposta entro 60 giorni dal suo ricevimento. Se poi la risposta non arriva o non soddisfa si può fare ricorso all’Arbitro bancario e finanziario.

Cambiare conto con la portabilità semplice del conto corrente

Dal 2017 esistono le regole sulla portabilità del conto corrente e dei conti di pagamento che prevedono una procedura semplice e rapida per il trasferimento dei servizi di pagamento e della giacenza del conto e quindi la sua chiusura. Per farlo, occorre firmare nella nuova banca un modulo di autorizzazione al trasferimento di pagamenti e giacenza dalla vecchia banca. Sarà quindi la nuova banca con una procedura interbancaria ad occuparsi del trasferimento delle domiciliazioni delle bollette, dello stipendio e di ogni altro pagamento periodico. L’iter di trasferimento, giacenza inclusa, deve concludersi entro 12 giorni lavorativi dalla data in cui il correntista ha firmato il modulo di autorizzazione nella nuova banca per avviare la portabilità. Peccato ci siano ancora tante lungaggini e casi di mancato rispetto delle leggi. Ma cosa fare se dopo i canonici 12 giorni lavorativi il conto non è ancora stato trasferito? La legge prevede che in questi casi spetti al correntista un indennizzo (senza alcuna prova del danno) pari a una cifra fissa di 40 euro cui si aggiunge  una somma variabile data dal prodotto della giacenza del conto da trasferire  nel momento della richiesta, dei giorni di ritardo e del tasso massimo ai fini dell'usura in vigore al momento della richiesta di portabilità.

Come chiedere l’indennizzo

Per chiedere l’indennizzo, basta inviare un reclamo per iscritto alla banca che può essere la nuova o la vecchia. La banca  deve rispondere entro 60 giorni dal ricevimento della lettera: se non lo fa o  dà una risposta non soddisfacente si può fare ricorso all’Arbitro bancario e  finanziario. È bene richiedere il calcolo alla chiusura definitiva del vecchio conto, o, se non è stata chiesta la chiusura, quando sono stati trasferiti i servizi di pagamento.  Attenzione, perché in caso di deposito titoli la portabilità non vale. La banca non procederà alla chiusura se c’è un conto titoli abbinato al conto corrente di cui si chiede la portabilità, perché manca ancora un decreto del Ministero dell’Economia che disciplini modalità e tempi per il trasferimento del conto titoli. Dunque, bisogna chiedere la portabilità dei servizi di pagamento sul conto nella nuova banca (che deve avvenire in 12 giorni lavorativi dalla richiesta) quindi, si deve procedere all’apertura di un conto titoli nella nuova banca abbinato al nuovo conto corrente. Si deve tornare nella vecchia banca e qui fare richiesta di chiusura del conto titoli e del conto corrente. Prima della chiusura del deposito i titoli saranno trasferiti nel conto titoli aperto nella nuova banca (e i tempi purtroppo possono essere lunghi). Solo dopo il trasferimento ci sarà la chiusura del conto titoli originario e del conto corrente nella vecchia banca. In caso di conto in rosso non si può procedere alla chiusura del conto. Però, è possibile il trasferimento degli addebiti e degli altri servizi di pagamento.

Hai ancora dubbi sulla portabilità del conto? Leggi i nostri approfondimenti per saperne di più.

Se la banca ti cambia le condizioni

La banca ha la possibilità di modificare le condizioni del conto corrente, che è un contratto a tempo indeterminato, rispettando una determinata procedura prevista dall’articolo 118 del Testo unico bancario:

  • Nel contratto ci deve essere una apposita clausola che prevede la modifica unilaterale.
  • La comunicazione deve essere fatta personalmente ad ogni correntista e deve riportare l’indicazione “Modifica unilaterale delle condizioni”. Può essere una lettera o una comunicazione online a scelta del correntista. Se avete scelto la comunicazione online controllate periodicamente la sezione “Documenti” del vostro home banking.
  • La comunicazione deve avere un preavviso di almeno due mesi rispetto alla modifica annunciata
  • La variazione deve avere un giustificato motivo, ben dettagliato in modo che il correntista abbia la possibilità di valutare la congruità della modifica rispetto al suo motivo.

Se la modifica rispetta tutte queste condizioni è valida altrimenti è nulla e quindi non può essere applicata al correntista. Nel corso del tempo molte banche hanno peggiorato le condizioni del loro conto corrente spesso non rispettando queste indicazioni. Leggi i nostri approfondimenti per capire come protestare.